giovedì 29 maggio 2014

La giovane memoria

di Vincenzo D'Alessio

Gli Istituti Italiani di Statistica ripetono ogni anno che migliaia di giovani laureati lasciano il territorio italiano per avventurarsi in ogni parte del nostro pianeta alla ricerca di un lavoro, della continuità degli studi intrapresi, della possibilità di mettere su famiglia. La globalizzazione include, oggi, l’allontanamento dai luoghi conosciuti, dai propri genitori, dai propri morti.
C’è qualcuno però che alleva la speranza che i giovani laureati rimangano a confrontarsi con i luoghi d’origine avviando un possibile dialogo con le poche forze costruttive già impegnate sul territorio. Queste forze hanno un nome e un ruolo sociale: i maestri, i professori, gli studiosi.
Monsignor Michele RICCIARDELLI, professore emerito della Stony Brook University, fondatore della Rivista di Italianistica FORUM ITALICUM partì per gli Stati Uniti d’America, dove divenne professore nelle università. Tornato in patria dopo gli eventi sismici del 1980, ha lasciato una scia nella memoria dei giovani che illumina il cammino generazionale grazie ai suoi famigliari.
Egli volle che noi, giovani di allora, prendessimo coscienza che è possibile partire e tornare consegnando l’esperienza realizzata all’estero, più avanzata, alla comunità di origine disposta ad accettarla. Non sempre è possibile, anzi sovente sono rifiutate le novità. Quando però hanno il volto di chi è parte del territorio le cose lentamente cambiano.
Sono nate da quell’incontro l’Associazione “Orizzonte 2000”; il mensile Solofra Oggi; le borse di studio “Monsignor Michele RICCIARDELLI” dispensate ai giovani diplomati e diplomandi del comprensorio intercomunale di Serino, Solofra e Montoro. A condurre da anni le associazioni, il mensile e le borse di studio sono il professore Raffaele Vignola, la sorella Alfonsina e il nipote Liberato. Una forza trainante che non ha smesso di lottare in favore dei giovani del territorio in questi quattordici lunghi anni dalla scomparsa del Monsignore. 



Quest’anno il tema era sul rapporto umano tra studenti e docenti, proprio in questo tempo in cui l’individuo ha perso la connotazione di “uomo” per divenire sempre più massa omogenea di consumi. Bene ha scritto in merito all’iniziativa il chiarissimo professore Mario MIGNONE, attuale direttore della Rivista di Italianistica
FORUM ITALICUM: “mi fa enormemente piacere sapere che la famiglia ha creato delle borse di studio per ricordare l’operato di Don Michele nel creare e divulgare new knowledge. Veramente un atto nobile.”
Don Michele RICCIARDELLI ha portato a termine molti progetti durante la sua esistenza, confrontandosi fin dal suo ritorno in Irpinia con le forze giovani, senza alcun timore, con la certezza che la Speranza, come spesso ripeteva a noi giovani di allora, non fa rumore ma lievita le coscienze migliori e le prepara al confronto con la società di ogni tempo.

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