IO DA SOLA. Antonina voleva diventare una bravissima giurista perché un giorno voleva diventare l'assistente del Ministro per i rapporti con il Parlamento italiano Ciriani, ma aveva scoperto che c'era un caso particolare di applicazione del criterio di competenza per fonti equiparate per cui non si teneva più conto del principio di legalità nella sua forma consueta poiché non è più la legge in tali casi a stabilire il confine tra sé e le fonti secondarie del diritto. Le riserve di legge sono previste nelle materie considerate politicamente più importanti, nelle quali la disciplina viene dettata dal massimo organo rappresentativo: il Presidente della Repubblica che durante un suo intervento aveva detto ad un preside che aveva fatto bene a chiudere la scuola durante il ramadam senza avere ben studiato il sistema islamico e forse solo per paura di attacchi terroristici e quindi per ingraziarsi coloro che professano la religione islamica ed i loro adepti. Nell'islam la scienza del diritto è una parte della teologia e regola anche tutta la vita giuridica del credente. La regola giuridica definita come via da seguire è un elemento essenziale dell'islam. Perciò caro Presidente della Repubblica la fonte primaria del diritto islamico (così come tutta la dottrina islamica) è il Corano contenente la rivelazione fatta da Dio al profeta Maometto, ma nel Corano anche gli approssimati ad Allah è concesso di godere del privilegio della più grande vicinanza al Creatore di tutte le cose. Poiché, dunque, la comunità dei credenti islamici non può errare, anche l'accordo unanime dei dottori è riconosciuto come fonte dottrinale e pratica perché Corano e Sunna sono considerate fonti lacunosissime e di difficile interpretazione specie nella loro modernizzazione. L'interessante è che nel diritto commerciale non ci siano modelli propri da offrire e che possano quindi circolare modelli più europeisti che vengono utilizzati per i bisogni della codificazione. In particolare, regole di raccomandazione dell'Organizzazione internazionale del diritto del lavoro sono alla base del diritto in generale stesso così come dovrebbero essere alla base delle leggi costituzionali italiane dato che uno dei primi articoli della nostra costituzione recita che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. Difatti, non ha senso discutere su ciò di cui non si ha alcuna scienza ed in tal caso la discussione diventa pretestuosa e viziata da preconcetti e persino sterile. La materia che i cristiani non conoscono e rifiutano di studiare è riguardante la rivelazione coranica e la missione dell'Inviato di Allah e perciò il Corano riferisce le strategie di guerra psicologica di false conversioni seguite da clamorose apostasie per confondere le menti dei meno dotati intellettualmente e con una fede incerta. Queste strategie, vengono utilizzate tutt'ora per portare avanti le guerre e questo è determinato dal versetto "Chi di voi vede un male lo corregga di propria mano; e se non ne è in grado lo faccia con la lingua; se non ne è in grado, lo faccia con il cuore, e questa è la fede più debole" (lo ha trasmesso Muslim da "Il Giardino dei devoti" come citazione bibliotecaria!). Questo versetto si riferisce al fatto che molti prosperano sulle divisioni e rivalità che possono essere sedati con poemi (pensa) che non facciano rinfocolare i rancori e le ostilità fra i popoli in guerra e ciò potrebbe davvero salvare le sorti dell'umanità. Uno di questi poemi dice "Aggrappatevi tutti insieme alla corda di Allah ricordando la Grazia che a tutti viene donata e che riconcilia i cuori così che possiate diventare fratelli, in modo tale che se siete sul ciglio di un abisso di fuoco del conflitto possiate salvarvi per mezzo di Lui. Così Allah si manifesta come segno perché possiate guidarvi nel far sorgere una comunità umana che inviti chiunque al bene e raccomandi le buone consuetudini solidali proibendo ciò che è riprovevole: che non siate divisi, opposti gli uni agli altri specie nelle prove, se no il Castigo diventa più grande. Illuminate dunque i vostri volti nella Misericordia e fuggite ciò che è riprovevole. Non rimanete accecati dal male, se non debolmente e se vi combatteranno voltate le spalle. Consideratevi uguali gareggiando in opere di bene ed allora tutti i beni saranno al riparo da coloro che sono ingiusti con loro stessi e con gli altri nel volere la devastazione." Vincere le guerre e adottare il viso della pace e della concordia lo si fa con la poesia che sa vincere l'odio, superare le rivalità e le ostilità e la rabbia con la pazienza dell'ascolto del vento del perdono che fa scendere l'ausilio nell'annuncio di gioia per noi: accettarsi come segni distintivi di angeli portatori di pace.
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