martedì 16 aprile 2024

 GIOVANI COME PIETRO. Come un giovane anche a me piacerebbe tanto andare dove voglio, viaggiare e poter sognare, essere autonoma e non dipendere da nessuno ed invece diventando anziana, mi rendo sempre più conto di dipendere dagli altri: che qualcuno possa ricordarsi che ci sono anche io e che mi guardi come una persona che serve ancora a qualcosa invece di definirmi pensionata come se fossi una persona che non ha più nulla da dire, nulla di utile da dare al mondo e rappresentassi solo un peso per la società, una che si deve fare mantenere, una che si deve fare guidare da qualcun altro. Quando andavo a catechismo i miei educatori, mi insegnarono ad interiorizzare la parola di Dio e per me quello sguardo di Gesù a Pietro rappresenta proprio questa interiorizzazione, il fatto di mettersi in ascolto distaccandosi dai rumors della gente che fa tante chiacchiere come per quella portinaia che incontrò Pietro nel cortile e di cui Pietro voleva rinnegare le chiacchiere sul suo migliore amico ed anche sull'appartenenza ad un gruppo di discepoli e sull'appartenenza all'essere e vivere come cristiani. Poi ci sono gli ipocriti ed i falsi che fingono di riconoscerti solo per deriderti, o per osteggiarti nel tuo essere cristiano, nel tuo avere fede e nel tuo andare in chiesa ed ecco perché rinneghi tutto, perché non vuoi subire i pregiudizi degli altri sul sentirti parte di un gruppo di cristiani squinternati. Poi ci sono quelli che invece fingono di essere interessati, ed invece lo fanno solo per boria e per poter dimostrare che ne sanno più di te e quindi Pietro ha il compito di smentire costoro con il suo fermo NO anche se costa caro, anche se può significare perdere la stima di qualcuno. Inoltre Pietro vuole difendere e proteggere fino in fondo ciò in cui crede, tanto da sfoderare la spada e da staccare l'orecchio di un soldato come per esemplificare che i traditori sono coloro che non vogliono mai ascoltare la parte più razionale ed ascoltano invece sempre quella più istintiva, quella che sta dalla parte dei più forti, quella che crede alle lusinghe di qualche pifferaio magico di turno che promette lucciole che poi non divengono mai lanterne e che ti truffa, ti inganna con la sua morigerata compostezza, con il suo incedere potente e forte, ma poi al momento critico fugge e si nasconde, al momento opportuno non si fa trovare e scappa dalle responsabilità, dalle cose impegnative ed onerose e di fronte agli ostacoli e alle difficoltà si arrende e lascia che un altra si assuma tutte le peggiori incombenze, trova sempre il capro espiatorio di comodo per non sporcarsi le mani, per non dover lavorare, sacrificarsi o fare rinunce importanti pensando solo al proprio interesse. Anche io sono stata giovane e sconsiderata, quando ho creduto in qualche amore fugace pensando che lì avrei trovato la risposta al mio desiderio di non sentirmi sola, abbandonata, la mia felicità ed invece, mi sono accorta che in tutti quegli incontri in cui credevo di avere incontrato l'amore, mi mancava sempre qualcosa e non sapevo cosa fosse finché anche io ho fatto come Pietro ed ho rischiato, buttandomi nel mare dell'amore per andare incontro a molte incognite dato che non avevo alcun merito, né studi particolari, né una professione molto sicura, né un carattere molto simpatico e non ero neppure tanto bella, ma avevo solo la capacità di scrivere qualche poesia  e racconto qua e là e avevo solo qualche sprazzo di intuizione e di ispirazione ogni tanto e per tale motivo soffrivo molto perché mi chiedevo sempre come mai apparivano più bravi sempre gli altri e non arrivava mai il mio turno, come mai gli altri erano sempre più furbi di me che riuscivano a cavarsela senza fare tante fatiche, che riuscivano ad ottenere i posti migliori e i migliori voti e considerazioni senza molti sforzi e senza tanti problemi da superare, come mai io non potevo avere qualche privilegio. Un giorno però ho incontrato un frate, in una chiesa sperduta durante un ritiro spirituale a cui confessandomi dissi della mia rabbia, del mio risentimento a sentirmi sempre inferiore agli altri, specialmente alle mie sorelle e chiedevo cosa avessi mai che non andava in me per sentirmi come poltiglia "Ma scherzi - mi disse con fermezza - Gesù ama anche te e te lo dimostra quando scrivi le tue poesie che dimostrano la bellezza dell'anima e come fai dunque a dire che sei meno degli altri?? Tu mentre dici questo stai rinnegando Gesù ed il suo amore come Pietro, tu mentre dici che non hai nulla da offrire agli altri stai mentendo, presto pentiti e convertiti come ha fatto lui prima che sia troppo tardi e scrivi subito la tua più bella poesia come preghiera a lui e come dimostrazione di ringraziamento e d'amore per lui e vedrai, vedrai, vedrai che lui te ne renderà merito" Allora pensai e ripensai se davvero bastasse così poco per riuscire a farsi perdonare tutta la rabbia, la ribellione, se davvero bastasse così poco per sentirsi bene dentro, per sentirsi colmi di quell'amore infinito e totale che ti rasserena e non ti abbandona mai fino alla fine del mondo e allora lo scrissi "Mi ritrovo davanti all'amore come un petalo svilito, come un onda senza ormeggio, come un cielo con nuvole di ghiaccio, mi trovo davanti all'amore e sola e povera mi illumino del suo incenso" Feci sorridere il frate, feci sorridere la gente, feci volare l'anima, feci commuovere, feci apparire le emozioni ed i sentimenti, toccai le corde dell'arpa dell'amore e la feci suonare alle lodi del Signore e solo allora capii, solo allora compresi cosa significasse l'amore: donare un sorriso, donare una emozione, trovare un verso come guida dell'anima fino alla fine del mondo!! (per don Vittorio Metalli!) . 

 RIFLESSO. Rispecchiati nell'ade del respiro di occhi sagaci, vedi la strega che avvelena i tuoi desideri oppure la regina che li decora con la sua pavida anima. Guarda l'immagine che diventi, fra le vestigia e i complessi del destino che sfiorano le chiome dei problematici pensieri. Donna senza veli, fra la nudità del declino e la verità del desiderio, fra la vergognosa adamitica condizione e l'ingenua dolcezza. Donna senza condizione, fra la povertà del miserabile desiderio e il peccato della mela scomposta, vedi il riflesso della regina madre, stella, guida che incammina l'umanità.  Dedicata in risposta ad Angela Caccia poetessa dell'Avvenire.  CIAO 

