lunedì 30 gennaio 2012

“Azioni & Natura Umana” – Leonardo Caffo

Recensione del 30/01/2012 di Andrea Corona pubblicata in Temperamente
caffoPer noi “temperini” è sempre un piacere seguire gli autori che recensiamo, specie se interessanti come Leonardo Caffo, il giovane filosofo che abbiamo conosciuto qui. Se il suo precedente saggio affrontava la questione dei diritti animali, è pur vero che l’auspicio del libro era quello di una liberazione totale, e non solo animale, da ogni relazione di dominio. Ed ora, con Azioni & Natura Umana (Fara Editore), direi che è stato compiuto il passo successivo. Le domande poste da Caffo ruotano, come annunciato nel titolo del libro, attorno ai concetti di azione e natura umana e della loro possibile correlazione. Asserendo, dopo molti passaggi (fra i quali un avvincente diatriba fra Chomsky e Foucault), che la natura umana si configura sostanzialmente come un’ontologia del possibile, ecco allora che «l’uomo diventa essenzialmente l’insieme delle sue possibilità d’azione». Il discorso, a questo punto, si sposta su un altro piano e la nuova domanda che si affaccia è quanto e se abbia ancora senso parlare di libertà all’interno dei sistemi capitalistici, dove «le nostre azioni sono limitate entro un numero di scelte già preposte». Per provare a rispondere, l’autore si richiama alla biopolitica, alle scienze cognitive e alla filosofia (filosofia morale, antropologia filosofica, filosofia dell’azione): «la cultura non è diversa dalla natura se non viene deviata da quei processi storici che, come il capitalismo, minano proprio le risorse fondamentali necessarie per lo sviluppo di una vita degna di essere vissuta».
Questo passo mi ha fatto pensare al «principio della qualità della vita» e alla «libera progettualità umana» presenti nelle opere di Eugenio Lecaldano, un esponente del movimento etico e bioetico italiano noto anche per il rigore formale delle sue argomentazioni (rigore tipico di quanti conoscono, come lo stesso Caffo, la filosofia analitica). Ma il paragone potrebbe risultare arrischiato, dal momento che il relativismo e il pluralismo culturale assumono forse, in Lecaldano, dei connotati più utilitaristici rispetto alla posizione più radicale di Caffo, per il quale una vera fioritura della vita umana ha ancora da venire: se «la nostra natura è scegliere tra infiniti stimoli per agire di conseguenza», il marker dell’umano consisterà, come detto, nelle sue possibilità d’azione. Ma, dato che il possibile è per sua stessa essenza diversa dal reale, e dato che i fatti sociali, così come li conosciamo oggi, sono contraddistinti da una non naturalità, Caffo propone, a mio avviso, una concezione non troppo distante da quella «ontologia del non-ancora» di cui parlava Ernst Bloch e che si esprime nell’uomo come una tensione utopica di speranza verso il futuro. Anche se Caffo respinge a priori l’eventuale “accusa” di essere un utopista (la strada che conduce all’approssimarsi di natura e cultura non è scevra, infatti, da una qualche forma di male), il paragone con Bloch mi sembra plausibile se si considera questa frase di Marxismo e utopia: «L’utopia non è fuga nell’irreale; è scavo per la messa in luce delle possibilità oggettive insite nel reale e lotta per la loro realizzazione».
E il messaggio del libro, forse, è proprio questo: non possiamo mai liberarci di un modus vivendi che ci allontana sempre più dalla nostra natura finché non iniziamo a porre un paradigma alternativo a quello proposto – o meglio imposto – delle società capitalistiche, in cui l’uomo è sempre più un mero funzionale tecnico. Ciò che occorre sono delle nuove categorie di pensiero «per quelle azioni che potrebbero avvenire in un contesto migliore, e per tutte quelle che sembrano ridare alla cultura una parvenza di natura». Un saggio, Azioni & Natura Umana, non certo semplice; ma, in un panorama zeppo di libr(acc)i su Facebook e sul Grande Fratello, ben vengano dei testi come questo, che nobilitano il genere, ultimamente in calo, della saggistica filosofica.

Andrea Corona

Leonardo Caffo, Azioni & Natura Umana. Un breve viaggio tra complessità e filosofia della vita, Fara Editore, Sia cosa che, Rimini 2011, 116 pp., € 12,00.

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