Il dottore Generoso Conforti, Direttore Sanitario dell’Ospedale Amico “G.
Fucito” di Mercato S. Severino dell’A.O.U. “S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, ha accumulato
lungo il percorso di quasi trent’anni debiti d’amore per i luoghi e la storia
delle comunità, che costellano la sua vivifacente esistenza.
Attraverso le pagine della rivista Il Postiglione, da lui fondata negli anni Novanta, omonima località in provincia
di Salerno ai piedi della catena degli Alburni, ha fatto conoscere le
innumerevoli fonti storiche e archeologiche delle molteplici comunità del
Cilento e di parte della Regione Campania, anche attraverso i contributi di
storici famosi o di semplici appassionati di storia locale.
A lui sono ascritti molti volumi di storia
locale e di antiche tradizioni sacre, come: Don Raffaele Tardio e la chiesaparrocchiale di S. Biagio a Ottati del 1989; Le edicole votive degli Alburni
del 1995; La Rivoluzione del 1799 - Alburni e Principato Citra del 1999, et
altri.
Vincitore di riconoscimenti in campo
storico: segnalato al Premio “Valitutti” (SA) nel 1999; vincitore del Premio “Città
di Bellizzi” (SA) nel 2003; assegnatario del premio alla “Cultura ”, alla XIV
edizione del Premio Nazionale Biennale di Poesia “Città di Solofra”, nel 2002.
Giornalista pubblicista, è socio della
Società Salernitana di Storia Patria; Socio della Società Economica della
Provincia di Salerno; Direttore del semestrale di studi storici e archeologici Salternum,
organo ufficiale del Gruppo Archeologico Salernitano.
La sua ultima fatica storica, Gallara di Montecorvino Pugliano e Casa Conforti, edizioni Arci Postiglione 2017,
segna la riconciliazione con i luoghi dove l’Autore ha trascorso parte della
sua infanzia, nonché con il patrimonio monumentale familiare, a cui devotamente
ha rivolto le sue energie per il recupero architettonico e naturalistico.
Scorrendo le quattrocento pagine, che
compongono questa esemplare ricerca, il lettore si accorge che l’Autore ha
voluto “pagare” il debito di riconoscenza con i suoi antenati, richiamandoli
dalla polvere della dimenticanza umana e restituendoli al chiaro dei nostri
giorni.
Il casato dei Conforti, originari della
comunità di Calvanico (SA) dal XII secolo, è qui riportato in tutte le sue
diramazioni genealogiche ed ergologiche, che lo hanno caratterizzato e diffuso
sul vasto territorio della provincia di Salerno, antico Principato Citra.
Bene ha descritto questa parte vivificante
del contenuto del libro il chiarissimo professore Vincenzo Aversano, dell’Università
degli Studi di Salerno in occasione della presentazione avvenuta a Gallara il
primo luglio di quest’anno: «La prima cosa venutami in mente, appena ho dato
uno sguardo al volume, è stato il noto e a dir poco sfizioso preambolo dei
Promessi Sposi, laddove il Manzoni finge di aver tutto esemplato da un
manoscritto del ‘600, citando le intenzioni del presunto autore: “L’historia si
può deffinire una guerra illustre contro il tempo perché, togliendoli di mano
gli anni suoi prigionieri – anzi già fatti cadaveri – li richiama in vita, li
passa in rassegna e li schiera di nuovo in battaglia”. Come si ricorderà, il
nostro grande romanziere poi previsa che, diversamente dagli altri autori, che
hanno imbalsamato “coi loro inchiostri le imprese di principi et potentati et
qualificati personaggi”, egli narrerà la storia di gente comune, umile, “gente
meccanica”. Il lettore sarà partecipe, dalle prime
pagine del volume, delle vicende di questa che l’Autore definisce “una piccola
comunità rurale” e la dedica continua “ed è dedicato a tutti i Figli di
Gallara.»
Gallara attualmente è una frazione del
comune di Montecorvino Pugliano, in provincia di Salerno, in questi assolati
spazi collinari si sono avvicendate le sorti degli antenati dell’Autore, ad
iniziare dal nonno Generoso (1858-1937), solerte commerciante proveniente da
Calvanico, il quale acquistò, agli inizi del ‘900, il caseggiato e lo adattò
per sé e per i suoi famigliari.
Il papà dell’Autore, Donato, e le sorelle
Adele e Rosa, hanno custodito il caseggiato e le terre annesse coltivate ad
ulivi, mettendo in funzione il vecchio “frantoio a cavallo”, risalente alla I
metà dell’800, e ricavando generi alimentari che contribuirono all’economia
famigliare.
Per un breve periodo, negli anni Cinquanta, i
germani Adelina e Donato realizzarono anche una sala cinematografica nello
stesso comune di Montecorvino Pugliano.
Il testo ha il privilegio di farsi leggere
come un racconto, affascinando il lettore e conducendolo nella vita della
famiglia Conforti e delle persone che si sono mosse insieme a loro: «Orbene
contrariamente alle apparenze, il nostro volume fa esattamente questo, senza
magniloquenza, prosopopee e pretenziosità, anzi in forma semplice e efficace.
Egli vince questa guerra contro il tempo, celebrando la vita del casato
Conforti, coi suoi ascendenti, e di tanti altri casati di Pugliano» (Vincenzo
Aversano, presentazione del volume, luglio 2017).
Il lavoro svolto dal Nostro contiene una
ricchissima quantità di richiami archivistici, di pubblicazioni, foto, carte
geografiche,alberi genealogici: sostanza storica che bene troverebbe spazio
negli istituti statali scolastici, oggi che la Storia sembra essere diventata l’ancella
dimenticata nell’angolo dei ricordi.
L’intento precipuo della presente ricerca,
che finalmente dona piena luce alle tantissime famiglie che hanno contribuito
alla vivacità economica e sociale di questi spazi, è quello di condurre i
lettori a godere la serenità dei luoghi, la bellezza dei paesaggi poco distanti
dalle spiagge di Paestum, a godere delle prelibatezze che questa parte della
Regione Campania offre nella naturalità delle coltivazioni e delle forze
produttive sparse sul ricco patrimonio pedemontano.
Non mancano, a pochi passi da Gallara,
luoghi dal passato imponente, come la ricca Paestum e il suo museo, e la
bellissima grotta micaelica di Olevano sul Tusciano, da raggiungere con facili
escursioni, trovando ospitalità proprio nell’antica Casa Conforti di Gallara.
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