Gentili lettori, segnalo quanto segue: *I video podcast, nei quali diffondo la mia poesia, nonché talora quella di altri autori contemporanei. Canale You tube Adele Desideri *L’interessante, necessario volume Aldo Bonomi, Albino Gusmeroli, I turismi visti dall’ultimo miglio. Le piattaforme del turismo tra prossimità locale e simultaneità globale, DeriveApprodi 2024. Sono presenti, nel libro, anche i seguenti interventi: Simone Bertolino, Milano e il Como lake district Simone Bertolino, Alessandro Porta, La piattaforma del piacere Carla Sannicola, La piattaforma del mezzogiorno continentale “Quello alpino rappresenta forse il primo laboratorio territoriale di incubazione dell’industria turistica, che ha attraversato le diverse stagioni del turismo borghese post Grand Tour, passando per la breve, ma molto intensa, stagione del turismo di massa del secondo dopoguerra, per approdare a una nuova fase di trasformazione imperniata sulla diversificazione dell’offerta imposta dall’apertura dei mercati turistici” (Albino Gusmeroli, pag. 38). “Le Alpi sono chiamate a costruire nuove relazioni, (...) facendosi«Metromontagne» per la circolazione-distribuzione-connessione di saperi e conoscenze legate alla conversione ecologica, alla gestione delle risorse naturali, ai modelli di fruizione turistica e di ripopolamento delle terre alte, capaci di andare oltre la dicotomia centro/periferia e avendo la consapevolezza che è ai margini che si determina il destino del centro” (Albino Gusmeroli, pag. 51-52). “Milano da tutto l’ultimo quindicennio appare sempre più orientata a dare importanza alle connessioni verticali di economie urbane relativamente autonome (il nuovo immobiliare per popolazioni urbane nomadi come visitatori, studenti, professionals globali, i poli scientifici di nuova generazione, i nodi di servizi più connessi con il mondo che al territorio) svolgendo il ruolo di gateway di connessione tra megalopoli e dimensione internazionale” (Simone Bertolino, pag. 53). “l’erosione delle capacità di spesa che attanaglia la classe media italiana ha portato a un approccio al fuori casa generalmente orientato da budget ridotti e scelte più mirate: si spende meno e in maniera più oculata, cala il numero delle uscite, ma nelle stesse si cerca qualcosa di distintivo e con un buon rapporto qualità/prezzo” (Simone Bertolino, Alessandro Porta, pag. 73). “La Puglia (...) ha messo a valore la sua autenticità e le sue numerose diversità territoriali in quanto territorio vasto e vario, non a caso in passato il suo nome veniva utilizzato anche al plurale: le Puglie. L’offerta nel contempo cresciuta soprattutto grazie alle giovani generazioni e alle donne ha valorizzato così il suo lifestyle, spingendo il turista a non percepirsi più come massa ma come persona che può riumanizzare i suoi desideri e le sue aspettative scoprendo che proprio quei limiti che nel quotidiano possono apparire arcaici in un soggiorno possono trasformarsi in vantaggi per ritrovare il giusto equilibrio uomo-natura-tecnologia” (Carla Sannicola, pag. 122). “proprio nel periodo critico della pandemia, è emerso con forza il valore collettivo riconosciuto al mondo dei pubblici esercizi in quanto spazi centrali di promozione della socialità, della coesione sociale, del presidio urbano di prossimità, dunque parte dell’infrastruttura della vita quotidiana legata a temi fondamentali come il cibo, la socialità e la salute. I pubblici esercizi oggi si collocano a cavalo tra mutamenti della composizione sociale e le trasformazioni economiche che stanno ristrutturando le economie e i territori (...), come strumento di rigenerazione urbana e territoriale, di gestione razionale delle risorse, come fattore che definisce l’identità e l’attrattività dei luoghi e come attività capaci di rispondere a molteplici esigenze di carattere economico, sociale e culturale” (Aldo Bonomi, pag. 163-164). *La raccolta di poesie di Francesco Capaldo, Sulle foglie, Giuliano Ladolfi Editore, prefazione di Gabrio Vitali,2021, seconda edizione 2024, “Il poeta affida alla sensibilità e alla fantasia del lettore, alla sua adesione al testo, il piacere dell’armonia e della pienezza che la poesia trova nella realtà più comune e condivisa e, insieme, la ricerca di un significato possibile alle cose della vita e l’assunzione di una postura morale e sentimentale accogliente verso la loro bellezza e verso se stessi” (dalla Prefazione di Gabrio Vitali). “Alla tua casa vengo,/ di remoti pensieri scrigno,/ in mezzo alla campagna/ di radi fuochi solitaria. S’alza/ la fumea fra gli ulivi/ nel mezzogiorno di pace./ Tempo è di raccolta, ottobre dolce/ di vendemmia, autunno di foglie/ morte, di arsi roghi, di rami al sole.