mercoledì 20 marzo 2024

 VERITA' FRA REALTA' ED IMMAGINAZIONE: LE ASPETTATIVE NEUROPSICHIATRICHE - PROPOSTA IN BOZZA - Don Gino era un sacerdote di campagna che dopo avere letto la frase tipica di Gesù "La Verità vi renderà uomini liberi" pensava che la verità è attinente alla realtà del fatto che alla messa del mattino delle h. 8.00 non ci sarebbero state presenti che 10 anime che massimo in offerta potevano dare 0,50 centesimi ciascuna, per un valore di 5 euro al giorno e di massimo 140 euro al mese, in quanto in prevalenza i frequentatori della chiesa erano persone anziane, con una piccola pensione  che talvolta serviva per sostenere la famiglia di figli, generi, nuore e nipoti vari. Per questo motivo nella parrocchia di don Gino c'era una denatalità spaventosa e molti giovani emigravano, in città dove potevano avere migliori opportunità di lavoro in quanto lui prestava il suo servizio sacerdotale a Cassano delle Murge un paesino in provincia di Bari che si trovava nell'altopiano delle Murge e che aveva come attività principale quella agricola degli olivi e delle viti, che nessun giovane si sentiva di affrontare, in quanto quella era una terra dura, arida ed assetata. Ma don Gino avrebbe voluto, alle prossime elezioni amministrative di Bari, fortemente volute dal Ministro dell'Interno Piantedosi per questioni di scambio di voti mafiosi che sarebbe avvenuto nell'anno 2019, voleva fare approvare in parlamento caro Paolo Manzelli la legge che avrebbe consentito, a determinate condizioni prefissate in accordo sindacale, l'adozione della forma giuridica di società artigiane a responsabilità limitata, al fine di favorire specie nelle zone del Sud e particolarmente degradate un più facile ricorso ai finanziamenti per un affilatore di cesoie per potatura, attrezzi da giardino e per reti o strumenti per la raccolta delle olive, inoltre voleva allargare, in tale ambito il numero dei dipendenti da 18 a 22 (compresi i famigliari dell'imprenditore artigiano) per le imprese che lavorano in serie e da 9 a 12 dipendenti per lavorazioni non del tutto automatizzate e poi per imprese nel settore artistico tradizionali e dell'abbigliamento su misura avrebbe voluto aumentare i dipendenti da 32 fino a 35; ed infine caro Salvini per il trasporto e le costruzioni edili da 8 a 12 dipendenti. Quindi don Gino pensava che doveva fare una media fra 140 euro x (22 + 12+ 12/3) = 4.200 euro al mese di investimento x 12 mesi = 50.400 euro l'anno stabilendo una modica cifra di iscrizione all'albo della CCIAA di Bari di 360 euro (cioè praticamente 1 euro al gg.) e ciò significa che si potrebbe anche attribuire una cifra di 35 euro proposti al gg. per poter alloggiare a Cassano delle Murge compresa la colazione a buffet e una card per poter usufruire dei servizi di trasporto pubblico. Don Gino, nonostante il suo rimanere fedele ai principi della Chiesa cattolica, comunque sull'altopiano delle Murge, non riusciva a vedere nessun valido futuro ed anzi non riusciva nemmeno ad immaginarsi, in un qualche modo, l'evoluzione del futuro specie riguardo all'andamento dei tassi di interesse che prevedeva, anche, una previsione sull'andamento inflazionistico e sulle reazioni delle autorità governative che si aspettano la massima resistenza per la Pasqua delle uova aperta con veemenza. 

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