All'Istituto Alberto Marvelli a don Cristian Squadrani - L'INFLUENCER SATANICO. Lucillo era un influencer omosessuale che gestiva un blog sulle problematiche giovanili riguardo la condizione di disagio psicofisica inerente le tematiche della libido e della sessualità per cui aveva deciso di confrontarsi inizialmente con il poeta Ariosto nel suo Orlando Furioso dove si cede ad una espressione diretta con i sentimenti, che lascia affiorare in sé stessa elementi realistico-descrittivi ed intimistici-borghesi. Prendendo, dunque, spunto da fatti e situazioni realmente vissute e cercando di trattare della difesa della dignità del poeta e della sua sequela, Lucillo condannava la corruzione ed il vagheggiamento di una vita raccolta, troppo studiosa e senza ambizioni, dei vizi in generale e della vita di coppia anche a livello matrimoniale con tono colloquiale, ma con un lessico che si apre al grottesco, ironico, irriverente ed un poco trasgressivo in una unità di ispirazione che riesce a trovare compattezza. Sopprimendo gli accenti troppo duri con il tema transgender e dell'omosessualità in sfumature di espressioni che sanno superare la tradizione, Lucillo raggiungeva punte contenutistiche e formali smussate di ironia per orchestrare con il coinvolgimento del pubblico che lo visionava nei vari video you-tube dei social e di tick-tock un fluido svolgimento della narrazione, scandita dai balletti sulle ottave di un metro di "scarto" ossia dell'esclusione degli "spezzoni" che contengono episodi redattivi di vario tempo costruendo una storia unica che Lucillo definiva "amalgama social". Il moralismo ecclesiale veniva escluso per i toni cupi e per l'inganno e più in particolare per le "prove penitenziali" alle quali gli omosessuali, transgender e i trasgressori della sessualità tradizionale si dovevano sottoporre agli occhi della Chiesa, in quanto Lucillo voleva riscattare totalmente l'anarchia cavalleresca che nella Chiesa non viene mai considerata ed ecco perché decise di proporre il suo lavoro cultirale alla professoressa Giovanna Scarca che conosceva molto bene le tematiche ariostee in quanto come professoressa di italiano e letteratura competente in materia e nelle sue nuove riletture, ed interpretazioni aggiornate nell'epoca moderna. La prima tematica, influencer che Lucillo proponeva era quella dell'Orlando innamorato dove Orlando diventa il più valoroso dei paladini dell'amore omosessuale e transgender e delle sue positive sfumature e dove poi in una sezione critica costruttiva si tratta dei contrasti d'amore tra Bramante sorella di Rinaldo e ardita guerriera cristiana (in una già avanzata visione femminile) e Ruggiero, presentato come capostipite definito "ceppo vecchio" o meglio (se si preferisce) generazione antiquata. Orlando divenne di furore e matto per i suoi ideali e l'episodio della sua pazzia viene strumentalizzato per delineare un profilo social che riguardi la personalità sessuale più che la tendenza in quanto la strategia ariostea è che tutte le vicende umane non sono perfettamente lineari, classificabili o etichettabili bensì sono centrifughe cioè aperte al lato avventuroso della scoperta, al soprannaturale ed al fantastico e perciò procedono in spezzoni, alternandosi le une e le altre in un finissimo gioco d'amorosi intenti e di magistrali contrapposizioni e conseguentemente di ATTENUAZIONI della libido e della prova sessuale o meglio della profferta della rivelazione sessuale che si rivela al finalistico accordo tonale dei sentimenti di coinvolgimento straordinario per equilibrio di efficacia alla creatività. Così, Lucillo portava i suoi adepti social ad una superiore contemplazione spirituale degli estremi positivi e negativi dei sentimenti, dei limiti che si possono di volta in volta incontrare, specie nell'età adolescenziale fino al punto di voler raggiungere la luna dell'incandescente desiderio ammaliatore che spinge e motiva l'azione umana in una visione armonica in cui un tu ed un io divengono il NOI tanto atteso e dunque si conciliano