IL CAMPER UTOPICO. A quel punto la psichiatra si trovava davanti ad un percorso tortuoso fra modelli punitivi dell'oltrepassare la linea del reale da ciò che è fantasticheria. Se in effetti il sistema dei supplizi esiste anche a livello egocentrico e narcisistico di arrogarsi i maggiori privilegi, però esiste anche un modello carcerario che ancora oggi non pare adeguato a redimere dal danno provocato e poi ci sono alcuni individui che scelgono di vivere più che altro come le chiocciole e le tartarughe e cioè portandosi dietro la loro dimora a livello psicologico ovunque vadano. Bisognerebbe trovare un modulo di deterrente ai delitti come gli arresti domiciliari per rendere innocui i delinquenti a livello di progetto riformatore carcerario. Oggi si intende punire non tanto il corpo del condannato, ma la sua anima che è stata fuorviata da strani progetti utopici per cui la pena all'anima viene estesa a chiunque assiste alla presa visione di una condanna carceraria per effetto mediatico. Il tema di una società punitiva e di una semeiotica generale di punizioni che hanno sotteso i codici ideologici giuridici hanno bisogno di maggiore trasparenza del segno di ciò che rappresenta così come i modelli disciplinari ivi compresi i richiami, le ammonizioni e le censure sullo stipendio. La prigione così come il provvedimento disciplinare ancor prima deve prendere in carico TUTTI gli aspetti dell'individuo, tipo il suo addestramento fisico, la sua attitudine al lavoro che svolge, la sua attitudine morale, le sue disposizioni a fare il bene e ad essere in ciò diligente e la sua condotta quotidiana. Sarebbe troppo semplice ritenere che la disciplina abbia solo l'obiettivo di punire l'individuo semplicemente privandolo del diritto fondamentale della libertà oppure dirigendolo in maniera rigida e severa quando invece sarebbe meglio rieducare ad essere utili sia a sé stessi che alla società, adottando mezzi come l'isolamento, il lavoro coatto e una educazione alla regolarità e all'addomesticamento. Infatti ci sono delle linee di fuga che riguardano lo sviluppo ed il progresso sia nei costumi che nella scolarizzazione a livello carcerario proponendo di determinare le inclinazioni degli individui per cercare di incentivarle. Per fare questo occorre un apparato di osservazione di forma-prigione per scoprire una nuova scienza sociale di fare in modo che l'individuo si renda conto che può acquisire l'indipendenza, l'autonomia e persino la ricchezza e la fama in maniera legale e con opportunità maggiori di emergere. L'atto di punire o di denunciare atteggiamenti offensivi e demolitivi della persona lungi dal cancellare l'illecito o l'offesa commesse, ma devono piuttosto essere volte ad eliminare la possibilità che si ripetano anche se poi è molto difficile trovare la giusta forma educativa per riuscire a raggiungere questo nobile obiettivo. Molti sono abituati a delinquere ed altri abituati ad avere atteggiamenti offensivi talvolta con ferocia distruttiva di coloro che ritengono loro rivali in modo da schiacciarli ed opprimerli, ma poi con il passare del tempo, quando si accorgono che non vengono più ascoltati e non ottengono più fiducia allora dovrebbero sentirsi in difetto rispetto alla loro supremazia e quindi in questi casi si devono riguadagnare la fiducia e la stima dimostrando non solo il loro pentimento, ma anche il loro impegno a migliorarsi e a rimuovere quella figura del passato che li ha portati ad essere definiti delinquenti, sfruttatori, usurali, truffatori. Bisognerebbe restituire ai condannati e ai despoti la loro realtà: siamo polvere dalla polvere e cenere dalla cenere e perciò è solo insieme che diventiamo qualcuno con sforzi razionali e ben coordinati, in obiettivi ben definiti che si ottengano con strumenti legali per una realizzazione generale che dice "Ce la puoi fare anche tu, ma solo insieme ci salviamo, tenendoci per mano e rialzandoci quando cadiamo e soprattutto riuscendo a perdonare la debolezza, ma mai il delitto che deplora l'anima e che l'amore ha sconfitto".
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