Ieri, venerdì 22 aprile, in tutto il
pianeta è stata celebrata la Giornata Mondiale in favore della Terra: il nostro
azzurro pianeta che da milioni di anni ospita le specie viventi e anche l’essere
umano.
I giovani studenti dell’Isiss “GregorioRONCA” di Montoro, settore tecnico
e settore “enogastronomico”,
guidati dalle docenti Elvira Bruno
e Mariarosaria Iennaco, hanno concelebrato l’evento con la conoscenza del ricco
patrimonio archeologico che la valle di Montoro, in Irpinia, conserva.
L’area prescelta è stata quella di
Aterrana, una parte del territorio ai piedi del massiccio del Pizzo San Michele
(mt 1.567) a Sud-Est, interessata dalla presenza di un riparo sotto roccia
abitato dall’uomo di Neanderthal, durante il Paleolitico Medio, circa 40mila anni da oggi.La presenza antropica è stata accertata dall’Università degli Studi di Siena, Dipartimento Scienze Fisiche, della Terra e dell’Ambiente, nel corso dei vari sopralluoghi effettuati nel corso degli anni dai professori Annamaria Ronchitelli e Paolo Gambassini.
In quell’antico contesto la valle era
percorsa da stambecchi, cervi, rinoceronti, cavalli selvatici, lupi, orsi
martore, marmotte e chissà quante altre specie selvatiche, oltre ai pesci
presenti nell’ ampio corso d’acqua che attraversava la valle di Montoro
partendo dalle pendici del Pizzo San Michele dove insistevano le nevi perenni.
Uno scenario stupendo e pericoloso per
l’essere umano che i giovani studenti certamente hanno immaginato nel corso
dell’incontro tenutosi all’interno del centro multimediale attraverso le
immagini dei luoghi, le foto dei reperti, il dialogo con i tre studiosi del
territorio intervenuti all’incontro: Vincenzo D’Alessio, Michele Caliano e
Simone D’Anna.
In momenti particolari, come questi che
stiamo vivendo, la conoscenza, la passione, l’emozione di ricongiungersi ai
luoghi della memoria collettiva per salvaguardali, preservarli dagli eventi
naturali e dalla brutalità degli uomini, devono nascere nella mente e nel cuore
di chi, frequentando una scuola pubblica, prende coscienza che il pianeta Terra
è proprio, permette di sopravvivere ma non ha risorse infinite.
Gli studenti hanno avvertito questo
segnale e hanno programmato una visita guidata ai luoghi visti nelle immagini
per la fine di questo mese, perché in loro è sentita la necessità di
valorizzare quel poco, o quel molto, che il territorio offre e che, oltre alle
istituzioni dello Stato, esiste la consapevole partecipazione dei cittadini
all’utilizzo e alla valorizzazione dei Beni Culturali.
La Casa Editrice Fara di Rimini guidata
dall’editore Alessandro Ramberti, a cui facciamo giungere il nostro
ringraziamento, anche questa volta
ha collaborato al progetto scuola/territorio con il dono di pubblicazioni.
Montoro, 23 aprile 2016
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