La via dell’incontro
La spiritualità è una
dimensione ineludibile del vivere umano presente in ogni tempo e cultura. Lo spirito, energia vitale e
creatrice si incarna: prende forme diverse, si esprime nelle arti, nelle religioni, nella natura, nella
vita quotidiana, nelle relazioni.
Ogni religione essenzialmente invita l’essere umano ad andare
verso di sé e ad aprirsi, ad andare verso gli altri. Spiritualità è interiorità e relazione. L’una alimenta
l’altra e ne è alimentata.
Essere in ascolto dello spirito vuol dire lasciarsi trasformare per divenire capaci di
trasformazione: operare creativamente per rendere il mondo in cui viviamo più
giusto, più umano per tutti e tutte. Per far questo ci serve una cultura
dell’incontro.
Le diverse tradizioni religiose e culturali, i diversi generi,
hanno bisogno oggi di superare chiusure e pregiudizi, di incontrarsi e imparare uno dall’altra.
Per rispondere a questo bisogno del presente il ciclo di incontri di quest’anno
propone un dialogo tra persone che
hanno scelto sentieri diversi per vivere la spiritualità e riflettere su di
essa. Il filo che sottende le
diverse ricerche e connette i vari interventi è la Via. E
camminando sulla via, gli incontri.
La via dell’acqua che
scorre è la riflessione sul
taoismo che propone nel primo incontro, Marcello Ghilardi, esperto di cultura e
filosofia cinese e di filosofia dell’intercultura.
Mattew Fox, teologo
americano, indica quattro vie di
accesso al divino per raggiungere la pienezza della vita e la responsabilità,
invitandoci a riconoscere la spiritualità del creato .
Il maestro zen Taiten Guareschi, a partire da un frammento di totalità, la via Emilia, dialoga con Massimo
Pulini, che presenta l’iconografia del Battista, colui che indica la via.
Infine Marisa Iannucci, studiosa della cultura e delle società dei
paesi arabi e operatrice dei diritti umani, propone una via di liberazione delle donne attraverso il Corano.
Note sui relatori
Marcello Ghilardi svolge attività di ricerca presso l'Università di Padova,
dove collabora con le cattedre di Estetica e di Storia della Filosofia
Buddhista, oltre che con il Master di Studi Interculturali. Ha tradotto e
curato testi di autori occidentali e orientali, e ha pubblicato diverse
monografie tra cui L’enigma e lo specchio (Padova, 2006); Una logica
del vedere (Milano-Udine, 2009); Arte e pensiero in Giappone
(Milano-Udine, 2011); Filosofia dell'interculturalità (Brescia, 2012).
Mattew Fox teologo e antropologo americano, ex domenicano, scoperto nel
2011 in Italia, con In principio era la
gioia, Fazi, libro che sintetizza la sua visione cristiana del mondo, che è
alimentata dalla mistica ed è ispirata a una valorizzazione della creazione intera come fonte di
rivelazione del divino e propone
una pratica di vita che sia cambiamento personale e sociale. Ultimo libro: Creatività. Come il divino e l’umano si
incontrano, Fazi, 2013.
F. Taiten Guareschi monaco e maestro zen, ha
iniziato il suo percorso a 18 anni in Francia con il maestro Deshimaru e lo ha
continuato in Giappone con il maestro Narita; dal 2004 è abate
del monastero-tempio di Fudenji, centro di spiritualità e cultura aperto
al dialogo. Autore di Fatti di terra, Casa dei Libri, 2009; Fatti di nebbia, Casa dei libri, 2013.
Marisa Iannucci ricercatrice di formazione artistica ed umanistica, specializzata in lingua e cultura araba, in Civiltà
dell’Europa Orientale e del Mediterraneo, in Cooperazione internazionale e tutela
dei diritti umani. I suoi
interessi scientifici si concentrano sul mondo musulmano: pensiero riformista, diritti umani e democratizzazione;
questioni di genere nel discorso religioso e teologia musulmana femminista.
Attivista dei diritti umani, è presidente dell’associazione LIFE, una onlus che si occupa di tematiche
socioculturali riguardanti le
donne musulmane, il dialogo interreligioso e interculturale e i diritti umani.
Autrice di Gender Jihad. Storia, testi e
interpretazioni nei femminismi musulmani, Il ponte vecchio, Cesena, 2013.
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