Roberto Morpurgo, Brevi infittite intermittenzenella diradata imminenza
dell’apocalisse, Genesi Editrice 2021
Non c’è dubbio che tutto volgerà prima o poi al nulla.
Che questo volgere sia poi un semplice ritornare non è dato asserire: ma solo timidamente congetturare.
Tale era l’argomento di discussione che due giovani religiosi lambivano pudibondi nell’istante in cui un fulmine – immotivato per l’azzurro del cielo ma non certo per le celesti intenzioni del suo reggitore – cadeva sul cortile del convento.
Anche a noi non è dato che di congetturare
l’amara sorpresa delle due vittime, rese degne dal loro Signore di quella punizione che soltanto in quel frangente par ve loro tanto assurda quanto le parole con cui l’avevano così incautamente invocata. (Custodie)
La dote straordinaria di Roberto Morpurgo consiste nell’inventare una logica dell’irragionevole, un procedimento
impossibile che diviene facile come estroflettere un guanto, in modo da c alzare il destro nella mano sinistra e viceversa, e scoprire che la logicità dell’inverso diviene una sorta di elegia della follia, già così cara a Erasmo da Rotterdam. (Sandro Gros-Pietro)
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