recensione pubblicata su
www.arteinsieme.net/renzo
di
Franca Oberti
Introduzione
di Stefano Martello
Fara
Editore
Narrativa
racconti
Pagg.
80
ISBN
978
97441 91 5
Prezzo
Euro 10,00
Mai
dimenticare
Mi
viene da sorridere se penso che, quando ero giovane, i vecchi erano
soliti dire che con la mia generazione tutto era cambiato, e
ovviamente in peggio. C’era in me un’incredulità
che mi impediva di comprendere, c’era invece quel desiderio di
gettarmi a capofitto nel futuro, cancellando il passato. E invece
ora, a distanza di tanti anni, pure io incanutito mi rendo conto che
quell’affermazione era veritiera e che nell’arco di poco
tempo una civiltà millenaria, quella contadina, era scomparsa.
Fissare i ricordi, non tanto per se stessi, ma per chi verrà
dopo di noi è l’unico modo per fare un empirico giudizio
della nostra vita, ma riportare le memorie raccolte dai nonni quando
si era piccoli è molto di più, è concatenare
delle epoche, è verificare ciò che c’era di buono
e ciò che c’era di insano. Ci ha provato Franca Oberti
con questa raccolta di racconti, Il tempo del castagno, che
prende il titolo da uno di essi, per la precisione l’ultimo.
L’autore,
legato per tradizione familiare all’attività agricola,
in forza degli squarci che gli si aprono nella memoria propone delle
prose brevi in cui il respiro di un tempo andato e che mai ritornerà
è forte, tale da far comprendere che se la vita condotta dai
suoi avi a coltivar la terra non era di certo paradisiaca, non era
tuttavia da sminuire o denigrare. Il lavoro manuale era preminente,
il tenore di vita, per lo più, era tale da garantire i pasti,
se pur magri e poco vari, insomma quando non era proprio miseria,
era ciò che oggi definiremmo una povertà diffusa, assai
più marcata del concetto che adesso abbiamo di povertà.
Eppure, a quei tempi, a quelli della civiltà contadina
probabilmente si viveva meglio di oggi, perché non rientravano
nel paniere della ricchezza quei mezzi materiali per cui ogni giorno
lottiamo, ma erano bensì presenti i valori, le canoniche basi
che in quest’epoca frenetica in cui viviamo sono spariti
completamente, sostituiti da un unico scopo per il quale valga la
pena di vivere: la continua ricerca del denaro per soddisfare bisogni
che accortamente ci vengono inculcati.
La
scrittura dell’Oberti è semplice, priva di fronzoli,
così che si ricava l’impressione che i racconti siano
uguali a quelli ascoltati da bambina dalla bocca del nonno o della
nonna. E in questa letteratura orale, di cui da molto tempo non si
nota più nemmeno l’assenza, è piacevole, pagina
dopo pagina, immaginare di stare ad ascoltare davanti a un camino con
un bel fuoco , su cui, in un paiolo, viene rimestata la farina gialla
per quello che era un alimento diffusissimo: la polenta.
Così
si sogna, si sogna a occhi aperti, e non si può non
condividere quanto a pagina 12 scrive l’autore: “……/
A
guardare bene sono sempre stati loro, i contadini, che ci hanno
insegnato la sopravvivenza: insegnavano alle nuove generazioni come
tramandare la vita, in ogni sua forma”
E’
vero, tanto che, scomparsa questa civiltà, oggi siamo come
alberi a cui hanno tagliato le radici e, senza memoria del passato,
continuiamo a correre verso un futuro nebuloso, incapaci di saper
vivere il presente.
Da
leggere.
Franca
Oberti
è
nata a Genova, ma vive in Brianza da più di trent’anni.
Dopo un periodo lavorativo vario e dopo aver fatto la mamma, ha
conseguito il diploma di Operatrice Bio-Naturale presso l’A.MI.
University di Milano, specialità Pranopratica e Counselor.
Oltre a svolgere diverse attività di volontariato ed aver
ricoperto cariche amministrative nel pubblico, scrive poesie e
racconti, pubblica articoli di saggistica su varie testate locali e
riviste di ispirazione cattolica. Ha vinto numerosi premi letterari,
è inserita in diverse antologie, è stata presidente e
membro di giuria in concorsi letterari. Ha pubblicato tre raccolte di
poesie, quattro antologie natalizie, tre volumi di saggistica e un
libro di cucina curativa. Ama le tradizioni e la vita semplice che
condivide con la sua famiglia da quarant’anni.
Tiene
conferenze su temi vari inerenti la medicina complementare.
Web: www.facebook.com/franca.oberti.dbn
Renzo
Montagnoli
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