 All'Istituto Alberto Marvelli a Gabriele Trivellin - NUOVO PRAGMATISMO RELIGIOSO NELLA PSICOLOGIA UMANITARIA. - Questo intervento si basa su una funzione del pensiero che impone la regola d'azione, intesa come abitudine di comportamento, ovvero una credenza da cui possa derivare il concetto di un oggetto in cui si identifica effettivamente, senza residui, con i suoi risultati pratici concepibili. In questo periodo storico, bisogna fare un uso più ampio della dottrina del pragmatismo per una teoria metafisica e morale della verità intesa come soluzione che dà luogo a conseguenze pratiche soddisfacenti, relativamente alle esigenze vitali più profonde di quella fame e sete fisiologica, per soddisfare, invece, una fame e sete spirituale degli individui. La conoscenza non è altro che un rispecchiamento ed una suggestione dell'evoluzionismo pratico della fede religiosa, per cui le istanze della volontà di credere e delle ragioni del cuore debbono essere dotate di maggior valore di verità rispetto ad un secco intellettualismo scientifico. Infatti, lo sviluppo dell'industria della guerra è irrazionale e addirittura suicida e perciò bisogna cercare di trovare nuovi impulsi per la pace in una nuova psicologia sociale e comportamentistica. Si prevede una versione strumentalista che miri ad una logica di riduzione dei bisogni pratico-psicologici ed emozionali degli individui concreti nel tempo e si presume che l'atmosfera pragmatista che si verrà a creare possa ostacolare la superiorità del valore della Fede e del sentimento rispetto all'intelletto e alla scienza, e dunque che si possa generare nel tempo un funzionismo della filosofia del "come se" ispirata alla funzione regolativa delle idee della ragione in base a dei concetti e principi della logica che conducano a stimolare funzioni utili elaborate dallo spirito per affrontare con successo la realtà ed influenzarla in maniera più moderna e all'avanguardia possibile. Si parte quindi caro Zamparetti Marco da una caratterizzazione dovuta ad un nucleo centrale di convinzioni comuni che hanno il loro perno nella concezione dinamica e spontanea dell'intelligenza (mind) e della conoscenza. Successivamente, accogliendo le variazioni spontanee che l'ambiente ci presenta si determina una funzione che non volga soltanto alla pura produzione in quanto tale, ma che riesca a gestire dei possibili scenari e sviluppi ipotetico-statistici della metodologia scientifica contemporanea per fare in modo che il pragmatismo volga unitariamente ad un rapporto organico-ambientale, soggetto-oggetto, individuo-società accettabile e sostenibile con le risorse a disposizione del pianeta. La conoscenza, infatti, non è un atto intuitivo immediato, ma è un processo interpretativo che serve a manipolare nella maniera più corretta e giusta l'esperienza per il fatto che le idee non si limitano semplicemente a riflettere la realtà ed i fatti, ma li trasforma e li produce rinnovandoli ed aggiornandoli continuamente. Analogamente, non si deve più ridurre il rapporto mente-corpo e uomo-natura ad un semplice dualismo, ma lo si deve intendere alla luce di un interazionismo dinamico, libero da certi impacci metafisici e aprioristici, e ciò a rilevanti applicazioni in sede etica, religiosa ed estetica, politica e sociale fino a sfociare in tentativi di rinnovamento radicale sia della psicologia che della pedagogia. Si propone, dunque uno schema concettuale di framework tecnico di carattere post-analitico per confronti di utilità secondo una regola di Bentham rivisitata che trova una media fra il benessere sociale identificato come sommatoria delle utilità individuali e quella degli individui più svantaggiati della società. La confrontabilità dei livelli di utilità è necessaria ed importante per cui anche se si aggiungono costanti arbitrarie, queste poi vengono eliminate nel momento in cui si fa un confronto fra utilità complessiva tenendo conto degli individui più svantaggiati. Facciamo un esempio, una persona non può permettersi di comprare con il suo stipendio di 1.200 euro una maglia del costo di 50 euro perché prima deve ottemperare alle spese per l'alimentazione ed i consumi energetici, l'affitto, il mutuo e le assicurazioni auto varie e ieri in banca ho sentito dire che c'era una signora che voleva fare una assicurazione auto con la banca e supponiamo che questa fosse di 300 euro a cui aggiungiamo i 50 euro della maglia = 350 euro e quindi le rimarrebbero rispetto ai 1.200 = 850 euro dell'affitto e quindi non le resta nulla per pagarsi le spese energetiche di luce, gas ed acqua e perciò deve poter aumentare l'interesse bancario a 850/350 = 2,43% per uno 0,43% in più di cassa integrazione e prestiti e quindi rispetto ai 50 euro della maglia = 0,21 centesimi di sconto sull'energia x 12 mesi = 2,52 euro l'anno e questo significa che l'interesse aumenta di 10 centesimi ogni operazione e se la signora poi ha fatto 10 operazioni bancarie spende 100 euro e quindi il costo della sua assicurazione auto passa a 450 euro e perciò la banca potrà reinvestire 100 euro x 2,52% x 10 operazioni al gg x 360 gg di bilancio solare = 9.072 euro x 50 clienti = 453.600 euro che accumula /24 mesi del master in economia e finanza = 18.900/12 = 1.575 che si becca la mia amica Stefania della banca a cui viene decurtato il 2,52% dell'investimento = 39,69 al mese e quindi x 12 = 476,28 l'anno x 25 anni di attività sua = 11.907/12 = 992,25 di pensione + 476,28 se riesce a stare a lavorare in banca per 35 anni = 1.468,53 rimettendoci rispetto ai 1.575 = 106,47 e quindi in realtà per 10 operazioni bancarie si spende una ulteriore commissione di 6,47 euro e quindi su 100 operazioni bancarie = 647 euro di assicurazione auto-moto insieme (uno scontaccio!!) così l'assicurazione moto è praticamente di 197 euro l'anno per i clienti della banca e perciò se anche solo 50 clienti aderiscono all'iniziativa telefonini alla mano la banca può usufruire di un ulteriore sconto del 2,52% = 16,30 di spese di tenuta conto (uuu uuu che scontaccio!!) che aumentano per gli investimenti di altri 6,47 x 10 operazioni 64,70 + 16,30 = 80,90 la commissione che una signora si deve pagare per la vendita di azioni x 10 operazioni = 809 euro per un part-time ausiliario bancario di 6h al gg. e l'affarone s'ha da fare!!! Questo è il giusto pragmatismo avere le idee chiare di come investire senza fare troppi voli pindarici che complicano la vita. 

lunedì 15 aprile 2024

 CIAO HO L'AUTISMO. Ciao, sono una persona strana che alcuni definirebbero mentecatto, sinonimo di demente, anche se nel senso più vero il suffisso "catto" deriva da captum, participio passato del verbo latino capio, capere cioè prendere, possedere, imprigionare e quindi io sono imprigionato dalla mente perché ho un autismo ad alta funzione e cioè troppa attività mentale che rappresenta per me una vera e propria trappola. Se tu mi incontri, mi eviti anche se sono molto intelligente e molto colta, e lo fai perché sono ossessiva, pedante ed inesorabilmente prigioniera di me stessa eppure nessuno potrebbe smentirmi perché io so dar luce e faccio pensare bene ed anche se sono eccessiva e imprigionata, comunque posso rappresentare un servizio di analisi del falso, così come del ristabilimento del vero. La mia mente è un vero centro di elaborazioni ed informazioni che si susseguono, ma a me manca la mens latina legata a mensura cioè misura, misurazione ed ecco perché Gesù disse "Con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio" in quanto la mente misura la realtà che ci circonda a cui dobbiamo adeguare la nostra intelligenza e questa è l'esattezza delle cose. Tutti i giorni bisogna fare i conti con l'esatta condizione della realtà e questo significa elaborare delle informazioni come quella di una signora tarchiata che si è fratturata una costa tossendo ed una radiologa caro Zompatori Maurizio si domandava se per caso, non fosse mai il caso la frattura costale segnalata non fosse invece una stria di Kerley cioè una linea settale che in relazione alla sede, all'estensione ed all'orientamento può essere ulteriormente classificata come stia si tipo A: opacità lineare rettilinea, lunga da 2-6 cm e spessa 1- 3 mm di solito situata nel campo superiore e diretta medialmente verso l'ilo e perifericamente NON raggiunge la superficie pleurica; tipo B: opacità lineare rettilinea lunga 1,5-2 cm e spessa 1-2 mm, di solito situata alla base polmonare e disposta perpendicolarmente alla superficie pleurica con la quale è di solito in contatto; tipo C insieme di opacità lineari o ramificate che determinano un aspetto di fine reticolo (tipo infrazioni costali??); sono situate alle basi polmonari e sono dovute a strie di Kerley VISTE DI FACCIA che possono anche rappresentare linee linfatiche e quindi devono essere distinte dalle strie tramite Tc-HRCT con contrasto e solo in questo caso si può stabilire un termine patologico più esatto, ma bisogna tenere conto caro Zompatori che nelle unità Hounsfield a livello di fisica sanitaria per la densità che distingue una stria da una linea linfatica c'è una attenuazione dello 0,1% in più per ogni unità di grigi e questo va messo in conto nel determinare il processo patologico e perciò in realtà si ragiona su - 1000 x 0,1% = 1 + 0,1 = 1,01 che va più verso l'osso e quindi sulle coste (appunto!!) specie in tipi tarchiati ed obesi tipo Umberti Tozzi. Siamo d'accordo, facciamoci caso, è molto meglio che un fisico sanitario ci ficchi il naso. 

