lunedì 26 novembre 2007
Su Mal bianco di Leela Marampudi
recensione di (b.fav) apparsa su «La Provincia di Como» del 24-11-07
v. qui
«Mal bianco», tre donne e i loro affari di cuore
«Si chiama Malbianco, quella patina bianca che si forma all’estremità dei gambi delle rose, è una malattia che non permette ai fiori di sbocciare…». Viola - guarda
caso, il nome di un fiore - , Amanda, Silvia, le protagoniste del romanzo breve «Mal bianco» della comasca Mary Leela Marampudi sono come quelle rose, cui un’incrostazione maligna impedisce di fiorire. Rappresentanti di diverse generazioni di una famiglia che nella componente femminile sembra avere il ramo più solido, testardo e sognatore (ma già all’orizzonte, nel piccolo Teo, solidale, concreto e generoso, si profila un innesto felicemente al maschile).
Donne avvolte in un destino irrisolto, magari anche per motivi anagrafici - Silvia si affaccia all’adolescenza - ognuna irretita in una relazione con un fantasma: la tenerissima nonna Amanda nelle visite del defunto, amatissimo marito, con il quale parte persino per una nuova luna di miele; la figlia Viola con il fascinoso protagonista di un reality, con il quale vive una relazione via Sms; la nipote Silvia, a sua volta infatuata del bel "tronista" televisivo ma languidamente
alla ricerca del papà andatosene di casa quando lei era piccola. L’aggravarsi degli smarrimenti della nonna - da sempre inseguita da voci lontane, e con gli anni più incline a naufragare nei ricordi di un mondo contadino - e le sue sempre più frequenti incursioni nell’universo parallelo dove incontra il consorte, inducono la figlia a trasferirsi da lei con i nipotini. Lo stringersi delle relazioni umane
fa da catalizzatore e sblocca l’impasse emotivo in cui le tre donne erano cristallizzate. Viola rinuncia al suo spasimante via Sms e si riavvicina alla figlia, Amanda esce dal sogno - «Anche la sua vita a mezz’aria ottenne, in quel momento,
senza che se ne accorgesse, delle fondamenta» - e tutte e tre, accantonando ciascuna i propri rimandabilissimi impegni, accompagnano il piccolo Teo alle giostre.
v. scheda libro
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