giovedì 21 giugno 2018

KRONIN, visioni del futuro

Nota di lettura di Bianca Toni 



“D'un tratto comincio a perdere sensibilità alla gamba sinistra; tento di muoverla, ma è come se non esistesse, come se non fosse mai esistita. Poi anche il resto del corpo, piano piano ma inesorabilmente, viene inghiottito dallo stesso nulla.  La testa mi gira; i pensieri, barcollando, si confondono l'uno nell'altro. Una mano si protende verso di me: la mano di Livia per condurmi alla salvezza; la mano di Estrella per condurmi alla perdizione... oppure tutte e due insieme. Un caleidoscopio di volti, di suoni, di profumi, mi investe con violenza, finché, come per autodifesa, nella mia mente cala una cortina di nebbia, ricoprendo ogni cosa”: una descrizione suggestiva di ciò che percepisce il protagonista quando, rapito, gli viene iniettato il Kronin, sostanza stupefacente che mostra a chi ne fa uso un evento determinante della propria esistenza non ancora vissuto.
La storia si articola attorno al mistero di questa droga, che il testardo poliziotto Ross Anders dovrà risolvere, armato solo di una pistola scarica.
La piaga del Kronin è solo uno dei problemi, poiché, nella realtà del poliziotto Anders, i mezzi pubblici sono rari e logori, la città è decadente e squallida, gli animi arrendevoli; solo pochi credono ancora nella solidarietà e nei sogni.

interpretazione della copertina

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