All'Istituto Alberto Marvelli FORMULA DEL RISPETTO DONNA. Insegnare il principio fondamentale della parità uomo-donna, avente rilievo costituzionale per Zamparetti Mary rappresentava ancora oggi una locuzione che designava interessi emergenti in conseguenza dell'evoluzione socio-culturale e tecnico-scientifica. In primo luogo, meritano attenzione i diritti della persona, in relazione ai progressi della medicina specie per quanto riguarda l'integrità del patrimonio genetico, ossia la questione della possibilità ed opportunità di individuare uno statuto giuridico e morale dell'embrione in una sua maggiore tutela specie se è femmina. In tale maniera fin dalla nascita si comprende che si deve dare valore alla vita nella sua custodia e difesa. In secondo luogo si segnalano i diritti alla pratica sessuale secondo i propri orientamenti, quale momento di espressione e di sviluppo della particolare personalità dell'individuo: il diritto al rifiuto dell'accertamento dei dati sanitari che, rispetto al rifiuto del trattamento sanitario, assume connotati assai diversi già sotto il profilo dell'interesse pubblico che giustifica l'imposizione dei divisati doveri come il diritto a conoscere il proprio stato di salute ed il diritto a morire; il diritto all'identità personale, che è di per sé una creazione puramente giuridica, che si specifica poi nel pieno diritto alla massima tutela dell'identità anche social nelle associazioni e nei gruppi che si collega al diritto alla privacy soprattutto informatica. Infatti, oggi in particolare modo è all'interesse della privacy che viene riconosciuta una posizione cedente rispetto ad altri interessi, specie se genrali, con i quali quell'interesse si riveli incompatibile. I diritti o gli interessi enumerati da ultimo si prestano ad una unitaria considerazione di imporre valutazioni aprioristiche che non pongano problemi se considerati singolarmente oppure con riguardo a singole fattispecie di individui. Le difficoltà, però, emergono quando si debba provvedere all'individuazione di un regime generale, ed in tal caso si impone un contemperamento con altri valori confliggenti, spesso definiti come interessi pubblici come quello di prevenire i delitti e le violenze su donne per cui pare difficile e persino disagevole formulare scelte intermedie, e così c'è la tendenza a fare una netta scelta di campo, che rappresenta un giudizio di priorità. A titolo esemplificativo, dunque se i delinquenti che commettono omicidi e violenze sulle donne fossero definiti malati psichiatrici da internare, bisognerebbe valutare bene i complessi rapporti tra la malattia mentale dei soggetti delinquenti di simili delitti ed i comportamenti individuali specie se nascosti ed occultati e la tutela della serenità collettiva dall'altro, oppure tra diritto alla privacy e diritto all'informazione; o ancora tra la libertà di manifestare il proprio pensiero e la propria personalità e le esigenze di ordine pubblico. Nell'attualità, bisogna valutare meglio l'oggettiva ambiguità del dettato dell'art. 37 cost. in qualche modo cara dottoressa Rocella oscillante tra parità e tutela, per un principio di parità più chiaro dei trattamenti tra uomini e donne nei rapporti di lavoro e di riconosciuto contributo sociale che ancora oggi, purtroppo viene disatteso, anche in sede legislativa, ove ancora prevalgono le istanze di speciale protezione della lavoratrice e delle direttive che promuovono non solo l'occupazione femminile, ma la PERCEZIONE SOCIO-CULTURALE che questo possa dare al riequilibrio delle responsabilità famigliari in favore delle donne a cui si deve essenzialmente la statuizione del principio della parità formale tra uomini e donne non solo nel lavoro, ma anche a livello di importanza e rilievo culturale vero e proprio. Non basta più caro Sangiuliano il formale divieto di discriminazione fra uomo e donna perchè ci sono dei limiti alle deroghe in quanto sono riferibili alle mansioni particolarmente pesanti per cui NON si è mai vista fino ad ora una donna idraulico e NON si è mai sentito dire che si fosse stabilita una regola riguardo la maternità di sostituzione del genere uomo (previsti solo 14 gg??) attraverso la contrattazione collettiva specie in ambito autonomo. Questa sarebbe davvero una rivoluzione ed un decisivo passo verso il definitivo superamento del tradizionale divieto di adibire le donne a lavoro notturno in alcune aziende o di dare un congedo di maternità anche al sesso maschile tramite contrattazione collettiva cara Elly Schlein creando così maggiore consapevolezza che ci deve essere più efficacia implosiva delle norme riguardo le pari opportunità per azioni maggiormente positive nella concreta ed effettiva realizzazione della parità uomo-donna. Il principale strumento di promozione di condizioni sostanziali di pari opportunità nel lavoro è individuato nelle azioni positive per le donne in misure funzionalmente dirette a rimediare quelle quelle diseguaglianze di fatto che impediscono la realizzazione di una effettiva situazione di parità di genere sul lavoro e nella cultura per cui occorre oltre il rafforzamento delle istituzioni della parità (dovuto specialmente all'istituzione per legge del comitato nazionale per la parità, con funzioni consultive ed anche propositive, ma anche dovuta ad un possibile potenziamento dei compiti e dei poteri dei consiglieri di parità, istituiti anche a livello provinciale. Ci vuole una espressa convinzione ed espressione sul rifiuto delle così dette discriminazioni indirette per una regola di inversione di rotta della prova del superamento di tali discriminazioni a favore non solo delle lavoratrici, ma anche a favore delle intellettuali donne nel loro specifico e particolare intervento di sensibilizzazione per reprimere le discriminazioni di carattere intellettuale in talk show o telegiornali a favore delle donne che sarebbe di notevole impatto mediatico e servirebbe ad una più probabile positiva influenza sui livelli di comportamenti non solo discriminatori, ma offensivi sulle donne a livello della loro importante essenza e del loro corpo che purtroppo viene macchiato ed usurpato dei peggiori maltrattamenti. Le donne spesso si tormentano e si sentono in colpa nel voler esprimere in pieno le loro idee e creatività e poi per questo vengono recluse, vituperate, emarginate e abbandonate al loro amaro destino di streghe da mettere al rogo del dimenticatoio intellettivo-culturale per cui non hanno mai sufficienti spazi. Rimuovere gli ostacoli alla parità significa creare un piano consistente di avvaloramento dell'intelligenza e fiducia sull'impatto femminile nel mondo circostante dove ci potrebbe essere una donna vate come Dante e valore di guida femminile affermante.
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