giovedì 21 aprile 2011

Su Il Palazzo vuoto. La politica nell'epoca della fine dello Stato Nazione di Alberto Rossini

recensione pubblicata su «Notiziario Centro Documentazione Pistoia» n. 218, p. 22

«Siamo di fronte alla necessità di ripensare il nostro essere nel mondo. Dobbiamo ridefinire diritti e doveri. (…) Dobbiamo accettare la sfida di pensare a ciò che potrà essere, partendo dalle emergenze e dalle contraddizioni che ci stanno di fronte.»
Queste pagine ci indicano una strada possibile per dare un senso al fare politica oggi, al nostro ruolo di cittadini, alle istituzioni nazionali e sovranazionali in un punto della storia umana in cui  la transizione verso nuove forme di regolazione del potere è quanto mai incerta e suscettibile di pericolose (antidemocratiche ed economicistiche) derive. La situazione viene analizzata con occhio acuto e chirurgico ma lasciando spazio a un sano ottimismo che sa valorizzare la persona e prospetta e prospetta una prassi delle relazioni (non solo fra individui, ma anche fra questi e le organizzazioni che ne regolano di fatto la vita) che sia rispettosa e solidaristica: «… bisogna partire dai punti qualificanti della nostra vita, dalle esperienze concrete, indispensabili per poter individuare le azioni da intraprendere formulando proposte effettivamente praticabili volte a modificare uno stato di cose che non ci piace e non ci rende felici.»

v. anche la recensione a Messa a fuoco manuale di G. Callegari  qui

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