entrambi tra corpo e spirito nel salto qualitativo di trasformazione dei personaggi che partecipano al poema. "Così come vogl'io, vorresti tu, di libertà inventiva investito, ma per l'essere vivo in rappresentazioni universali, esemplari che guidan l'agire umano per amore, onore ed eroismo dove l'intreccio erotico che vede disvalori, prevaricazione, ferocia, crudeltà, viltà pregiudizio, e soprattutto tradimento vien messo al bando, SENZA DISTINZIONE DI CAMPO, e SENZA AMBIZIONI DI MESSAGGI SOCIAL perché si devono riflettere messaggi che rilevino verità dei vari Orlando e Ruggiero che si distinguono dalla folla dei seppur fedeli somiglianti ad Olimpia, degli innocenti e calunniati Ginevre varie, ma che invece si ritrovano come Fiordigli che impersonano una variante della fedeltà tra Isabella e Doralice, belle intimamente, ma anche volubili ì, simili a concubine Fiammette che si contrappongono idealmente agli appassionati Bramante ed Olimpia, mentre Angelica, la cui fuga costituisce il motore dell'opera, rappresenta l'inseguimento ambizioso dei superbi insensibili al piedistallo delle profferte. L'amicizia di Lucillo con Lucignola, nel contesto social genera una rivoluzione d'animi delle donne, i cavalieri, l'arme e l'on ore dove ognun si rende disponibile alla mobilità de' core e decoro per viver entro el mondo seppur dissonante sia che si chiamino morescamente Rodomonte, Ferraù, Dardinello, Gradasso (che esprime anche un atteggiamento goliardico altezzoso), Marganorre, Sacripante (che esprime anche un atteggiamento scostante, caparbiamente ostinato), Oliviero e Rinaldo che sono disponibili all'avventura dei mutevoli sentimenti. Nella critica dell'esistenza si metta in paziente luce le costruzioni mediatiche negli influssi di struttura per modo che l'amicizia diventi intimità spirituale di radice di moderna interpretazione specie per il concetto hegeliano di libertà dei personaggi nelle indicazioni riflessive desanctisiane intorno alla naturalezza e spontaneità, unitarietà ed ironia per il poema amoroso dell'armonia indipendente dalla tendenza sessuale e libidica. S'intenda qui l'equidistanza o estraneità dal mondo effimero, superficiale e materialistico, per una composizione dei contrari, in progressive sfumature (non sono le 50 sfumature di grigio, sono le sfumature arcobaleno) di sentimento di uno e d'altro, come godimento del ritmo del repsiro poetico variato dalla vicenda umana, come contemplazione affettuosa che preferisce risolvere le contrapposizioni in un misurato sorriso scandito e rinnovato dal succedersi degli incipit dei versi che si stagliano fra le gesta. Frutto di saggezza non del tutto metafisica, il poema degli intrecci di Lucillo e Lucignola non è schematizzabile, ma disegna con tratto di leggerezza la spazialità dell'amore che alimenta la sapienza anche dopo il trapasso di vicenda in vicenda, di momento in momento per una fluente ricchezza di forza di virtù e di fortuna che si rende visibile solo nel dettaglio osservato e tenuto in debita considerazione. Nel movimento della variabilità umana e clandestina, noi come ci poniamo?? Noi cosa riveliamo agli altri? Siamo smarriti nel tentativo di maturità e nel dominio delle situazioni ed ecco perché solo i valori subliminali possono sostenerci nei privati affetti dando loro i giusti e corretti effetti nel saper come evadere dalla stancante banalità, noia e ripetitività quotidiana per scoprire il Regno della gioiosità fra intricati orditi e abbozzati discorsi moralistici, fra forze eterogenee e conflitti demotivanti per giungere alla possibile apoteosi della grandezza d'amore. Lucillo sapeva come fare ad aprire lo scrigno del cuore, ma la sua influenza satanica lo poneva al'additamento della Chiesa che Ariosto non aveva ben studiato e perciò non poteva nemmeno far bene alcun predicato. Vogl'io come te per essere il noi del pazzo amor di luna e tradurre il Furioso in fortuata conoscenza d'amor passione culturale di decoro e dignitosa decenza."
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