 All'Istituto Alberto Marvelli a Tafaro Tiziana a Paolo Manzelli - PROPOSTA IN BOZZA - NUOVA RIFORMA DELLA CASSA INTEGRAZIONE a cui partecipa anche in novità assoluta Alessandro Ramberti per Fara eccelsior - Si intende con questo tipo di contratto disincentivare la cassa integrazione come previsto con la legge 23/07/91 n. 223 per un progetto di contrasto al distorto utilizzo delle integrazioni salariali. Infatti, sotto il profilo degli oneri contributivi a carico delle imprese, viene mantenuta in genere una corrispondenza tra 2 diverse situazioni: al contributo ordinario dello 0,90% (di cui 0,30% a carico del lavoratore) ed al contributo addizionale (raddoppiato per il periodo di cassa integrazione eccedente i 24 mesi), corrisponde, sempre a carico dell'impresa, l'ipotesi di attivazione di procedure di mobilità (sia che ciò avvenga in corso di intervento straordinario della C.I., sia che avvenga al termine di una procedura di licenziamento collettivo, autonomamente attivata), l'obbligo di versamento dell'INPS di 30 rate mensili, una somma pari a 6 volte il trattamento mensile iniziale di mobilità di ciascun lavoratore (salva riduzione a 3 volte quando la dichiarazione di eccedenza del personale abbia formato oggetto di accordo sindacale. Questo??). Si deve tenere conto che la durata complessiva dell'intervento C.I. straordinaria per unità produttiva, non può superare i 36 mesi nell'arco di un quinquennio ed in dettaglio: 12 mesi per crisi aziendale; 24 mesi per ristrutturazione, riorganizzazione e conversione (più 2 proroghe per la durata di 12 mesi ciascuna), procedure concorsuali (più una proroga di 6 mesi): Infatti Alessandro Ramberti editore NON sa che può accedere alla C.I: straordinaria SENZA LIMITAZIONE OCCUPAZIONALE (Uuu però!!!) ed è perciò proprio con lui che facciamo il contratto a progetto per cooperative agricole di tipo industriale, imprese di pulizia di mense e di ristorazione per riduzione di orario con appalti e persino per imprese ausiliarie dei servizi ferroviari a cui "NOI" aggiungiamo anche TUTTI i trasporti (anche marittimi, pullman ed aerei). Facciamo quindi cara Tafaro Tiziana l'ipotesi di una ditta produttrice di scarpe con 15 dipendenti che prendono 1.300 euro al mese x 6 mesi di cassa integrazione = 7.800 x 15 dipendenti = 117.000 di cui il 0,90% a carico del datore di lavoro = 1.053 ed il 0,30% a carico del dipendente = 351 euro questo significa che i dipendenti mancheranno di 351 x 6 mesi = 2.106 di contributi pensionistici ogni ciclo di produzione e quindi se ci sono 2 cicli = 4.212 euro ed anche se lavorano solo 25 anni minimi previsti x 12,5 (cioè la metà) = 52.650 a dipendente x 15 = 789.750 PROVA DEL 9 che per lo meno i dipendenti debbono prendere il 78% di paga in cassa integrazione per 789750/1000/10 del log base 10 e 78/100 della formula C x r x t/100 e quindi in C.I. si devono prendere 1.300 x 78% = 1.014 euro in quanto possono usufruire degli interessi dei restanti 286 euro x 6 mesi x 15 dipendenti = 25.740 x 2% = 514,80 /15 dipendenti = 34,32 e corrisponde per PROVA DEL 9 allo 0,30% spettante al dipendente e quindi x 6 mesi = 205,92 x 2 (datore di lavoro e dipendente) = 411,84 e quindi si vede che per arrivare ai 514,80 prospettati mancano 102,96 che devono aggiungersi ai 514,80 di tasse dei dipendenti per avere una pensione del 78% di 1.014 dopo 25 anni di lavoro e cioè 790,92 che sono anche i contributi per maternità (dato che qualcuna chiedeva in proposito) nei 5 mesi previsti per legge e questo porta la contribuzione operaia a 514,80 + 102,96 = 617,76 anche il maternità e quindi x 5 mesi = 3.088,80 x 2% di interesse = 61,77 PROVONA DEL 9 cara Tiziana Tafaro per log base 10 di 61,77 x 10. A questo punto interviene il signor Alessandro Ramberti editore che propone di reinvestire i 617,76 + 61,77 = 679,53 x 2 maternità all'anno = 1.359,06 e ci si rende subito conto che i dipendenti nel ciclo produttivo successivo al 2° anno di ingaggio dell'investimento potrebbero guadagnare già un incentivo di 59,06 al mese x 6 mesi = 354,36 x 12 anni (cioè la metà di 25 anni meno 1 di inizi lavori e di apprendimento) = 4.252,32 e quindi poiché sia il presidente del consiglio Meloni Giorgia e sia il Ministro per le pari opportunità e per la famiglia Rocella hanno asserito nel TG che la donna non deve rinunciare alla maternità e nemmeno sacrificare la carriera allora appare evidente che a livello contributivo possa avere a disposizione 4.252,32 x 2% = 85 che si aggiungono = 4.337,32/25 anni di lavoro minimo sindacale = 173,49 in più a fine corsa e quindi 790,92 + 173,49 = 964,41 e si comincia a ragionare e perciò dopo 35 anni di lavoro ha diritto a 173,49 euro in più aumentato di quello 0,30% ogni anno a cui ha rinunciato e quindi = 0,52 cent. x 35 anni = 18,20 e quindi = 191,69 e perciò + 964,41 = 1.156,10 euro di pensione e se arriva infine ai 41 anni come previsto si aggiungono altri 0,30% per anno x altri 6 anni e quindi 191,69 X 0,30% = 0,57 x 6 anni = 3,42 e quindi = 195,11 e perciò 1.156,10 + 195,11 = 1.351,21 che rispetto ai 1.359,06 hanno un ammanco per l'operaia di = 7,85 euro x 15 operai x 12  mesi = 1.413 euro che dovrebbe prendersi un operaia dopo almeno 5 anni di lavoro (2 in più rispetto alla rateizzazione). Perciò bando alle ciance e votiamo la proposta a pieni voti e a piene quote. 

venerdì 12 aprile 2024

 All'Istituto Alberto Marvelli a Maria Piera Cornaggia, Simona Brusamolino, Paolo Manzelli - LA REGOLA DELLA SFIDUCIA. Simona voleva diventare un Magistrato onorario dopo avere ascoltato ad una conferenza l'ex Magistrato Gherardo Colombo riguardo il termine regole che per lei significava moderazione, ordine, metodo sia nel ragionare che nell'agire, ma siccome per Gherardo Colombo la prima regola di cui tener conto era quella della fiducia allora Simona si era andata a riguardare la Costituzione al titolo III che riguardava il governo alla sezione I riguardante il consiglio dei ministri dove all'art. 94 diceva: " Il governo deve avere la fiducia delle 2 camere. Ciascuna camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e votata per appello nominale. Entro 10 giorni dalla sua formazione il governo si presenta alle camere per ottenere la fiducia. Il voto contrario di una o d'entrambe le camere su proposta del governo NON importa obbligo di dimissioni. La mozione di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della camera e non può essere messa in discussione prima di 3 giorni dalla sua presentazione." Dunque essendoci attualmente 400 deputati se la sfiducia viene firmata da 40 deputati allora il governo rischia di decadere dal suo mandato, ma rimangono comunque altri 360 deputati con i quali si può formare un così detto governo tecnico se no le questioni urgenti non possono essere vagliate e quindi le perdite in spese e risorse anche se solo sono di 1000 euro a deputato sono per lo meno di un minimo di 40.000 euro /3 giorni di valutazione = 13.300 euro al giorno (praticamente) x 30 gg di un mese di bilancio = 399.000 euro l'anno di rischio di mozione di sfiducia/21 regioni = 19.000 euro a regione minimi. A questo punto poi consideriamo la regola riportata nell'art. 60 della costituzione là dove dice che la camera dei deputati è eletta per 5 anni, il senato della repubblica per 6 anni e che la durata di ciascuna camera non può essere prorogata se non per legge e soltanto in caso di guerra ed allora negli scenari attuali di un possibile conflitto mondiale che nessuno si augura facciamo conto che entrambe le parti di camera e senato siano presenti per 6 anni e quindi 399.000 euro l'anno x 6 anni = 2.394.000 euro di spesa minimi x 2% di interesse = 47.880 e quindi in somma = 2.441.880 euro/21 regioni = 161.880 x 22% di IVA = 35.613,60 che si aggiungono ai 19.000 euro di cui sopra = 54.613,60 /12 mesi = 4.551 euro che dovrebbe prendere un magistrato onorario al netto di tasse A questo punto interviene la professoressa Tafaro Tiziana che domanda e che fine hanno fatto i restanti soldi della differenza fra 2.441.880 - 54.613,60 = 2.387.266,40 euro?? Semplice finiscono in tassazione per la magistratura per 2.387.266,40/54.613,60 = 43% e quindi = 1.026.524,55 da cui devono essere tolti realmente i 54.613,60 = 971.910,95/21 regioni = 46.281,47/12 = 3.856,78 al mese di un sostituto procuratore. E adesso? Adesso facciamo una cosa che a scuola NON si fa mai, ma proprio mai, mai, mai e cioè sommiamo lo stipendio del magistrato a quello del sostituto procuratore e cioè 4.551 + 3.856,78 = 8.407,78 e ci accorgiamo che a raggiungere i 19.000 euro di copertura del rischio in assicurazione contro la mafia e la malavita mancano ancora = 10.592,22 /2 il magistrato ed il sostituto procuratore = 5.296,11/12 = 882,68 che si deve pagare di tasse al mese il magistrato x 6 mesi della disoccupazione = 5.296,08 PROVA DEL 9 e questo significa che si potrebbero tagliare le spese rispetto ai 4.551 di = 745,08 che si paga il sostituto procuratore al mese e perciò sommando gli importi + 882,68 = 1.627,76 di un uditore avvocato mediatore delle parti che se no per davvero NON ci si può stare alla storiella della vecchietta derubata che cadendo si era anche rotta il braccio e che dopo in confronto con i manigoldi era riuscita ad impietosire i medesimi senza verificare quanto valeva la sua borsa derubata a livello MORALE e cioè senza considerare il valore dei sacrifici e delle rinunce al potere della denuncia con un atto sanzionatorio di 10 volte tanto il valore della borsetta e perciò se questa valeva in ipotesi la pensioncina della vecchietta di 650 euro di reversibilità i manigoldi dovevano rendere alla vecchietta 6.500 euro/12 = 541 euro al mese x 6 mesi della disoccupazione = 3.246 che sono inferiori rispetto alla paga del sostituto procuratore di 3.856,78 di = 610,78 di tasse che si paga il mediatore legale uditore x 12 mesi = 7.329,36 x 25 anni minimi di attività = 183.23421 regioni = 8725,42 a cui sale la sanzione per chi deruba persone deboli e fragili come gli anziani o comunque i disabili e quindi da ciò si potrebbe capire che la sanzione viene decisa su un indice di gravità del crimine commesso e dello stato di delinquenza perché se il delinquente poi è un abitudinario a cose simili allora l'importo aumenta di 10 volte tanto e quindi a 87.254,20 cioè uno schiaffo morale ed anche PROVA DEL 9 che le tasse vanno pagate per almeno 25 anni che è molto peggio della prigionia e perciò questo significa che il delinquente lavorerà GRATIS per tutta la sua esistenza e di grazia se poi gli danno il vitto ed una stanza con bagno condiviso in un ostello, perché caro Gherardo Colombo l'esperienza dice che per applicare al meglio le norme dobbiamo colpire e scardinare non tanto il valore materiale, ma quello morale e perciò quella foto della vedova significa che ella non può davvero campare con 650 euro al mese e che la sua pensione deve consentirle di vivere in maniera dignitosa, e significa anche che se hanno colpito la poveretta è perché è molto più facile colpire i deboli e non i ricchi e forti o coloro che detengono il potere. A questo punto se suddividiamo  ulteriormente gli 87.254,20/21 regioni = 4.154,96 euro ancora a disposizione a cui togliamo i 1.627,76 del mediatore legale uditore = 2.527,20 - 1.627,76 = 899,44 di un part-time sempre uditore mediatore legale e quindi vediamo quante cose possono saltare fuori formulando meglio seguendo meglio la regola migliore: la MATEMATICA attuariale in modo tale che dando la giusta sanzione e pena si comprenda che non solo è sbagliato rubare, ma che poi se si ruba si finisce per stancare ed alla fine si perde molto anche la dignità di campare. 

