lunedì 12 maggio 2014

Paolo Calabrò su Ascolto per scrivere


http://www.faraeditore.it/nefesh/Ascoltoperscrivere.html 


Sappiamo bene che la nostra è un’epoca verbosa: tutti parlano, scrivono, producono parole, più spesso chiacchiere – in ogni forma e modo conosciuti, anche multimediali – per qualcun altro. “Altro” che però non c’è, perché anch’egli è impegnato a scrivere. Alla fine tutti parlano, ma nessuno ascolta. Perciò questa è anche l’epoca dell’immagine (dove si vedono sempre più pay-tv e si legge sempre di meno): in un istante puoi vedere (e sognare di aver capito o afferrato la cosa), ma non trovi mai il tempo per seguire una storia che abbia un inizio, uno svolgimento e una fine (al punto che diversi studiosi rilevano difficoltà di apprendimento nei giovani dovute proprio a questo tipo di incapacità).
Che è, in definitiva, la capacità di ascoltare. Come quando uno parla e chi gli sta di fronte sta pensando a quello deve rispondere, o del tutto ai fatti suoi: ecco, questa è un’ottima immagine per il nostro tempo, logorroico e sordo insieme. Su queste ed altre suggestioni si è lavorato alla kermesse che si è tenuta a Le Castella (KR) nell’autunno del 2013 e di cui il volume Ascolto per scrivere (ed. Fara) contiene gli atti, tra i quali spiccano i contributi del curatore, Alessadro Ramberti, di Angela Caccia, organizzatrice, di Teresa Caligiure; insieme a quelli di Andrea Venzi, Bonifacio Vincenzi, Caterina Camporesi, David Aguzzi, Davide Zizza, Fortunato Morrone, Francesco Cosco, Giusy Regalino, Maurizio Caruso, Paolo Sesti, Sergio Pasquandrea.

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Pubblicato in PaginaTre

 

Ascolto per scrivere

 

10 maggio 2014
(voce di SopraPensiero)

A. Ramberti (a cura di), Ascolto per scrivere, ed. Fara, 2014, pp. 154, euro 16.

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