//” (pag. 17). “Bellezza antica/ e sempre nuova,/ primavera che ancora non è,/ indicibile essenza/ di grazia che voce non ha,/ forma/ che nel tuo viso/ di umana dea scolpita/ si compone.//” (pag. 30). “(...)// Lasci la casa degli spiriti./ Prendi una via, a te ignota./ Quella bagnata dalla prima pioggia/ che al silenzio porta./ Quella che non ricordi.// (pag. 66). *Maria Vittoria Capitanucci, Il professionismo colto del dopoguerra, Itinerari di Architettura milanese. L’architettura moderna come descrizione della città, a cura di Alessandro Sartori e Stefano Suriano, Abitare/RCS Mediagroup Spa e Fondazione dell’Ordine degli Architetti P.P.C., 2012. “Gli anni del dopoguerra sono stati cruciali per la costruzione della città di Milano: una generazione di professionisti, erede del rinnovamento architettonico operato dal Movimento Moderno e al tempo stesso incline ad una certa libertà espressiva, ricostruiva la città bombardata dando vita alle sue visioni urbane, terreni fertili per scambi interdisciplinari e sperimentazioni. L’aspetto culturale era alla base della formazione di questi architetti, in bilico tra interessi per le nuove concezioni strutturali e le suggestioni provenienti dall’ambiente artistico internazionale. Nomi illustri e figure rimaste - talvolta inspiegabilmente - più in ombra furono protagonisti di articoli apparsi sulle più insigni riviste italiane ed internazionali, nonché di importanti pubblicazioni. Quasi tutti raggruppati attorno all’associazione MSA (Movimento Studi per l’Architettura), frequentando la Triennale, le medesime gallerie d’arte e riunendosi negli stessi studi di architettura, personaggi già affermati come Albini, i BBPR, Gardella, Figini e Pollini intrecciavano i propri progetti con Asnago e Vender, i Latis, Gho’, i GPA Monti, Malchiodi, Mangiarotti e Morassutti, ridisegnando il futuro di Milano” (dalla quarta di copertina). *Sabrina Bellini, Cappuccetto rosso (storia del Lupo, di Cappuccetto e di come vissero), Giuliano Ladolfi Editore 2018. “Ognuno di noi può rileggersi attraverso il dono di quest’Opera perché significa ripercorrere le nostre esperienze e osservarle da diversi punti di vista. Siamo stati fermi dentro il nostro villaggio o siamo usciti con il fucile per uccidere? È necessario dominare per sopravvivere? Possiamo scambiarci, uomini e donne, le nostre diversità attraverso un patto nuovo in cui le stesse ci rendono liberi? Il percorso tracciato in questa Opera è pieno di paura ma anche di coraggio; ci dà l’opportunità di esplorare la nostra propria vita, attraverso un Cappuccetto Rosso finalmente reale” (dall’introduzione di Luigi Guerisoli- pPsichiatra, Psicoterapeuta, pag. 13). «Fuori dall’albero/ era molto grande/ zampe forti,/ bocca enorme.// La coda, allineata al copro,/ non poteva che spaventare./ Ma si compresero/ ormai sapevano.// Unico possessore/ della chiave/ per insegnarle/ i segreti del bosco.// Le disse/ a distanza di morso:/ “Giudica tu/ se io sono l’inganno”.//» (pag. 43). *Comunicato della casa editrice Moretti&Vitali, 23 luglio 2025 In memoria di Augusto Romano (1934-2025) Ci ha lasciato ieri notte il caro Augusto Romano.È stata una delle figure più significative del mondo junghiano. Psicoanalista di origini baresi, ma naturalizzato torinese, ci ha guidato nei sottili percorsi della Psicologia analitica onorandoci della sua amicizia e pubblicando con la nostra casa editricealcuni libri: Il flâneur all’inferno, Madre di Morte.Ha curato libri collettanei quali Jung e la clinica, Jung e l'Oriente e scritto la prefazione di libri da noi pubblicati, quali: Navigare nell’inconscio di Marco del Ry da pochi giorni in libreria.Con Fulvio Salza e Ferruccio Vigna ha ridato vita alla rivista l’Ombra.In occasione del suo ottantesimo compleanno, su iniziativa di Ferruccio Vigna, è stato pubblicato L’Ombra del flâneur un libro di saggi in suo onore, dedicatogli da un gruppo di colleghi a lui vicini.La sua scomparsa lascia un profondo vuoto in tutti noi. “È inverosimile (...) che otto miliardi di persone, 193 stati sovrani – nove dei quali dotati di armamenti nucleari –, un capitalismo sovrastatale e predatorio, e un sistema industriale ecologicamente insostenibile, possano sopravvivere a lungo senza andare incontro a guerre distruttive, alla devastazione della natura, al proseguimento della crescita delle disuguaglianze e della povertà, e a terrorismi, fanatismi, fondamentalismi, razzismi e criminalità transnazionale” (Luigi Ferrajoli, filosofo del Diritto, allievo di Norberto Bobbio, al link https://www.officinadeisaperi.it/materiali/una-casa-comune-dellumanita-da-riflessioni/) |
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