giovedì 11 aprile 2024

 All'Istituto Alberto Marvelli a don Cristian Squadrani, Gabriele Trivellin, Marco Zamparetti - PROPOSTA IN BOZZA. NUOVE VISIONI BIPOLARI NELLA FILOSOFIA TEOLOGICA. - Nell'ambito della teologia contemporanea la visione bipolare della divinità viene intesa come Dio essere assoluto-relativo, necessario-contingente, infinito-finito. Egli, infatti, pur avendo una essenza immutabile ed esistendo per necessità intrinseca, si realizza solo in riferimento al mondo, assumendo nella propria imperitura vita i valori che emergono dal processo cosmico, di cui egli stesso è artefice. La realtà che viviamo è assoggettata al divenire perpetuo di un eterno ritorno delle cose e della trasmigrazione delle anime. Nell'Antico Testamento i profeti annunciano una palingenesi sotto 2 prospettive importanti: una più vicina e limitata, che consiste nel ritorno degli esuli e nella ricostruzione della città santa, l'altra, più universalistica ed escatologica, che consisterà nella finale riedificazione di Gerusalemme e nella chiamata ad essa di tutte le nazioni. Da entrambe le prospettive è assente l'idea di ciclicità in quanto il nuovo mondo sarà quello definitivo. Nel Nuovo Testamento, invece, si indica una situazione che si verificherà con l'avvento del Regno di Dio; la Parola viene messa sulle labbra di Gesù stesso: "Voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell'uomo siederà sul trono della sua gloria, anche voi siederete su 12 troni" (Mt. 19,28). Nella lettera di san Paolo a Tito si afferma che il cristiano nel battesimo si salva mediante il lavacro di palingenesi e di rinnovamento dello Spirito Santo e quindi pur restando nel contesto escatologico, la nozione di palingenesi, oscilla fra l'idea di rinnovamento del singolo in rapporto al suo essere cristiano, e quella della riconciliazione finale di ogni realtà nella croce, attraverso la parusia o meglio venuta di Cristo glorioso. All'interno, dunque, di una biologia filosofica la teologa Marilù intendeva porre l'attenzione sull'emergenza dello spirito e della libertà dalla vita (intesa come libertà bisognosa dell'organismo verso la maternità e paternità responsabile per un processo che procede per trial and error. L'organismo viene così inteso come una macchina coerente nelle sue funzioni, che si costituisce da sé sulla base di una informazione intrinseca dove incidono il caso e la necessità che permettono all'individuo di conservare e realizzare le funzioni vitali, secondo un paradigma quasi cibernetico. In questo caso si parla di adattamento funzionale degli esseri viventi capace di garantire la conservazione e moltiplicazione della specie così come ha voluto Dio nel processo di creazione. La bipolarità della "nuova" filosofia teologica nasce dalla forte e fondamentale domanda odierna che sta alla base di tutte le altre domande dell'esistenza e che riguarda il rapporto dell'Io con l'io. Ponendosela, per l'individuo nasce l'esperienza della duplicità dell'io: di un io che ritiene di sapere ed un io che pone in questione tale pretesa. Le domande dell'esistenza nascono quindi da una frattura interiore rispetto allo stato naturale di chi si identifica pienamente con sé, cioè IO = IO, perché provengono da un'altra più profonda: IO diverso da IO. In questa condizione, rispetto a se stessi si diventa una domanda, un problema, un enigma ed anche un mistero. L'identificazione naturale della coscienza, con sé stessa viene così' a mancare come per Alessandro Ramberti che si identifica in somiglianza solo con la parte materna escludendo dal suo confronto di rappresentazione psicologica la parte paterna per cui in lui vi è una grave spaccatura e nasce una differenza di carattere doloroso. E' da questo spazio vuoto che Alessandro NON è mai riuscito a riempire tra il suo IO fenomenico dovuto alla morte della madre generatrice e l'Io riflessivo tangente e realistico che sorgono le giuste psicologiche domande dell'esistenza: IO chi sono in verità che fu la domanda che fece Gesù in altro modo "La gente chi dice che IO sia??" Sono quello che parla di giorno o quello che ha un sogno nel cassetto?? Credo davvero a quello che dico oppure lo dico per fare buona impressione?? Mi identifico in quello che faccio oppure lo faccio in maniera meccanica?? Sono davvero libero oppure sono schiavo di raffigurazioni fantasmatiche genitoriali o educative da me ritenute importanti?? Cosa voglio realmente?? Sono sincero con me stesso, o invece ho passato e tutt'ora passo tutta la vita a ripetere come un automa ciò che volevano vedere in me i miei genitori rifacendo cose sentite da loro in modo da avere l'approvazione degli altri?? Che cosa ci sto qui a fare?? Esiste per me un obiettivo da compiere, una missione o una vocazione, oppure è tutto indifferente e posso fare quello che voglio e come voglio?? In realtà c'è un invisibile Io ed è quello della parte paterna di Giuseppe che accoglie l'annuncio genitoriale di leale confronto con sé stessi che serve a misurarsi con il Padre nostro che istruisce ma NON educa perché in realtà prepara per attrezzare alla vita come sostiene la derivazione del verbo istruire che deriva dal latino instruere ed è formato dalla preposizione IN e dal verbo STRUERE che significa costruire nel senso di strumento, struttura, costrutto ed ecco che il primo confronto con il Padre nostro che manca moltissimo ad Alessandro Ramberi è proprio con questo tipo di costrutto interiore di consapevolezza del legame tra istruzione ed industriarsi per diventare una ISTITUZIONE della propria funzione strutturale. Ad Alessandro manca una organica visione del mondo da cui poi derivi la sua educazione (l'educazione è personale NON dei genitori perché educare deriva dal latino educere cioè condurre fuori ESPRIMERE al meglio i dati personali e NON quelli di una madre e nemmeno di un padre) e questo significa che dobbiamo capire come agire e comportarci da soli seguendo un nostro indirizzo. Infatti, l'educazione presuppone che chi si educa abbia qualcosa dentro di sé, un centro che va svegliato e portato dalla luce ed alla memoria e Alessandro manca di questa parte fondamentale che Socrate definiva maieutica cioè l'arte di allevarsi da soli come se si rinascesse di nuovo per trovare facoltà che nell'anima sono sopite dalla dipendenza con i genitori o la lorom rappresentazione fantasmatica. La differenza quindi è notevole: ricevendo istruzione si diventa strumenti; ricevendo educazione si diventa sé stessi, ma questo dipende solo e soltanto da noi. Quindi bisogna attingere ad una nuova profondità teologica che è Conosci te stesso e poi impara da te stesso l'essenziale azione educativa che vince la discordia su cosa sia la natura umana, e prima ancora se mai vi sia qualcosa del genere che ci somigli e che riesca a restare umano nel NON perdere mai quel giusto e corretto sentire morale ed estetico di guardarsi allo specchio per chiedersi "Cosa vedo? (o meglio ancora) Chi vedo riflesso mio padre, mia madre Alessandro Ramberti ed Io stessa, ma infondo se so amare veramente posso vedere TUTTI questi riflessi in me!|!!!" Ecco il bipolare pensiero io sono vera persona immagine del Dio fatto uomo, fatto pane, fatto vino e sono anche me stessa nella continua scoperta dell'anima vivente dell'amore. 

