martedì 23 dicembre 2008

2 microracconti

di Marco Bottoni

Trecentocinquanta parole compreso il titolo. In coda.

- Allora, hai deciso?
- Sì, ho deciso. Stasera esco.
- Perché proprio stasera?
- Danno Ben Hur.
- È un mattone, dura tre ore.
- Appunto.
- Esci da solo?
- Perché, secondo te insieme a chi dovrei uscire?
- Mah, non so… con un amico.
- Amici non ne ho.
- Se lo dici tu…
- E poi, meglio solo che male accompagnato.
- Per carità, io non dico niente… Se mentre sei fuori ti cercano, cosa devo dire?
- Che non sai niente, neanche da quanto tempo sono uscito.
- Va bene, d’accordo. Piuttosto, prima di uscire… hai guardato se hai tutto?
- Ho tutto quello che mi serve.
- Il fazzoletto?
- Ce l’ho.
- Qualcosa di pesante… il lenzuolo…
- Ho tutto.
- Non dimenticare le chiavi…
- Uffa, quanto rompi!
- Ma io lo dico per te, per il tuo bene…
- Da quando in qua ti interessi del mio bene?
- Beh, stiamo insieme da tre anni… non fosse altro che per questo…
- Appunto perché sono tre anni, ne ho le palle piene.
- Sì, non posso darti torto… ormai ne ho quasi le palle piene anche io…
- E allora, esci anche tu, qualche volta.
- A me piacerebbe uscire con te…
- No, esco da solo.
- Fa un po’ come vuoi, io non dico niente.
- Ecco, non dire niente che è meglio.
- Ciao, allora.
- Ciao.

Rocambolesca evasione dal carcere di massima sicurezza di Trani. Un detenuto del terzo braccio si è calato da una finestra con il classico lenzuolo poi, usando un fazzoletto imbevuto di cloroformio, ha narcotizzato un agente di polizia penitenziaria, gli ha sottratto le chiavi ed è uscito dal penitenziario. Una volta fuori ha rubato un’automobile dopo averne forzato il finestrino con un oggetto pesante ed è fuggito sottraendosi alle ricerche di polizia e carabinieri. La fuga è stata scoperta con alcune ore di ritardo perché l’evaso, per darsi alla macchia, ha approfittato dell’occasione favorevole rappresentata dalla settimanale proiezione del film per i detenuti: per la cronaca, il kolossal Ben Hur.


Quattrocentonovantun parole compreso il titolo. In coda.

Il Signore dall’alto ruggisce
e dall’abitazione sua santa emette la sua voce.

E uno!

Ruggisce minaccioso contro la sua prateria,
grida gioiose come i pigiatori emette
contro tutti gli abitanti del paese.

- Dove è?
- Diciassettesimo piano, un interno dell’ala Ovest. Abbiamo già mandato su una squadra.

Giunge lo strepito ai confini della terra
poiché è in causa il Signore contro le nazioni
è in giudizio con ogni uomo:

E due! E tre!

gli empi li consegnerà alla spada:
oracolo del Signore.

- A chi risulta intestato l’appartamento?
- È a nome di una società immobiliare, risulta sfitto da oltre un anno.

Così dice il Signore degli eserciti:
“Ecco, la sventura si propaga da nazione a nazione;

E quattro!

perché un turbine grande si sveglia dalle estremità della terra.”

- Chi ci vive? Voglio notizie precise, per Dio!
- È un ambiente di tre locali più il bagno.

In quel giorno gli uccisi del Signore saranno da una estremità all’altra della terra;
non saranno compianti, né saranno raccolti, né saranno seppelliti;
ma saranno quale letame sulla superficie della terra.

- Voglio sapere chi era l’ultimo inquilino. Chi ci abitava realmente, non il solito prestanome. Voglio una scheda completa: attività, precedenti penali, ricoveri in ospedale, parenti, amici, tutto! E subito! La squadra è in posizione?
- Ci mettono un po’, l’ascensore risulta fuori uso e stanno salendo le scale.

Urlate, pastori, e gridate
ravvoltolatevi o potenti del gregge,
perché sono compiuti i giorni per il macello;
e per tutto ciò che avete disperso,
voi cadrete qual vaso prescelto.

E cinque! E sei!

È scomparso il rifugio dei pastori
e lo scampo per i potenti del gregge.

- Scale o non scale li voglio operativi entro cinque minuti.

Voce schiamazzante dei pastori
e ululato dei potenti del gregge,
poiché il Signore sta distruggendo il suo pascolo.

E sette!

Sono sconvolti i prati tranquilli
di fronte all’ardente ira del Signore.

- Quanto ci mettono a isolare la zona? Non voglio più un anima viva nel raggio di trecento metri da qui!”
- È già tutto chiuso, tutto l’isolato è off-limits. Il problema grosso sono quei due rimasti dietro il pick-up, nel parcheggio”

Ha lasciato come leone la sua tana
perché la loro terra è divenuta una devastazione

E otto!

- Squadra in posizione e pronta al suo ordine, Signore.
- Si va dentro al mio via.

di fronte all’ardore che è violento,

E nove!

- Si va dentro! Ora!
- Via!

di fronte all’ardore della sua ira!


Dramma della follia a Minneapolis (Minnesota). Un uomo di 47 anni, armato di fucile di precisione, si è trincerato in un appartamento al diciassettesimo piano di un palazzo ed ha fatto fuoco contro i passanti che si trovavano in strada, colpendone mortalmente nove prima che le forze speciali riuscissero a fare irruzione e ad arrestarlo. L’omicida, in evidente stato di alterazione psichica, ha dichiarato di agire in adempimento a un preciso ordine del Profeta Geremia.

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