venerdì 21 marzo 2008

Babele contro a Magione 29-3-08



A Magione, per la Giornata mondiale della poesia, spettacolo di poesia musica ed immagini

Babele contro

omaggio ai grandi pacifisti del mondo

La rivista «attraVerso: mondi colori suoni e segni della poesia» tra i promotori dell’iniziativa arrivata alla sua quarta edizione promossa dalla Compagnia Teatrale Magionese

Magione 21 marzo 2008 – La Compagnia Teatrale Magionese, in collaborazione con la rivista di poesia “attraVerso: mondi colori suoni segni della poesia”, e con il patrocinio del Comune di Magione e della Fondazione Aldo Capitini, celebra, per il quarto anno successivo, la Giornata Mondiale della Poesia con la rappresentazione teatrale “Babele contro: omaggio a Gandhi M.L.King e Capitini” i tre grandi pacifisti del mondo.
Lo spettacolo, che verrà portato in scena sabato 29 marzo, per non sovrapporsi alle festività religiose del Venerdì Santo, alle ore 21.00 al teatro Mengoni di Magione racconta, attraverso immagini video, musiche e poesie, tra grandi momenti della storia del pacifismo nel mondo e quella dei suoi personaggi più rappresentativi.
Partendo dalla Torre di Babele, che qui diventa simbolo di incomunicabilità, le poesie e le immagini tracciano la storia di tre grandi momenti: l’apartheid in America, il colonialismo inglese in India ed il fascismo, con particolare attenzione all’evento bellico, in Italia; a cui si contrappongono le idee, le storie, le poesie e le immagini dei tre uomini che segnarono profondamente il cammino del mondo verso un pacifismo organizzato.
Nello spettacolo alcuni dei momenti più significativi della loro azione: il boicottaggio contro i mezzi pubblici a Montgomery in Alabama avviato da King, dopo l’arresto di un operaia negra colpevole di essersi seduta su un posto destinato ai bianchi, la marcia del sale di Gandhi e la marcia della pace di Capitini; storie che si intrecciano con immagini, musiche e naturalmente poesie di vari autori che parlano di segregazionismo, di guerra, di ingiustizia ma, anche, e soprattutto, di desiderio di pace, di libertà, di fratellanza.
La poesia diventa, in questo spettacolo, simbolo di una lingua universale che non ha ostacoli perché, quando vera poesia, parla dell’universalità dell’uomo. Per questo può diventare tramite tra culture e popoli diversi per ritrovare un codice comune che possa fare da base alla costruzione di una nuova torre dove gli uomini possano finalmente tornare a comprendersi reciprocamente. Lo spettacolo assume maggior valore simbolico visto che nel 2008 ricorre il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e, quindi, occasione per stimolare una riflessione approfondita ed un esame dello stato attuale della promozione e della protezione dei diritti umani nel mondo, per favorire ulteriori progressi nel riconoscimento e nella tutela di questi diritti e per intensificare l'informazione e l'educazione in questo campo.

La Giornata Mondiale della poesia è stata istituita dalla Conferenza Generale dell'UNESCO, in occasione della sua 30ª Sessione svoltasi a Parigi nel 1999, nell'intenzione di offrire l'occasione di svolgere attività e manifestazioni finalizzate alla divulgazione e alla promozione della poesia nel mondo.
Il lavoro proposto, nato da un’idea di Luigina Miccio con la regia di Valter Corelli, vede in scena Claudio Barbieri, Fernanda Bevagna, Ilaria Capolsini, Patrizia Ciminati, Maria Pia Cricco, Gianni Dentini, Luigina Miccio, Giulia Riganelli, Sabrina Tempobuono, Rita Zampolini. Luci: Giancarlo Suriani, video Claudio Burani e Claudio Barbieri,. fonico Tommaso Velatta, realizzazione scenica Michele Sorbaioli, Francesco Monteforti, Giancarlo Strappaghetti.


Si allega invito

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