mercoledì 10 aprile 2024

 All'Istituto Alberto Marvelli  a Roberto Rustichelli, Andrea De Gennaro, Paolo Manzelli - PROPOSTA IN BOZZA - 10 MINUTI CONTRO L'EVASIONE FISCALE - L'evasione fiscale costituisce un area di cui si conosce poco e si sospetta molto e della quale ognuno ha una più o meno precisa opinione e una più o meno diretta esperienza. Le forme più comuni di evasione fiscale riguardano la base imponibile e le aliquote. Nel 1° caso non si dichiara parte o tutta la base imponibile soggetta ad imposta, attraverso un semplice processo di occultamento del reddito imponibile o attraverso un incremento fittizio dei costi deducibili dai ricavi. Il 2° caso presuppone che, nel sistema fiscale in vigore, cespiti diversi vengano tassati con aliquote effettive differenti; si dichiara quindi per intero la base imponibile ma sotto categorie diverse da quelle reali in maniera da pagare una minor imposta complessiva. Per quanto riguarda una 3° linea di demarcazione, una corrente di pensiero tende ad identificare l'attività di evasione fiscale come un caso speciale del comportamento razionale che tenga conto in proposta contrattuale con la stessa Guardia di Finanza dell'esistenza di qualche forma di dichiarazione alle autorità da parte del potenziale evasore ed anche del collegamento dell'uso efficiente degli strumenti del controllo fiscale che il governo tende ad utilizzare per fini di politica economica. Dunque, l'economista Marilù, proponeva un metodo di stima su proiezioni di risultati dell'attività di accertamento su un campione di popolazione di cui si stimi (in proposta) che l'ammontare evaso sia del 12% del reddito imponibile, corrispondente all'8% del PIL tenendo in debito conto che per i redditi da lavoro autonomo la percentuale di evasione è del 60% e che quella relativa alla sola IRPEF raggiunge il 21% del PIL (cioè il 30% della base imponibile). Mentre per i lavoratori dipendenti l'evasione non supera mai il 15%. Facciamo dunque un esempio insieme alla professoressa Tafaro Tiziana (attuario) sul capitale sociale della Novamont a cui si associano le ditte Costea, Dal Buono, Carco, Euroservice con un reddito complessivo di 400.000.000 di euro di cui evadono il 12% = 48.000.000 di euro, mentre i loro avvocati e notai evadono nella parcella il 60% e cioè = 240.000.000 euro ed infine evadono il 30% di entrambe le basi imponibili e cioè per 48.000.000 di euro = 14.400.000 euro e per 240.000.000 = 72.000.000 con una media di evasione di 14.400.000 + 72.000.000/2 = 79.200.000 euro ed appare subito chiarissimo che l'evasione su base imponibile sia la più cospicua per un valore di aggio del differenziale di 79.200.000 - 72.000.000 previsti = 7.200.000 euro che potrebbero essere utilizzati come gettito utile per almeno il 22% dell'IVA e cioè = 1.584.000 euro /21 regioni = 75.428,57 di ristorno e di fatturato in più/12 mesi = 6.285,71 di evasione che potrebbe finire sugli stipendi dei dipendenti i 418 della Novamont e quindi/418 = 15 euro alla settimana x 4 settimane x 12 mesi = 720 euro all'anno x 41 anni di onorato lavoro = 29.520 euro /24 rate del Master in economia e finanza della stessa Guardia di Finanza = 1.230 di pensione minima dopo 35 anni di lavoro perchè 1.230 x 12 = 14.760 (la 13° NON viene tassata così come gli incentivi!!) x 5 anni = 73.800 e quindi questo significa per log base 10 e per la formula C x r x t/100 che si dovrebbero aggiungere altri 1.380.000 euro di gettito fiscale per 73.800 x 100 = 7.380.000 - 7.200.000 euro. A questo punto cara Tafaro Tiziana possiamo permetterci di fare 1.584.000 + 1.380.000 = 2.964.000/21 regioni = 141.143 euro di ristorno nel fatturato di 400.000.000 di euro della Novamont, associata a Costea, Dal Buono, Carco ed Euroservice e quindi = 399.858.857/5 ditte = 79.971.7787,40 che come si vede superano i 79.200.000 euro prevista su base imponibile di = 771.771,40 che possiamo recuperare effettivamente dall'accordo in un differenziale rispetto ai 141.143 euro di = 630.628,40 euro /5 ditte = 126.125,68 /12 mesi = 10.510,47 ogni ditta di guadagno/418 dipendenti = 25 euro + i 15 di cui sopra = 40 euro la settimana del costo di un anticrittogamico con basso tasso di rame (che dicono faccia male al terreno a lungo andare) x 4 settimane x 12 mesi = 1.920 euro l'anno di una 13° lorda x 22% = 422,40 e quindi = 1.497,60 di stipendio x 30% = 449,28 e quindi 1.048,32 di 13° effettiva per cui gli operai della Novamont devono un importo di contribuzione di tasse sugli stipendi di 422,40 + 449,28/2 = 647,04 x 12 mesi = 7.764,48 all'anno PROVA DEL O9 per log base 10 di 7.764,48 x 10 = 776.448 con una modica differenza rispetto ai 771.771,40 di = 4.676,60 all'anno a danno degli operai/418 = 11 euro ciascuno in più x 12 mesi x 35 anni = 4.620 di integrazione pensionistica che si aggiungono ai 1.048,32 x 35 anni = 41.311,20 di TFR  dopo 35 anni e mi sembra proprio un DAL BUONO, buono, buono!!! A questo punto cara Tafaro Tiziana possiamo permetterci di fare 41.311,20/32 anni di lavoro con un ulteriore aggio di 3 anni rispetto ai 35 effettivi e quindi = 1.290,97 di pensione, mentre chi raggiunge i 41 anni di servizio cioè 6 anni in più ha diritto allo sgravio di TUTTI gli anni in più e quindi di aggiungersi un altro 22% = 284 euro per un importo finale di 1.290,97 + 284 = 1.574,97 con l'integrazione di RECUPERO crediti di evasione e questo significa prendere buoni accordi con la Guardia di Finanza stessa in modo tale che non ci siano fastidiosi controlli, ma piuttosto migliori accordi e così nessuno ci rimette e tutti possiamo essere più felici e contenti senza troppi patimenti. 

martedì 9 aprile 2024

 L'INFLUENCER SATANICO. Fin dai primi momenti che Lucillo metteva i suoi video sui social e su tick-tock risultava simpatico e quindi ricevette alti consensi e acquisì molti followers fino al punto di avere una certa fama pure all'estero. Tuttavia Lucillo sapeva anche che sarebbe incappato in aspre critiche ed in ingiurie social di qualche pederasta invidioso che lo voleva osteggiare nella sua ascesa. D'altronde a livello di una filosofia finalistica, le strutture fisiche del reale possono essere subordinate ad una intelligenza ordinatrice, che dirige ogni cosa e il tutto nel modo migliore come per i corpi inorganici che si muovono secondo luoghi naturali in maniera spontanea se non ne sono impediti con violenza. Lucillo rappresentava di sé un modello artigianale di uno scultore delle cause e dei principi necessari per spiegare compiutamente la sua natura diversa nel suo tratto caratteristico dove la sua finalità è per se stessa fine nell'intrinseca intelligenza provvidenziale. Continuamente Lucillo si rinnovava cercando di superare una concezione meccanicistica del mondo che lo circondava, e di dominare ovunque caso e necessità cieca, salvo che non si trattasse di propositi consapevoli, per i quali soltanto è appropriato parlare di fini. La provvidenza divina è il fondamento del finalismo perché oltre l'uomo, il resto del creato essendo destinato a servirlo, in generale, ad ogni livello della realtà sarebbe ordinato in funzione di fini superiori e quindi ogni singolo fenomeno avrebbe una finalità sulla base che Dio non fa nulla di inutile. Tuttavia, per causa efficiente Lucillo non voleva improntarsi a vanità e nemmeno a pregiudizio disastroso di un atteggiamento più che altro utilitaristico, alla vana anche se rassicurante, illusione fra lustrini, ciglia allungate, smalto e paillettes che potrebbe rappresentare una mentalità antropomorfa, la quale, interpretando tutto sul modello artigianale, si preclude la conoscenza di necessità assoluta che domina non solo nel mondo, ma anche in Dio stesso con il rischio di includere una superstiziosa visione divina del Dio personale, libero e creatore. Di contro, un movimento di reazione in difesa dei fragili e deboli mostra un Dio-architetto che riflette nel giudizio prima di diventare determinante oggettivamente. In presenza della propria specificità persino Lucillo sarebbe rimasto dubbioso per meccanismi ciechi della conduzione della sua essenza diversa ì, ma poi considerando che aveva acquisito un dominio armonico del tutto sulle parti per uno scopo su queste ed anche proprio, allora, lui non aveva affatto paura delle critiche social, anzi ci scherzava pure senza però mettere troppa benzina sul fuoco e solo allo scopo di sdrammatizzare e smorzare i toni crudi. Infondo, per Lucillo, ci deve essere una congiunzione fra un finalismo interiore che motiva i gesti, come pure gli istinti ed il provvidenzialismo immanentistico di intrinseca origine per cui persino il peccato rende intellegibili le vicende umane nello spirito del sé di potenza, e seme che sa divenire frutto solo se sa svilupparsi poi nella razionalità e libertà della piena consapevolezza di come siamo fatti e di cosa possiamo permetterci di fare non solo e non tanto per come siamo fatti, ma anche per il rispetto di ciò che può far male e nella massima considerazione di ciò che può far bene a livello evolutivo sociale. Lucillo perciò continuava il suo lavoro all'interno social per far comprendere che al di là dell'apparenza ci può stare una cultura intelligente e sagace, che sa come rinnovare un impianto antico per farlo diventare un impianto moderno e innovativo, in continuo progredire dove l'amor tace e palpita per parlare sol di bene che fa crescere l'anima. 

