giovedì 2 febbraio 2017

Letture da Hong Kong: “Non esiste niente di più terribile ed estenuante della felicità”

http://narrabilando.blogspot.hk/2016/12/celestina-la-riscoperta-dei-sentimenti.html
Celestina di Adalgisa Zanotto






Recensione/commento di Gianni Criveller


Celestina, di Adalgisa Zanotto
Fara, Rimini 2016


La raccolta di Adalgisa Zanotto di 12 racconti brevi è stata finalista al concorso Faraexcelsior 2016. Le narrazioni non hanno un tema comune; sono quasi sempre in prima persona, anche se non appaiono, esplicitamente, come racconti autobiografici.

Il racconto che mi ha più colpito ed emozionato è intitolato La fotografia. Una vecchia fotografia della mamma, trovata per caso, suscita un crescendo di pensieri e domande. La mamma assume una dimensione nuova. Smette i panni di semplice madre, e ritorna ad essere una donna, una ragazza, un’innamorata che ha una vita sua, prima e indipendente dalla figlia. Sono emozioni minime, ma sincere, commoventi, convincenti.

Mi ci sono ritrovato: anni fa ho scritto un libro su mio padre (e mia madre). Nel lavoro di ricerca ho trovato antiche fotografie a cui ho fatto tante domande. In casa di parenti mi sono imbattuto in due piccole foto di una ragazza molto bella. “Chi è”? “Ma è tua madre!”, mi hanno risposto stupiti. A casa nostra quelle foto non erano mai arrivate. E neanche mamma non le aveva mai viste, ma si ricordava, ora che le vedeva dopo quasi 70 anni, di quando erano state scattate e da chi. Conosco, insomma, la cascata di emozioni suscitate da una foto antica che irrompe a distanza di molti anni.

La foto ritrovata dalla scrittrice Zanotto non è una fotografia qualsiasi; e non ritrae un giorno qualsiasi. “Il colore seppia della stampa è sbiadito, ma è chiaro lo sguardo gentile di mamma, pare trattenere una gran gioia... In questa foto lascia intuire un garbo mondano, una sprezzatura squisita, una grazia inafferrabile…”. Quella foto pare contenere un piccolo segreto, che nell’emozione curiosa della figlia diventa un piccolo mistero. Narra di un viaggio a Venezia tenuto, di proposito, nascosto: “perché il papà ha conservato gelosamente per sé questa foto?”. Forse la mamma era riuscita a sottrarsi, per una volta, ai severi divieti di casa sua. Si tratta di una coraggiosa fuga di due giovani fidanzati?  Una foto fa rivivere una persona, una intera vita, dandole una prospettiva nuova. “Ho avuto un soprassalto nel vederla come se fosse viva e mi ricordasse che una persona muore se passa il tempo a coltivare solo sé stessa.” La mamma ha donato la vita per gli altri; per se stessa ha riservato, forse, solo una gita clandestina a Venezia. È lì ha sperimentato un momento di vera felicità. “Lei voleva essere felice, sebbene sapesse che non esiste niente di più terribile ed estenuante della felicità.” È questa una frase davvero impressionante, coraggiosa e anche un po’ inquietante. Una perla che merita da sola un premio.    

I racconti di questo libretto toccano temi del nostro tempo, come quello della disabilità e della malattia; dell’anzianità; delle giovani donne che lasciano la loro terra per servire come badanti nelle case italiane; della tragica morte di molte donne, uomini e bambini nel Mediterraneo. In La sciarpa rossa Selam appartiene “a quelli esclusi a priori, a quelli che partecipavano alla corsa della vita perdenti già prima della gara”. Ma non c’è né moralismo né politica. C’è piuttosto la restituzione, in stile manzoniano oserei dire, di dignità alle vicende degli umili. Le loro epopee minori di cui sono gli eroi senza menzione e senza gloria, sono descritte con uno stile piano, diretto, verosimile e partecipativo.

C’è una grande cura dei dettagli, delle piccole cose, che se osservate con attenzione affettiva dicono moltissimo. Angela, una giovane moldava, “si gira come per proteggere gelosamente quel pianto e s’avvicina alla finestra che dà sulla campagna”. Quanta dignità in questa commozione discreta. Mi ha fatto pensare alle domeniche che trascorro, qui a Hong Kong da cui scrivo queste righe, in compagnia di giovani donne filippine. Hanno lasciato figli, fidanzati e mariti, genitori e fratelli per guadagnare, nell’anonimato di questa metropoli, un difficile e amaro riscatto economico. So per certo che quelle giovani donne, costrette ad una vita d’esilio proprio nei loro anni più belli, sono migliori dei loro ricchi e spesso insensibili datori di lavoro.

Ritrovo sensazioni simili leggendo il racconto intitolato Celestina, che dà titolo alla raccolta. Lo stato d’animo affranto di lei è descritto con un efficace linguaggio corporale: “Un velo di tristezza le avvolgeva gli occhi, le spalle, il cuore, poi giù le gambe e persino i piedi. Sì, sentiva i piedi tristi e sempre freddi.” Che bella e densa di riflessione l’osservazione che Celestina “doveva accettare di dimenticare per poter proseguire il viaggio della vita”.

Ci sono storie di amicizia, l’amicizia forte che mitiga e cura le solitudini della vita. Mi sono molto piaciuti i riferimenti alla natura, alle stagioni, al lavoro dei contadini. Cose che ho sperimentato in prima persona da bambino. Conosco quel mondo che ormai non c’è più. I racconti di Adalgisa hanno uno sfondo malinconico, ma mai melodrammatico. Si mantengono aderenti alla vita, al tono dei suoi piccoli protagonisti, e trasmettono speranza. Solo in un paio d’occasioni l’autrice di distacca dalla linea d’oro della semplicità e della piana verosimiglianza, mettendo in bocca ai suoi protagonisti dialoghi fin troppo elaborati e dunque meno veri. E anche la trasparente citazione di Etty Hillesum mi sembra un po’ fuori contesto (pagina 55). 

Desidero concludere con un’altra piccola perla circa la felicità, un tema evidentemente caro, che l’autrice svolge con tratti originali: “Una vita di felicità è quanto ho sempre desiderato. Ma dove l’ho conosciuta per desiderala così tanto? Dove l’ho vista per esserne così attratta? Ora raccolgo le sue briciole. Me le consegna chi mi sta vicino.” 



Simone Weil: http://sundayex.catholic.org.hk/node/3897
Etty Hillesum: http://sundayex.catholic.org.hk/node/1819
Blog letterari
https://samgha.me/category/speciali/i-libri-parlano-con-piu-persone/
http://beyondthirtynine.com/category/all-posts/beyond-thirty-nine-sections/gianni-
http://www.mondoemissione.it/author/gianni-criveller/
Website
http://www.giannicriveller.com


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