All'Istituto Alberto Marvelli, a Svanegra, Gabriele Trivellin, Tiziana Tafaro. L'INSENSATEZZA DELLA CAUSA PASSIONALE. Fulvia era una uditrice dei tribunali per la questione di stabilire la giusta nozione di causalità, o meglio di relazione casuale che possa stabilire una connessione necessaria fra i fatti dell'esperienza, sia che tale connessione rinvii a cause puramente fisiche e meccaniche, sia che essa esiga per la sua spiegazione cause intelligenti e finalistiche giuste e corrette. Perciò nella sua tesi inserì i termini di CAUSA FORMALE data dalla forma, dal modello e soprattutto dall'essenza delle cose; CAUSA MATERIALE ciò di cui le cose sono fatte; CAUSA EFFICACE data dall'egente che produce le cose; CAUSA FINALE data dal fine per cui le cose vengono prodotte ed infine in proposta voleva inserire la CAUSA PONDERALE cioè quella che dà valore alle cose in base a delle probabilità di durata nel tempo e della loro utilità di impiego. Infatti, persino la scolastica di Aristotele, tese ad arricchire i modelli con ricerche dedicate alle cause dirette ed indirette, univoche ed equivoche, per stabilire la CAUSA PRIMA identificata in Dio e fatta valere come argomento cosmologico persino nella lettura di oggi riguardante lo spreco che avrebbe fatto una donna su un unguento profumato che aveva un valore di 300 denari che potrebbero essere corrispondenti agli attuali 30 euro per cui il pensiero moderno si concentra sulla CAUSA EFFICIENTE cioè a cosa serviva "sprecare" la risorsa dell'unguento profumato traducendola in una funzione di grandezze, matematicamente misurabili la cui base è data dal meccanicismo e dal determinismo che caratterizzano la concezione moderna della natura. Quindi facciamo una supposizione che ci sia solo 1 cittadina che compri quel tipo di unguento profumato su ogni 7.900 comuni x 30 euro = 237.000 euro x 2% di interessi = 4.790, questo significa che ogni comune potrebbe "sprecare" 4.790/7.900 = 0,6% che è di = 28,74 al gg x 360 gg di bilancio solare = 10.346,40 che superano l'interesse di 4.790 = 5.556,40 euro e questo potrebbe creare caro Zamparetti Marco una nuovissima abitudine psicologico-associativa che tiene conto anche dei fenomeni microscopici e dell'universo relativistico perché le leggi scientifiche a volte sono discontinue ed indeterminate e perciò portano ad assumere nuovi modelli se no una signora che ho incontrato NON avrebbe mai utilizzato il termine "sdrammatizzare" nel senso di minimizzare se c'era in ballo una causa di OGGETTIVITA' e difatti Gesù NON minimizza nemmeno lui, il valore dell'unguento, ma anzi ne aumenta il valore con una legge DESCRITTIVA migliore di ciò che avevano fatto i suoi accusatori dicendo loro la tipica e nota frase "I poveri li avete sempre con voi, ma me non mi avete sempre con voi" nel senso di fronteggiare solo la realtà materiale attuale e non quella della causa ponderale del futuro prossimo. Infatti, praticamente Gesù suggeriva un modico spreco per riuscire a determinare un minimo gruzzolo da parte dei produttori di unguento o in generis dei prodotti, così' come sprecare energie per impiegarle meglio con più lungimiranza. Perciò cara Tiziana Tafaro "NOI" matematici attuari ragioniamo sul fatto che dividendo 10.346,40 dello spreco prevedibile per 2 (cioè dimezzandolo) si ottiene 5.137,20 che sono di poco inferiori ai 5.556,40 = 383,20 di contribuzione minima prevista sugli stipendi x 7.900 comuni = 3.027.280 x 2% di interesse = 60.545,60 di fatturato del produttore di unguento profumato/12 mesi = 5.045,46 (senza guardare al numero periodico) che come si può notare cara Tafaro Tiziana ci fa dire che il valore di ciò che si produce in futuro potrebbe diminuire ancora per causa dell'inflazione e della recessione dovuta agli attuali conflitti ed agli attacchi terroristici in Russia di 5.137,20 - 5.045,46 = altri 91,74 che si aggiungono ai 383,20 portando i contributi al minimo di 474,94 x 7.900 comuni = 3.752.026 di gettito x 2% di interessi = 75.040,52 di fatturato minimo per riuscire ad affrontare spese varie fra cui in principal modo i rincari di carburante, di energia e della filiera alimentare e questo significa che il reddito minimo annuo pro-capite per potersela cavare è di 75.040,52 - 60.545,60 = 14.494,92/12 mesi = 1.207,91 x 41 anni di lavoro = 49.524,31 che per raggiungere ai 75.040,52 effettivamente produttivi devono essere integrati da 25.516,21/ 41 anni = 622,35/12 mesi = 51,86 euro ancora e perciò il contributo sale a 474,94 + 51,86 = 526,80 x 7.900 comuni italiani = 4.161.720 PROVA DEL 9 per log base 10 di 49.524,31 x 100 (per la formula Cx r x t/100) = 4.952.431- 4.16.720 = con un ammanco di 790.711 di disavanzo PROVONA DEL 9 per log base 10 che i comuni sono 7.907 (per 790.711/100 della formula di cui sopra) quindi ho sbagliato di 7 comuni che vanno inclusi nel calcolo cosicché l'importo di contribuzione diminuirebbe ai 474,94 e tutti potrebbero avere 51,.86 euro in più. Fatti, non chiacchiere o bullismo del piglio e del piffero, perché "NOI" attuari facciamo cose serie e concrete. GRAZIE alla dottoressa Tafaro Tiziana per la sua gentilissima collaborazione. CIAO. Buon inizio della settimana santa.
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