 All'Istituto Alberto Marvelli a don Cristian Squadrani - L'INFLUENCER SATANICO. Lucillo era un influencer omosessuale che gestiva un blog sulle problematiche giovanili riguardo la condizione di disagio psicofisica inerente le tematiche della libido e della sessualità per cui aveva deciso di confrontarsi inizialmente con il poeta Ariosto nel suo Orlando Furioso dove si cede ad una espressione diretta con i sentimenti, che lascia affiorare in sé stessa elementi realistico-descrittivi ed intimistici-borghesi. Prendendo, dunque, spunto da fatti e situazioni realmente vissute e cercando di trattare della difesa della dignità del poeta e della sua sequela, Lucillo condannava la corruzione ed il vagheggiamento di una vita raccolta, troppo studiosa e senza ambizioni, dei vizi in generale e della vita di coppia anche a livello matrimoniale con tono colloquiale, ma con un lessico che si apre al grottesco, ironico, irriverente ed un poco trasgressivo in una unità di ispirazione che riesce a trovare compattezza. Sopprimendo gli accenti troppo duri con il tema transgender e dell'omosessualità in sfumature di espressioni che sanno superare la tradizione, Lucillo raggiungeva punte contenutistiche e formali smussate di ironia per orchestrare con il coinvolgimento del pubblico che lo visionava nei vari video you-tube dei social e di tick-tock un fluido svolgimento della narrazione, scandita dai balletti sulle ottave di un metro di "scarto" ossia dell'esclusione degli "spezzoni" che contengono episodi redattivi di vario tempo costruendo una storia unica che Lucillo definiva "amalgama social". Il moralismo ecclesiale veniva escluso per i toni cupi e per l'inganno e più in particolare per le "prove penitenziali" alle quali gli omosessuali, transgender e i trasgressori della sessualità tradizionale si dovevano sottoporre agli occhi della Chiesa, in quanto Lucillo voleva riscattare totalmente l'anarchia cavalleresca che nella Chiesa non viene mai considerata ed ecco perché decise di proporre il suo lavoro cultirale alla professoressa Giovanna Scarca che conosceva molto bene le tematiche ariostee in quanto come professoressa di italiano e letteratura competente in materia e nelle sue nuove riletture, ed interpretazioni aggiornate nell'epoca moderna. La prima tematica, influencer che Lucillo proponeva era quella dell'Orlando innamorato dove Orlando diventa il più valoroso dei paladini dell'amore omosessuale e transgender e delle sue positive sfumature e dove poi in una sezione critica costruttiva si tratta dei contrasti d'amore tra Bramante sorella di Rinaldo e ardita guerriera cristiana (in una già avanzata visione femminile) e Ruggiero, presentato come capostipite definito "ceppo vecchio" o meglio (se si preferisce) generazione antiquata. Orlando divenne di furore e matto per i suoi ideali e l'episodio della sua pazzia viene strumentalizzato per delineare un profilo social che riguardi la personalità sessuale più che la tendenza in quanto la strategia ariostea è che tutte le vicende umane non sono perfettamente lineari, classificabili o etichettabili bensì sono centrifughe cioè aperte al lato avventuroso della scoperta, al soprannaturale ed al fantastico e perciò procedono in spezzoni, alternandosi le une e le altre in un finissimo gioco d'amorosi intenti e di magistrali contrapposizioni e conseguentemente di ATTENUAZIONI della libido e della prova sessuale o meglio della profferta della rivelazione sessuale che si rivela al finalistico accordo tonale dei sentimenti di coinvolgimento straordinario per equilibrio di efficacia alla creatività. Così, Lucillo portava i suoi adepti social ad una superiore contemplazione spirituale degli estremi positivi e negativi dei sentimenti, dei limiti che si possono di volta in volta incontrare, specie nell'età adolescenziale fino al punto di voler raggiungere la luna dell'incandescente desiderio ammaliatore che spinge e motiva l'azione umana in una visione armonica in cui un tu ed un io divengono il NOI tanto atteso e dunque si conciliano entrambi tra corpo e spirito nel salto qualitativo di trasformazione dei personaggi che partecipano al poema. "Così come vogl'io, vorresti tu, di libertà inventiva investito, ma per l'essere vivo in rappresentazioni universali, esemplari che guidan l'agire umano per amore, onore ed eroismo dove l'intreccio erotico che vede disvalori, prevaricazione, ferocia, crudeltà, viltà pregiudizio, e soprattutto tradimento vien messo al bando, SENZA DISTINZIONE DI CAMPO, e SENZA AMBIZIONI DI MESSAGGI SOCIAL perché si devono riflettere messaggi che rilevino verità dei vari Orlando e Ruggiero che si distinguono dalla folla dei seppur fedeli somiglianti ad Olimpia, degli innocenti e calunniati Ginevre varie, ma che invece si ritrovano come Fiordigli che impersonano una variante della fedeltà tra Isabella e Doralice, belle intimamente, ma anche volubili ì, simili a concubine Fiammette che si contrappongono idealmente agli appassionati Bramante ed Olimpia, mentre Angelica, la cui fuga costituisce il motore dell'opera, rappresenta l'inseguimento ambizioso dei superbi insensibili al piedistallo delle profferte. L'amicizia di Lucillo con Lucignola, nel contesto social genera una rivoluzione d'animi delle donne, i cavalieri, l'arme e l'on ore dove ognun si rende disponibile alla mobilità de' core e decoro per viver entro el mondo seppur dissonante sia che si chiamino morescamente Rodomonte, Ferraù, Dardinello, Gradasso (che esprime anche un atteggiamento goliardico altezzoso), Marganorre, Sacripante (che esprime anche un atteggiamento scostante, caparbiamente ostinato), Oliviero e Rinaldo che sono disponibili all'avventura dei mutevoli sentimenti. Nella critica dell'esistenza si metta in paziente luce le costruzioni mediatiche negli influssi di struttura per modo che l'amicizia diventi intimità spirituale di radice di moderna interpretazione specie per il concetto hegeliano di libertà dei personaggi nelle indicazioni riflessive desanctisiane intorno alla naturalezza e spontaneità, unitarietà ed ironia per il poema amoroso dell'armonia indipendente dalla tendenza sessuale e libidica. S'intenda qui l'equidistanza o estraneità dal mondo effimero, superficiale e materialistico, per una composizione dei contrari, in progressive sfumature (non sono le 50 sfumature di grigio, sono le sfumature arcobaleno) di sentimento di uno e d'altro, come godimento del ritmo del repsiro poetico variato dalla vicenda umana, come contemplazione affettuosa che preferisce risolvere le contrapposizioni in un misurato sorriso scandito e rinnovato dal succedersi degli incipit dei versi che si stagliano fra le gesta. Frutto di saggezza non del tutto metafisica, il poema degli intrecci di Lucillo e Lucignola non è schematizzabile, ma disegna con tratto di leggerezza la spazialità dell'amore che alimenta la sapienza anche dopo il trapasso di vicenda in vicenda, di momento in momento per una fluente ricchezza di forza di virtù e di fortuna che si rende visibile solo nel dettaglio osservato e tenuto in debita considerazione. Nel movimento della variabilità umana e clandestina, noi come ci poniamo?? Noi cosa riveliamo agli altri? Siamo smarriti nel tentativo di maturità e nel dominio delle situazioni ed ecco perché solo i valori subliminali possono sostenerci nei privati affetti dando loro i giusti e corretti effetti nel saper come evadere dalla stancante banalità, noia e ripetitività quotidiana per scoprire il Regno della gioiosità fra intricati orditi e abbozzati discorsi moralistici, fra forze eterogenee e conflitti demotivanti per giungere alla possibile apoteosi della grandezza d'amore. Lucillo sapeva come fare ad aprire lo scrigno del cuore, ma la sua influenza satanica lo poneva al'additamento della Chiesa che Ariosto non aveva ben studiato e perciò non poteva nemmeno far bene alcun predicato. Vogl'io come te per essere il noi del pazzo amor di luna e tradurre il Furioso in fortuata conoscenza d'amor passione culturale di decoro e dignitosa decenza." 

lunedì 8 aprile 2024

 NUOVO SENSO DI CRISI DEL POSITIVISMO E FORMALISMO GIURIDICO. Si vogliono indicare atteggiamenti accomunati da una stessa posizione nei riguardi di tratti caratteristici del positivismo di stampo normativo per l'idea che le norme NON sono tali per il contenuto che propongono, ma per il modo e la forma con cui lo propongono. Il primo indirizzo è di solito fenomenologico, ma poi viene elaborato in post-utilitarista e tendenzialmente logico razionalista. Il diritto non è il frutto di una capacità strumentale o di una attitudine pratica dell'essere umano, ma bensì è una realtà di un modo d'essere che viene offerto alla persona che la può esprimere come condizione della propria esistenza. Infatti l'autonomia del diritto è una vera e propria esperienza dell'autonomia dell'essere e non invece data dalla differenziazione del giudizio giuridico dal giudizio etico, inteso come frutto della pratica umana. Nell'ambito delle competenze sanzionatorie a livello antitrust si era già in precedenza proposta la cosiddetta regola dei 2/3 del fatturato per grandi imprese e quindi si devono raggiungere ingenti fatturati per cui le operazioni di concentrazione ricadono su intese che sono meno nette per soddisfare in tempi utili gli accertamenti da parte dell'autorità garante che in ipotesi a partire da 100.000 euro/3 x 2 = 66.600 di fatturato ragionando sul differenziale di 33.400 con uno scarto dello 0,50% e quindi = 167 euro al mese ogni 33.400 di fatturato e quindi x 2 cicli di produzione minimi = 334 ogni 6 mesi = 2.004 x 12 mesi = 24.048 che vengono tolti dai 66.600 = 42.552 su cui si ragiona netti di spese e perciò rispetto ai 33.400 di differenziale si prospetta un guadagno minimo di 9.152 all'anno x 10 anni = 91.520 rimanendo scoperti rispetto ai 100.000 = 8.480 e perciò si devono aggiungere altri 6 mesi di attività che verranno riportati nel bilancio dell'anno successivo che sono in realtà di 1525 euro e quindi + 8480 = 10.005 guadagnando quindi 5 euro ogni anno x 10 anni + 2,50% = 50 + 250 = 300 euro e quindi 10.305 euro x 10 anni = 103.050 con un recupero crediti di 3.050 cioè esattamente il doppio di 1.525. Fatti non parole in tutte ma proprio tutte le scuole. 

