giovedì 11 marzo 2010

Il futuro che è in noi


dr. Vincenzo D’Alessio & G.C.F.Guarini

Ci siamo incontrati mercoledì dieci marzo, di quest’anno, con gli scolari della terza sezione B della scuola statale “Madre Teresa di Calcutta” di Montoro Inferiore, previa autorizzazione della dirigente scolastica prof. Stella NADDEO, in collaborazione con la maestra Albina CARPENTIERI e l’entusiasmo dei ragazzi. Il Gruppo Culturale “F. Guarini” opera nelle scuole statali, nei diversi gradi, già dalla sua fondazione nel 1976. Molto di più ha realizzato, in passato, con i ragazzi delle scuole elementari e medie.
Il programma realizzato verte sulla conoscenza archeologica del territorio: il nostro Sud ha un patrimonio archeostorico incommensurabile, che ogni anno perde gran parte delle sue tessere. Perché il continuo sfruttamento territoriale con la costruzione di case, villette, palazzi, megacentri commerciali, fabbriche, strade, etc. depreda il territorio dei suoi tesori, anche se piccoli. Infatti, durante gli scavi vengono ritrovate testimonianze archeologiche appartenenti alla Preistoria e alla Storia delle nostre popolazioni, che per mancanza di segnalazione sono destinate nelle discariche.
Al fine di appassionare i giovani, dalle scuole dell’obbligo a quelle superiori, dal 1979 il Gruppo Guarini ha elaborato visite giudate, contatti con l’ambiente e i monumenti, cura della memoria con l’istituzione dell’Antiquarium di Solofra (distrutto dal sisma del 23.11.1980), del piccolo Antiquarium presso la scuola elementare di via Fratta a Solofra (anno scolastico 1991-1992), con pubblicazioni, e corsi pedagogici tenuti da un esperto in collaborazione con gli insegnanti interessati.
Ad ogni incontro i giovani scolari facevano il confronto tra i reperti, messi a loro disposizione e manipolazione, e le trasmissioni televisive come “Superquark” e “Passaggio a Nord-Ovest”. Questa volta però non si trattava di luoghi lontani ma dello stesso territorio dove essi vivono o prossimo al loro. Tanto ha reso, nel corso degli anni, sempre più vivo e stimolante il rapporto tra futuro cittadino e patrimonio archeostorico di appartenenza.
Siamo convinti che questa sia la strada maestra da seguire affinché nascano più forti gli interessi dei giovani al loro futuro e al futuro della loro Terra.

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