giovedì 28 marzo 2024

 All'Istituto Alberto Marvelli - PROPOSTA IN BOZZA - SPAZI COMUNICATIVI ALL'INTERNO DELL'OGGETTIVITA' DELL'INFORMAZIONE - Lara voleva presentare una tesi sul buon senso che si rappresenta come verità ed obiettività e cioè come descrizione fedele di fatti o eventi. La verità, poi, si fonda su una corrispondenza tra la descrizione linguistica e la struttura di quel che descriviamo. Invece, il concetto di obiettività caro Alessandro Ramberti è molto più ampio perché implica che si possano offrire ai nostri interlocutori o ai noi stessi specie quando ci autoinganniamo descrizioni vere degli eventi senza per questo essere obiettivi. Basta limitare la comunicazione ad alcuni fatti, trascurandone altri. Ne consegue caro Francesco Ramberti che una persona molto reticente può presentare resoconti NON obiettivi di eventi anche senza apparentemente trasmettere nulla di falso. Per esempio caro Samorani Domenico e caro Burioni nella citologia delle neoplasie maligne si definisce che caratteristiche della cellula sono atipia morfologica; volume difforme dalla norma, spesso aumentato; presenza di più nuclei; patrimonio genetico visibilmente alterato, spesso con aumento del numero di cromosomi; alta frequenza di mitosi; scarsa coesione con le altre cellule neoplastiche; e poi (novità???) stabilire la velocità degli spostamenti attivi per conoscere in un minimo anticipo la capacità di superare le difese dell'ospite. Supponiamo allora che caro Samorani Domenico sugli screening mammografici si riscontrino 3 casi corrispondenti al 30% di malate con sintomi ed il 4° caso al 10% sia senza sintomi: pare che il 40% della popolazione sia ammalata. Il 20% però NON lo è ma presenta comunque i sintomi di una patologia RIFERITA di carattere polmonare. Questo stato di cose non è stato adeguatamente descritto perché nessuno si è preso mai la briga di stabilire un coefficiente di DETERMINAZIONE delle distribuzioni DOPPIE, indice di dipendenza LINEARE di una variabile dall'altra. Questo rapporto viene costruito in pratica fra DEVIANZA (o varianza) totale di Y su X per poter stabilire in pratica i possibili ricoveri e quindi le possibili spese dovute ad asportazione in quadranctectomie o mastectomie del tumore alla mammella. Questo discorso cara Tafaro Tiziana per la bibliografia si chiama coefficiente di correlazione di Bravais. Quindi venendo ai fatti se ci sono 1.000 casi con sintomi di tumore alla mammella al 30% = 300 casi con costo di 100 euro a caso (tutto compreso, anche l'istologico) = 30.000 di investimento minimo al 2% di interesse bancario = 600 euro al mese supposti X 12 mesi dunque = 7.200 euro di spesa effettiva annuale minima preventivata a cui si aggiunge comunque il 10% per margine di sicurezza e quindi 720 euro e dunque = 7.920 euro e perciò l'investimento è di 37.920 euro/7.200 euro = 5% di interesse di mutuo di investimento. Nella vita reale, però, quando lavoriamo mentalmente, abbiamo una forte tendenza a rappresentazioni limitate, incomplete, dove i casi falsi svaniscono e quindi le diagnosi su basi probabilistiche ci fanno far fatica a ragionare su descrizioni obiettive complete (e non soltanto vere e realistiche) e ciò fa sì che quando ci diamo da fare per avere più informazioni, nel tentativo di essere obiettivi, risulta poi assai difficile districarci dalla nostra soggettività. Quindi se supponiamo di essere in direzione sanitaria dell'ospedale Achille Franchini di Santarcangelo di Romagna e dobbiamo preventivare dei ricoveri per interventi al seno ed accettiamo che l'iniziale investimento sia di 37.920 x 5% = dobbiamo supporre che ci siano per lo meno 1.896 ricoveri al mese = 22.752 ricoveri al prezzo di 100 euro ciascuno = 2.275.200 euro annui su tutta l'area vasta e perciò l'interesse del 5% = 113.760 di cui il 30% va messo a fondo capitale per (purtroppo) i tumori che non regrediscono e che si metastatizzano = 34.128 e quindi come Tafaro Tiziana potrà notare ad arrivare ai 37.920 preventivati mancano ancora = 3.792 PROVA DEL 9 per log base 10 della divisione 37.920/10!! Perciò in realtà l'investimento iniziale dovrebbe essere portato per aprire il mutuo a 37.920 + 3.792 = 41.712 x 5% = 2.085,60 che dobbiamo coprire sui ricoveri x 10 del log base 10 = 20.856 anziché 22.752 ricoveri con un risparmio di 1.896 (cioè praticamente un mese di ricoveri) e tutto questo caro Samorani Domenico perché siamo riusciti a compilare una nuova tabella sulla velocità degli spostamenti ATTIVI della neoplasia di 4-5 mm che vale il 5% in più di sopravvivenza (appunto!) tenendo conto che fino ad ora la tabella indicava in T1 la neoplasia mammaria, alla palpazione e/o mammografia con presenza di un diametro NON superiore a 2 cm a cui noi ora per il progresso digitale riusciamo a togliere 5 mm di bordo e quindi su 200 mm - 5 = 105 mm di tumore da asportare con un risparmio di tessuto ed anche una possibile diminuzione dei ricoveri in  quanto negli altri casi si può asportare col mamothon il FRUSTOLO di tessuto possibile tumorale e questa operazione si può tranquillamente fare caro Samorani Domenico in day service (cioè in giornata) senza ricoveri e quindi con una riduzione della spesa del famoso 5% proposto più sopra e quindi con i restanti soldi si possono comprare apparecchiature di nuova generazione anche per altri reparti e perciò caro Corradori Tiziano ci si ritrova con 1.896 x 100 casi con mamothon = 189.600 euro in più/ 24 rate = 1.316 euro per un OSS in più che produca x almeno 35 anni di lavoro = 46.060 con un guadagno per l'ASL Romagna da questo particolare calcolo di 20.560 risparmiati x 2 (nella formula si prevede il doppio di risparmio per 2 ospedali associati facciamo il San Raffele di Milano??) = 41.712 e quindi rispetto ai 46.060 = 4.348 che ci dice che l'investimento può essere portato a 43.480 x 5% = 2.174 di un medico radiologo che legge in 3° lettura le radiografie di screening e CI ACCONTENTIAMO!!! Fatti non parole caro Alessandro Ramberti per lo spazio mentale più ampio di TUTTE, ma veramente TUTTE le scuole!! GRAZIE per la gentilissima collaborazione. 

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