 All'Istituto Alberto Marvelli a don Cristian Squadrani - INVISIBILI DISAGI - PROPOSTA IN BOZZA - INVISIBILI - Petali sommersi di pensieri impoveriti, fra zolle aride di deserti sentimenti: nel cerchio della vita la prece incensata avvolge il silenzioso cammino. Invisibili desideri d'amor perduto nel tempo che sfugge ad ogni moto. -   Sofia voleva proporre al dottor Paolo Manzelli avvocato una nuova visione di modello antitrust specie per le intese restrittive della concorrenza per piccole-medie imprese in accordi e coordinamento dei loro comportamenti sul mercato specialmente per quanto riguarda i contenuti i-commerce social nella spartizione del mercato pubblicitario, riducendo gli incentivi per poter operare in maniera efficiente, poco ingannevole, e truffaldina in modo da soddisfare meglio le esigenze dei consumatori. Esiste, infatti, una legge di ABUSO DOMINANTE quello che potrebbe avere sottilmente attuato l'editore Alessandro Ramberti mettendo la sua immagine di profilo social su un numero di cellulare che viene utilizzato in realtà da don Ugo Moncado per l'iscrizione a SPAZIARTI per fare in modo, attraverso un sotterfugio quanto meno sibillino, che il signor Alessandro Ramberti possa guadagnare il massimo dei contenuti privilegiandolo e decidendo così che egli abbia la prevalenza sul mercato social dell'Ufficio diocesano dedicato alle arti. Ma in base alla legge si dovrebbe calcolare la MEDIA dei guadagni tenendo conto del rischio di denuncia che potrebbe caro Paolo Manzelli essere il doppio di quello previsto in genere del 6% dato che per il signor Alessandro Ramberti è la prima volta che si affaccia al mondo social e non conosce nemmeno bene il discorso della REPUTAZIONE social che significa SERIETA' lavorativa che si discosta assolutamente dalla beffa e dalla truffa. Perciò siccome un social media manager guadagna dai 26.000 euro ai 48.000 euro bisogna calcolare per ciascun importo il 12% e quindi per il 1° importo = 3.120; per il 2° importo = 5.760 e poi si calcola la media di rischio e perciò 3.120 + 5.760/2 = 7.320 euro che si devono togliere dalla media degli importi possibili a guadagnarsi e perciò 26.000 + 48.000/2 = 50.000 euro - 7320 = 42.680 di guadagno effettivo su cui si ragiona/7320 = 6% di interessi di possibile guadagno sull'investimento e quindi 42.680 x 6% = 2.560,80 di guadagno e perciò diventano in sommatoria = 45.240,80 con un possibile ammanco ad arrivare ai 50.000 di = 4.759,20 considerati PROVA DEL 9 per log base 10 di 45.240,80/10 = 4.524 con un differenziale di antitrust rispetto ai 4.759,20 = 235,20 al mese di tasse che si deve pagare il signor Alessandro Ramberti per aprire e tenere acceso l'ufficio social diocesano dedicato all'arte e quindi X 12 = 2.822,40 che superano come si vede nei costi gli interessi di 2.560,80 di = 261,60 e perciò il signor Alessandro Ramberti avrebbe diritto di fare 261,60/12 mesi = 21,80 che vanno decurtati dalle tasse per 235,20 - 21,80 = 213,40 che moltiplica x 6 mesi (cioè i 180 gg della disoccupazione in quanto il lavoro è ciclico) = 1.280,40 di guadagno mensile e quindi 15.364,80 a livello annuale che si tolgono dai 42.680 = 27.315,20 che guadagnerebbe l'ufficio diocesano, in pratica il seminario (ah però che sostegno!!!). Successivamente Sofia proponeva una operazione di CONCENTRAZIONE per la legge n. 287/90 in cui si dice che la somma cara parrucchiera che hai avuto alle calcagna la Guardia di Finanza non debba superare determinati limiti prima di essere realizzata e qui è stato fatto un aggiornamento sui 36.000 euro che ora divengono grazie al calcolo di cui sopra 42.000 euro con un aggio, quindi di respiro per il signore della ditta di abbigliamento che oggi ho incontrato in un negozio di 6.000 euro e questo consentirebbe di abbassare i prezzi della parrucchiera da 70 euro ai 42 euro (colorazione, piega e taglio compresi) e per l'abbigliamento di poter usufruire di uno sconto del 28% (cioè si taglia l'IVA con un ulteriore incentivo del 3%) e perciò se per caso il signore voleva vendere un trench a 50 euro x 28% = 36 euro a cui lo vende ora x 100 pezzi venduti (grandissima moda diventare come Gerardo Colombo!) sono 3.600 euro guadagnati al mese x 3 mesi (primaverili) = 10.800 che si aggiungono al guadagno della parrucchiera di 42 x 10 clienti al gg x 26 gg lavorati al mese esclusi i festivi o riposi = 10.920 e quindi la parrucchiera guadagnerebbe 120 euro in più rispetto al negozietto di abbigliamento e perciò dovrebbe cedere in "comodato d'uso" (una cosa comoda comodissima!!) 120 euro/26 gg = 4% agli altri negozianti e quindi dovrebbe cedere 10.920 x 4% = 436,80 al mese di tasse minime x 12 mesi = 5.241,60 x 2 (abbigliamento e parrucchiera per andare a cresime, matrimoni, comunioni e festoni) 10.483,20 e quindi succede che si può reinvestire il differenziale di 10.800 euro guadagnati dall'abbigliamento - 10.483,20 = 316,80/2 = 158,40 che il negozio di abbigliamento può aggiungere in compartecipazione statale e quindi arriva a 10.958,40 e perciò deve cedere allo stato o meglio alla banca - 10.920 = 38,40 all'anno quando paga il 730 unico x 10 anni di lavoro = 384 e quindi questo significa che c'è la possibilità di un altro aggio di 384 - 316,80 = 67,20 x 10 anni = 672 che si aggiungono ai 384 = 1.056 con cui si trova in pensione la signora Marta Cartabia parrucchiera, però siccome la signora Marta è da 60 anni che ha lavorato allora ha diritto all'integrazione del 4% annuo di cui sopra = 42,24 x 6 volte i 10 anni = 253,44 e quindi raggiunge 1.056 + 253,44 = 1.309,44 di pensione e credo che le vada benissimo!!!. Infatti l'autorità garante della giusta ed equilibrata concorrenza annuisce positivamente per la maggior tutela delle risorse impiegate nella compartecipazione economica e nella divulgazione pubblicitaria e commerciale dove poi possono presentarsi valide occasioni di svendite o promozionali e quindi forza, avanti tutta, non poniamo in mezzo indugi ed impieghiamo meglio il tempo per riuscire a sconfiggere gli invisibili disagi: quelli di NON riuscire a capire bene come funziona la normativa. CIAO: 

sabato 6 aprile 2024

Giovedì 11 aprile sarà a Rimini Gherardo Colombo

Uno straordinario protagonista della storia politica e sociale del nostro Paese arriva a Rimini grazie all’equipe Pardēs dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli” delle Diocesi di Rimini e San Marino-Montefeltro. Giovedì 11 aprile sarà infatti a Rimini l’ex magistrato Gherardo Colombo per affrontare il tema delle #regole, ospite della Rassegna culturale “Io sono l’altro”. L’appuntamento è alle 20,45 nella Sala Manzoni della Diocesi di Rimini, via IV Novembre 37. L’ingresso alla serata è libero e aperto a tutta la cittadinanza. Ex magistrato, giurista, saggista, scrittore: la biografia di Colombo è davvero straordinaria e attraversa la storia degli ultimi cinquant’anni dell’Italia. Giudice alla Corte di Milano, tra il 1978 e il 1989 fa luce sulla vicenda Ambrosoli e avvia indagini sulla Loggia P2. Consulente per le Commissioni parlamentari d’inchiesta su terrorismo e mafia, è stato protagonista dell’inchiesta “Mani Pulite”. È stato Pubblico Ministero presso la procura di Milano dal 1989 al 2005 (conducendo, tra gli altri, i processi Imi-Sir, Lodo Mondadori e Sme), anno in cui è diventato giudice in Corte di Cassazione. Nel 2007 ha lasciato la professione e da allora si è prodigato nella diffusione dei concetti di legalità e giustizia (soprattutto nelle scuole) anche grazie alla creazione insieme alcuni amici dell'associazione Sulleregole (www.sulleregole.it). Tra le sue pubblicazioni: Lettera a un figlio su Mani Pulite (2015), La tua giustizia non è la mia. Dialogo tra due magistrati in perenne disaccordo (con P. Davigo, 2016), Il legno storto della giustizia (con G. Zagrebelsky, 2017), Anche per giocare servono le regole (2020), La sola colpa di essere nati (con L. Segre, 2021) e Anticostituzione. Come abbiamo riscritto (in peggio) i principi della nostra società (2023). Impegnato anche nel volontariato: è membro del comitato etico della Fondazione Umberto Veronesi e dell'Advisory Board di Transparency International Italia, è volontario presso il III raggio della Casa Circondariale San Vittore di Milano e ha fondato la Ong Resq People Saving People. Nel 2016 riceve il Premio Passaggi e l’11 maggio 2022 a Palazzo Marino, a Milano, è stato insignito del Premio Campione per il suo impegno sociale con Resq People e per la sua opera a favore della divulgazione dei valori della legalità e della Costituzione italiana. L’incontro è la sesta serata promossa in questo anno da “Pardēs”, un gruppo formato da amici dell’Istituto di Scienze Religiose “A.Marvelli”, che ha deciso di organizzare un percorso in sette tappe a partire dal titolo: “In-dipendenti. Dipendere per essere unici”. Dopo le parole #fragilità, #limiti, #legami, #sguardi e #poteri a Colombo sarà affidata la parola #regole. Si ricorda che è possibile seguire le attività dell’Istituto “Alberto Marvelli” anche attraverso il sito www.issrmarvelli.it, i canali social (Facebook, YouTube e Instagram) e iscrivendosi alla Newsletter tramite questo link: https://www.issrmarvelli.it/iscrizione-alla-newsletter/ Per info più dettagliate: Équipe organizzatrice “Pardēs” e-mail: info.iosonolaltro@gmail.com Issr “A. Marvelli” Tel: 0541 751367 sito: www.issrmarvelli.it e-mail: segreteria@issrmarvelli.it

