lunedì 15 aprile 2024

 All'Istituto Alberto Marvelli a Tafaro Tiziana a Paolo Manzelli - PROPOSTA IN BOZZA - NUOVA RIFORMA DELLA CASSA INTEGRAZIONE a cui partecipa anche in novità assoluta Alessandro Ramberti per Fara eccelsior - Si intende con questo tipo di contratto disincentivare la cassa integrazione come previsto con la legge 23/07/91 n. 223 per un progetto di contrasto al distorto utilizzo delle integrazioni salariali. Infatti, sotto il profilo degli oneri contributivi a carico delle imprese, viene mantenuta in genere una corrispondenza tra 2 diverse situazioni: al contributo ordinario dello 0,90% (di cui 0,30% a carico del lavoratore) ed al contributo addizionale (raddoppiato per il periodo di cassa integrazione eccedente i 24 mesi), corrisponde, sempre a carico dell'impresa, l'ipotesi di attivazione di procedure di mobilità (sia che ciò avvenga in corso di intervento straordinario della C.I., sia che avvenga al termine di una procedura di licenziamento collettivo, autonomamente attivata), l'obbligo di versamento dell'INPS di 30 rate mensili, una somma pari a 6 volte il trattamento mensile iniziale di mobilità di ciascun lavoratore (salva riduzione a 3 volte quando la dichiarazione di eccedenza del personale abbia formato oggetto di accordo sindacale. Questo??). Si deve tenere conto che la durata complessiva dell'intervento C.I. straordinaria per unità produttiva, non può superare i 36 mesi nell'arco di un quinquennio ed in dettaglio: 12 mesi per crisi aziendale; 24 mesi per ristrutturazione, riorganizzazione e conversione (più 2 proroghe per la durata di 12 mesi ciascuna), procedure concorsuali (più una proroga di 6 mesi): Infatti Alessandro Ramberti editore NON sa che può accedere alla C.I: straordinaria SENZA LIMITAZIONE OCCUPAZIONALE (Uuu però!!!) ed è perciò proprio con lui che facciamo il contratto a progetto per cooperative agricole di tipo industriale, imprese di pulizia di mense e di ristorazione per riduzione di orario con appalti e persino per imprese ausiliarie dei servizi ferroviari a cui "NOI" aggiungiamo anche TUTTI i trasporti (anche marittimi, pullman ed aerei). Facciamo quindi cara Tafaro Tiziana l'ipotesi di una ditta produttrice di scarpe con 15 dipendenti che prendono 1.300 euro al mese x 6 mesi di cassa integrazione = 7.800 x 15 dipendenti = 117.000 di cui il 0,90% a carico del datore di lavoro = 1.053 ed il 0,30% a carico del dipendente = 351 euro questo significa che i dipendenti mancheranno di 351 x 6 mesi = 2.106 di contributi pensionistici ogni ciclo di produzione e quindi se ci sono 2 cicli = 4.212 euro ed anche se lavorano solo 25 anni minimi previsti x 12,5 (cioè la metà) = 52.650 a dipendente x 15 = 789.750 PROVA DEL 9 che per lo meno i dipendenti debbono prendere il 78% di paga in cassa integrazione per 789750/1000/10 del log base 10 e 78/100 della formula C x r x t/100 e quindi in C.I. si devono prendere 1.300 x 78% = 1.014 euro in quanto possono usufruire degli interessi dei restanti 286 euro x 6 mesi x 15 dipendenti = 25.740 x 2% = 514,80 /15 dipendenti = 34,32 e corrisponde per PROVA DEL 9 allo 0,30% spettante al dipendente e quindi x 6 mesi = 205,92 x 2 (datore di lavoro e dipendente) = 411,84 e quindi si vede che per arrivare ai 514,80 prospettati mancano 102,96 che devono aggiungersi ai 514,80 di tasse dei dipendenti per avere una pensione del 78% di 1.014 dopo 25 anni di lavoro e cioè 790,92 che sono anche i contributi per maternità (dato che qualcuna chiedeva in proposito) nei 5 mesi previsti per legge e questo porta la contribuzione operaia a 514,80 + 102,96 = 617,76 anche il maternità e quindi x 5 mesi = 3.088,80 x 2% di interesse = 61,77 PROVONA DEL 9 cara Tiziana Tafaro per log base 10 di 61,77 x 10. A questo punto interviene il signor Alessandro Ramberti editore che propone di reinvestire i 617,76 + 61,77 = 679,53 x 2 maternità all'anno = 1.359,06 e ci si rende subito conto che i dipendenti nel ciclo produttivo successivo al 2° anno di ingaggio dell'investimento potrebbero guadagnare già un incentivo di 59,06 al mese x 6 mesi = 354,36 x 12 anni (cioè la metà di 25 anni meno 1 di inizi lavori e di apprendimento) = 4.252,32 e quindi poiché sia il presidente del consiglio Meloni Giorgia e sia il Ministro per le pari opportunità e per la famiglia Rocella hanno asserito nel TG che la donna non deve rinunciare alla maternità e nemmeno sacrificare la carriera allora appare evidente che a livello contributivo possa avere a disposizione 4.252,32 x 2% = 85 che si aggiungono = 4.337,32/25 anni di lavoro minimo sindacale = 173,49 in più a fine corsa e quindi 790,92 + 173,49 = 964,41 e si comincia a ragionare e perciò dopo 35 anni di lavoro ha diritto a 173,49 euro in più aumentato di quello 0,30% ogni anno a cui ha rinunciato e quindi = 0,52 cent. x 35 anni = 18,20 e quindi = 191,69 e perciò + 964,41 = 1.156,10 euro di pensione e se arriva infine ai 41 anni come previsto si aggiungono altri 0,30% per anno x altri 6 anni e quindi 191,69 X 0,30% = 0,57 x 6 anni = 3,42 e quindi = 195,11 e perciò 1.156,10 + 195,11 = 1.351,21 che rispetto ai 1.359,06 hanno un ammanco per l'operaia di = 7,85 euro x 15 operai x 12  mesi = 1.413 euro che dovrebbe prendersi un operaia dopo almeno 5 anni di lavoro (2 in più rispetto alla rateizzazione). Perciò bando alle ciance e votiamo la proposta a pieni voti e a piene quote. 

Nessun commento: