LA TEORIA DI UN DISOCCUPATO. Il tasso di disoccupazione è un rapporto percentuale tra il numero di persone in cerca di occupazione ed il totale delle forze lavoro con specificazioni riguardo a condizioni frizionali, strutturali, stagionali, ciclica e tecnologica. A livello legislativo esistono le assunzioni privilegiate ed obbligatorie; quelle agevolate per i giovani; il servizio di formazione ed addestramento professionale; i contratti di solidarietà, quelli di formazione lavoro, i contratti part-time; la realizzazione di opere pubbliche e le agevolazioni fiscali o creditizie ad iniziative economiche; i provvedimenti di sgravi contributivi parziali o totali. Al medesimo proposito vanno considerate anche le misure dirette alla mera conservazione dei livelli occupazionali esistenti; il sistema straordinario di avviamento dei lavoratori coinvolti da processi di ristrutturazione o conversione aziendale di mobilità guidata; gli interventi della cassa integrazione guadagni; le misure di sostegno delle imprese in crisi. A tale proposito la sindacalista Marilù voleva proporre a Paolo Manzelli insieme alla dottoressa Tafaro Tiziana (attuario) un calcolo che si basa su una specie di rapporto di INDIFFERENZA tra il momento previdenziale o assistenziale della tutela per la disoccupazione e quello sostanziale contro la disoccupazione basandosi sulla cessione del 5° del TFR. Anzitutto a tale livello opera l'assicurazione obbligatoria per cui esistono 4 tipi di indennità a cui "NOI" per primi caro Manzelli Paolo aggiungiamo la 5° della cessione del 5° del TFR. 1) INDENNITA' ORDINARIA: viene corrisposta per 180 gg ed è fissata al 30% della retribuzione media degli ultimi 3 mesi di lavoro e spetta a coloro che hanno almeno una anzianità di 2 anni dell'assicurazione contro la disoccupazione e di almeno 1 anno durante i 2 anni immediatamente precedenti la perdita del lavoro e perciò cara Tafaro Tiziana "NOI" ora proponiamo ai sindacati TUTTI ed in special modo al settore edilizio, dell'industria e dell'agricoltura un calcolo stile keynesiano che include anche la cessione del 5° del TFR che si considera nella possibilità di lavoro continuativo per almeno 10 anni e quindi se un soggetto prendeva 1.200 euro x 12 mesi x 10 anni = 144.000 euro x 2% di interesse bancario = 2.880 per cui se facciamo 2.880/1.200 = 2,40% e perciò abbiamo ancora un margine su cui agire dello 0,40% in più su 144.000 = 576 euro x 12 mesi x 10 anni = 69.120 di fatturato su cui interagiamo/5 della cessione del 5° = 13.824 di stipendio/12 = 1.152 di disoccupazione x 6 mesi previsti dalla legge (e non di più caro Manzelli Paolo specifichiamo per cortesia a chi ci vuole buggerare!!!) e quindi avvertiamo il tuo omonimo che sostiene che potrà ricevere la disoccupazione fino a dicembre quando è stato licenziato ad ottobre e quindi la sua disoccupazione termina di essere erogata per legge ad aprile di quest'anno (non abbiamo dubbi in merito!!) e perciò sono 1.152 x 6 = 6.912 PROVA DEL 9 per log base 10 di 69.120 di cui sopra/10 (appunto!!) se no non ci si sta dentro con le spese. E quindi se facciamo 6.912 x 2,40% = 166 euro che il soggetto deve restituire allo stato per i 6 mesi di erogazione a livello INPS di integrazione contributiva = 996 euro che gli verranno decurtati SUBITO dai 6.912 che prende = 5.916/6 mesi = 986 euro che si dovrebbe prendere a livello REALE con un differenziale rispetto ai 1.000 euro asseriti dall'omonimo di = 14 euro al mese OBBLIGATORI di iscrizione sindacale e quindi rispetto ad Alessandro Ramberti che aveva proposto spese di segreteria per un suo concorso letterario "NOI" diminuiamo la spesa di 1 euro x 6 mesi = 6 euro e perciò caro Alessandro Ramberti studiati meglio la legge per cortesia che così i partecipanti ti devono dare solo 15 - 6 = 9 euro per la tua competente lettura e così l'omonimo Paolo potrebbe giungere ad una disoccupazione di 986 + 9 = 995 euro con una sola differenza di 5 euro rispetto ai 1.000 euro (comprendi vero??). Questo significherebbe per il disoccupato Paolo che avrebbe un ammanco minore INPS perché avrebbe a disposizione 5 euro x 6 mesi = 30 euro x 2,40% = 0,72 e quindi 30,72 di contribuzione x 10 anni = 307,20 che si aggiungono ai 995x 12 x 10 = 119.400 che si tolgono da 144.000 = 24.600 + 307,20 = 24.907,20 /24 mesi del Master in economia e finanza = 1.037,20 per almeno un minimo di 20 anni continuativi senza interruzione di lavoro e comunque a 65 anni di età prefissati prendere o lasciare. 2) Indennità di mobilità è corrisposta per un periodo che va dai 12 ai 48 mesi e varia in funzione dell'età e della regione di appartenenza del beneficiario e "NOI" proponiamo a Bonaccini Stefano oppure a Petitti l'inclusione nel calcolo della cessione del 5° dello stipendio per almeno 3 anni e quindi in base alla supposizione di cui sopra sono 1.152 x 48 mesi = 55.296/5 = 11.059,20/12 mesi = 921,60 di paga a cui si aggiungono il 2,40% dei famosi 307,20 di incremento iscrizione sindacale a tutela della semioccupazione (oi bella cus cle??) cioè un lavoretto di almeno 4 h al gg x 48 mesi (ah bella sta robona??) oppure sostituzione ferie, malattie, fratture varie INAIL vari a 921,60 + (307,20 X 2,40%) = 928,97 + i 6 euro a cui rinuncia Alessandro Ramberti per la sua competente lettura = 934,97 con cui poi il soggetto andrà in pensione se riesce almeno a fare 10 anni continuativi in un posto di lavoro con 65 anni di età. I trattamenti speciali invece vengono erogati per coloro che erano occupati nell'edilizia o in agricoltura per 90 gg e sono calcolati nella percentuale del 30% del precedente trattamento e perciò se il trattamento era di 1.500 euro = 450 euro a cui si aggiungono i famosi ormai 307,20 = 757,20 x 12 x 10 anni = 90.864/5 del 5° = 18.172,80/12 = 1.514,40 PROVONA DEL 9 con il guadagno della famosa iscrizione al sindacato di 14 euro compresi anche gli 0,40 della percentuale di interesse e così finisce l'opera che si devono fare almeno 10 anni continuativi (per il pizzaiolo che me lo ha chiesto) per avere diritto a 1.514,40 - 307,20 = 1.207,20 e pace e bene a tutti. Impariamo bene, impariamo meglio per non farci fregare dai citrulli con pochi ideali costrutti.
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