giovedì 21 aprile 2011

Un appunto su La poesia racconta a cura di A. Ramberti



Il testo consiste in una raccolta di brevi racconti che invitano a riflettere sull’esistenza della prosapoetica.
In letteratura ciò che è definito come prosa viene generalmente contrapposto  a poesia, intesa come
Arte di produrre composizioni di cui è tipica l’ispirazione e la suggestione.
E a ben cercare nell’opera curata da Ramberti si trovano brani in cui la prosa può chiamarsi davvero poetica, laddove essa fa nascere sentimenti, diventando canto affascinante e avvincente.
Mi riferisco ad esempio alla scrittura profonda e originale di E. Babbore che esprime la situazione assurda del protagonista con mezzi vicini al lirismo, oppure al testo di M. Montemurro che rivela, con la sua scrittura lieve, la vicenda di un personaggio fragile, delicato, alla ricerca di un’identità rivelata con effetto sorpresa alla fine del racconto.
Condivido la definizione della postfatrice (Morena Fanti) che chiama la prosapoetica “terra di mezzo” cioè di racconto che diventa poesia, ma a mio parere, anche di poesia che diventa racconto.

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