mercoledì 10 aprile 2024

 All'Istituto Alberto Marvelli  a Roberto Rustichelli, Andrea De Gennaro, Paolo Manzelli - PROPOSTA IN BOZZA - 10 MINUTI CONTRO L'EVASIONE FISCALE - L'evasione fiscale costituisce un area di cui si conosce poco e si sospetta molto e della quale ognuno ha una più o meno precisa opinione e una più o meno diretta esperienza. Le forme più comuni di evasione fiscale riguardano la base imponibile e le aliquote. Nel 1° caso non si dichiara parte o tutta la base imponibile soggetta ad imposta, attraverso un semplice processo di occultamento del reddito imponibile o attraverso un incremento fittizio dei costi deducibili dai ricavi. Il 2° caso presuppone che, nel sistema fiscale in vigore, cespiti diversi vengano tassati con aliquote effettive differenti; si dichiara quindi per intero la base imponibile ma sotto categorie diverse da quelle reali in maniera da pagare una minor imposta complessiva. Per quanto riguarda una 3° linea di demarcazione, una corrente di pensiero tende ad identificare l'attività di evasione fiscale come un caso speciale del comportamento razionale che tenga conto in proposta contrattuale con la stessa Guardia di Finanza dell'esistenza di qualche forma di dichiarazione alle autorità da parte del potenziale evasore ed anche del collegamento dell'uso efficiente degli strumenti del controllo fiscale che il governo tende ad utilizzare per fini di politica economica. Dunque, l'economista Marilù, proponeva un metodo di stima su proiezioni di risultati dell'attività di accertamento su un campione di popolazione di cui si stimi (in proposta) che l'ammontare evaso sia del 12% del reddito imponibile, corrispondente all'8% del PIL tenendo in debito conto che per i redditi da lavoro autonomo la percentuale di evasione è del 60% e che quella relativa alla sola IRPEF raggiunge il 21% del PIL (cioè il 30% della base imponibile). Mentre per i lavoratori dipendenti l'evasione non supera mai il 15%. Facciamo dunque un esempio insieme alla professoressa Tafaro Tiziana (attuario) sul capitale sociale della Novamont a cui si associano le ditte Costea, Dal Buono, Carco, Euroservice con un reddito complessivo di 400.000.000 di euro di cui evadono il 12% = 48.000.000 di euro, mentre i loro avvocati e notai evadono nella parcella il 60% e cioè = 240.000.000 euro ed infine evadono il 30% di entrambe le basi imponibili e cioè per 48.000.000 di euro = 14.400.000 euro e per 240.000.000 = 72.000.000 con una media di evasione di 14.400.000 + 72.000.000/2 = 79.200.000 euro ed appare subito chiarissimo che l'evasione su base imponibile sia la più cospicua per un valore di aggio del differenziale di 79.200.000 - 72.000.000 previsti = 7.200.000 euro che potrebbero essere utilizzati come gettito utile per almeno il 22% dell'IVA e cioè = 1.584.000 euro /21 regioni = 75.428,57 di ristorno e di fatturato in più/12 mesi = 6.285,71 di evasione che potrebbe finire sugli stipendi dei dipendenti i 418 della Novamont e quindi/418 = 15 euro alla settimana x 4 settimane x 12 mesi = 720 euro all'anno x 41 anni di onorato lavoro = 29.520 euro /24 rate del Master in economia e finanza della stessa Guardia di Finanza = 1.230 di pensione minima dopo 35 anni di lavoro perchè 1.230 x 12 = 14.760 (la 13° NON viene tassata così come gli incentivi!!) x 5 anni = 73.800 e quindi questo significa per log base 10 e per la formula C x r x t/100 che si dovrebbero aggiungere altri 1.380.000 euro di gettito fiscale per 73.800 x 100 = 7.380.000 - 7.200.000 euro. A questo punto cara Tafaro Tiziana possiamo permetterci di fare 1.584.000 + 1.380.000 = 2.964.000/21 regioni = 141.143 euro di ristorno nel fatturato di 400.000.000 di euro della Novamont, associata a Costea, Dal Buono, Carco ed Euroservice e quindi = 399.858.857/5 ditte = 79.971.7787,40 che come si vede superano i 79.200.000 euro prevista su base imponibile di = 771.771,40 che possiamo recuperare effettivamente dall'accordo in un differenziale rispetto ai 141.143 euro di = 630.628,40 euro /5 ditte = 126.125,68 /12 mesi = 10.510,47 ogni ditta di guadagno/418 dipendenti = 25 euro + i 15 di cui sopra = 40 euro la settimana del costo di un anticrittogamico con basso tasso di rame (che dicono faccia male al terreno a lungo andare) x 4 settimane x 12 mesi = 1.920 euro l'anno di una 13° lorda x 22% = 422,40 e quindi = 1.497,60 di stipendio x 30% = 449,28 e quindi 1.048,32 di 13° effettiva per cui gli operai della Novamont devono un importo di contribuzione di tasse sugli stipendi di 422,40 + 449,28/2 = 647,04 x 12 mesi = 7.764,48 all'anno PROVA DEL O9 per log base 10 di 7.764,48 x 10 = 776.448 con una modica differenza rispetto ai 771.771,40 di = 4.676,60 all'anno a danno degli operai/418 = 11 euro ciascuno in più x 12 mesi x 35 anni = 4.620 di integrazione pensionistica che si aggiungono ai 1.048,32 x 35 anni = 41.311,20 di TFR  dopo 35 anni e mi sembra proprio un DAL BUONO, buono, buono!!! A questo punto cara Tafaro Tiziana possiamo permetterci di fare 41.311,20/32 anni di lavoro con un ulteriore aggio di 3 anni rispetto ai 35 effettivi e quindi = 1.290,97 di pensione, mentre chi raggiunge i 41 anni di servizio cioè 6 anni in più ha diritto allo sgravio di TUTTI gli anni in più e quindi di aggiungersi un altro 22% = 284 euro per un importo finale di 1.290,97 + 284 = 1.574,97 con l'integrazione di RECUPERO crediti di evasione e questo significa prendere buoni accordi con la Guardia di Finanza stessa in modo tale che non ci siano fastidiosi controlli, ma piuttosto migliori accordi e così nessuno ci rimette e tutti possiamo essere più felici e contenti senza troppi patimenti. 

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