venerdì 5 aprile 2024

 All'Istituto Alberto Marvelli per Faraeccelsior in proposta in bozza collaborativa con il dottor Zamparetti Marco - NUOVI ATTI ORIENTATIVI DELLA MENTE NEL SE' E SOCIETA' DAL PUNTO DI VISTA COMPORTAMENTISTA SOCIALE. (Simulazione) - La "neuropsichiatra" Marilù voleva elaborare un nuovo quadro epistemologico dell'evoluzionismo psichico soprattutto a livello dell'identità nei rapporti con la dimensione comportamentale e dell'interazione sociale. Delineava perciò una storia a filo conduttore del gesto che sottratto all'ambito della mera espressione emotiva e studiato come elemento funzionale ad un sistema sociale, viene a configurarsi come un atto di relazione fra elementi viventi o meglio rappresentazioni viventi, ponendosi a fondamento di ulteriori possibilità di rapporto sociale. Si parte dal caso di Alessandro Ramberti criticando ogni approccio appreso in passato in cui la mente ed il sé, siano state presupposte come entità indipendenti e preesistenti al processo sociale e descrivendo un percorso che conduca per mano le persone che hanno una tipologia di dipendenza o peggio di schiavitù con la rappresentazione genitoriale in particolar modo pe3r modo che possano tramutarsi dal burattino Pinocchio al bambino Pinocchio di sé stessi perché (come sosteneva Mead egli possa divenire oggetto a sé stesso). E' necessario perciò distinguere 3 momenti nella strutturazione del sé, processo che si attua nella forma compiuta nel ripassare la nostra parte infantile dal gioco libero a quello organizzato. Nel primo punto il bambino assume, uno per volta, i ruoli di singole entità (persone, animali) che incontra durante il suo percorso di crescita ed in particolare modo deve trasformare la sua ingenuità per modo di non lasciarsi ingannare e truffare dai sotterfugi del gatto e della volpe, poi non deve tener conto degli abbagli del mondo dei balocchi e di Lucignolo che lo convince a marinare la scuola per entrare nel mondo delle illusioni che poi divengono cocenti delusioni. Successivamente il bambino dovrà essere in grado di identificarsi con il sistema del gioco collettivo ed organizzato di cui diviene parte, assumendo virtualmente i ruoli di TUTTI i partecipanti, ossia l'atteggiamento dell'altro generalizzato. Di seguito nel 3° momento cruciale e decisivo che genera la personalità indipendente ed autonoma, si deve distinguere all'interno del sé un ME e questo avviene nell'età adolescenziale più che altro, un polo strutturale importante che incarnerebbe in un certo modo il precipitato degli atteggiamenti altrui, e un IO polo CREATIVO che costituisce un principio fondamentale di azione incline a generare risposte innovative entro la determinatezza di alcuni schemi appresi ed interiorizzati. Infatti, è proprio la capacità creativa del sé ad offrire il contributo più importante nella costruzione di una società ideale, il cui fine ultimo consiste nel semplice mantenimento dei valori esistenziali dati come nel momento in cui Pinocchio entra nella balena ed incontra la figura paterna, mettendosi a confronto con la sua coscienza strutturale piuttosto che con i ricordi, cioè immedesimandosi con una sua probabile raffigurazione nella quale vuole rispecchiarsi per partecipare alla costruzione sociale di una società di esseri morali, in costante movimento di approssimazione ad un ideale democratico in cui ogni individuo sia posto in grado di realizzare sè stesso negli altri attraverso ciò che compie e delinea in quanto peculiare per sé stesso. Oltre ad avere contribuito alla definizione di un nuovo orientamento psicologico PNL dei termini educativi di qualificazione oggettiva ai quali si intende assomigliare rigettando quelli negativi e passivi ai quali ci si dovrebbe dissociare, la neuropsichiatra Marilù proponeva un nuovo concetto di UTILITA' intesa come CONVENIENZA ANALITICA PSICOLOGICA che conduce alla MATURITA' ANALITICA PSICOLOGICA, un passaggio dall'età adolescenziale a quella adulta in cui si devono incrementare le utilità caratteriali conseguenti ad un dato tipo di consumi di beni e di risorse, ovvero fare comprendere i limiti di rapporti incrementali a voler raggiungere determinati obiettivi. Ad esempio Alessandro Ramberti si è tenuto come ricordo il cellulare della madre ed il suo numero telefonico senza considerare se potesse avere una effettiva utilità sociale OGGI in quanto se era di 3 anni fa e (in supposizione) ha un valore di 50 euro di vendita e del doppio per valore AFFETTIVO allora è chiaro che Alessandro punti di più sul valore affettivo per rendere utile il cellulare, ma alla fin fine a livello reale massimo può aggiungere 1/5 del valore effettivo e quindi il cellulare di sua madre vale 60 euro cioè 10 euro in più del valore reale in quanto il valore contenuto NON è mai stato aggiornato da 3 anni e perciò se lo si frazionerebbe varrebbe appena 20 euro ad anno, mentre se con quel cellulare molti si esercitano all'attenuazione del giudizio allora il cellulare potrebbe valere altri 10 euro in più ed arrivare a 70 euro e cioè 3 euro in più ad anno e quindi alla fine 79 euro e cioè 29 euro di incremento perché Alessandro Ramberti è riuscito a trasformare le definizioni qualitative della di lui madre in termini più consoni alla propria personalità creando un modo per difendersi dalla dipendenza dell'egida materna e dal suo esserne succube. Perciò alla definizione madre = caparbia ha tenuto TENACE ed ha rigettato OSTINATA (NO); alla definizione parsimoniosa ha tenuto sobria ed ha rigettato avida; alla definizione diligente ha tenuto zelante e costante nell'apprendimento ed  ha rigettato troppo scrupolosa, pignola; alla definizione meticolosa ha tenuto precisa e puntuale, invece di spocchiosa; alla definizione arrogante ha tenuto deterministica e ha rigettato sgarbata; alla definizione egocentrica ha tenuto il termine concentrata e rigettato quello di egoista e via dicendo. L'incremento di 29 euro non è soltanto un numero, ma un indice di maturità e senso critico che fa definire una persona adulta in grado di saper discriminare fra le terminologie quelle a cui volersi determinare per essere considerato, stimato e benvoluto come persona di prestigio e di valevoli valori. Dunque NON si arriva mai al 30 dell'esame di neuropsichiatria?? NO manca sempre un elemento, quello del naso di Pinocchio che non deve mai mentire a sé stesso, che deve fare in modo di essere attendibile e credibile altrimenti dovrà ingoiare altroché medicina amara, peggio dovrà ingoiare le sue stesse fandonie che diverranno l'inferno di Pinocchio dal quale non uscirà più per diventare un uomo che sa amare e non una marionetta che i fili della sua esistenza si fa tirare. GRAZIE al lavoro psichiatrico. 

giovedì 4 aprile 2024

 HO VISSUTO. Sette vite non bastano alla salda esperienza, resta coesa solo l'anima della resistenza.   Rimani in ascolto di quel ventre bambino che di pancia comprende il mondo e lo rende. Rimani ad osservare quello sguardo bambino fra l'aquilone e il fango che rende il mondo. Sette vite come i gatti a scorgere nel buio dell'amaro destino la speranza di un eterno fanciullino. 

 All'Istituto Alberto Marvelli agli avvocati Tognacci Stefano, Vasini Francesco, Brancaleoni Roberto, Amoruso Domenico e Andriuccioli Silvia - NUOVI  ATTI COGNITIVI ALL'INTERNO DEI CONTENUTI DELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA COLPA - Da che cosa dipendono rimorsi, dispiaceri, sensi di colpa e conseguenti infelicità? Dalle cose che valutiamo come potenzialmente eseguibili, in quanto sotto il nostro controllo mentale. Si deve pensare però che qui il termine "controllo" non viene usato soltanto nel senso quotidiano della parola, ma viene usato come consapevolezza. Se si ignorano le conseguenze dei pensieri e dei gesti i contenuti mentali possono portare a conclusioni fallaci e quindi questo significa riuscire a valutare il rischio. Tuttavia, è la nostra spontanea evocazione dei possibili contenuti mentali in storie del passato alternative a quelle reali (a quelle cioè che si sono effettivamente svolte nel passato), che determina dispiaceri e rimorsi. Succede così che non riusciamo a perdonarci delle questioni di cui gli altri non immaginano neppure che ci si possa sentire colpevoli e tutto questo perché nella nostra mente ci siamo autoconvinti che erano disponibili dei pensieri che avrebbero potuto condurre ad azioni diverse da quella effettivamente eseguita. Nessuno può impedirci, a posteriori, di autocolpevolizzarci e autopunirci e perciò dobbiamo fare il lavoro tutto da noi, senza aiuto: smontare, un pò alla volta, quello di cui siamo pervicacemente convinti e che ci rende infelici. Tutto questo dipende da un indeterminismo che trae origine dalla tendenza a spiegare gli eventi del passato in termini molto generali, invece, di individuare, come cause, specifici episodi particolari che molto probabilmente non erano sotto il nostro controllo e che generano una specie di iper-determinismo basato sul senno di poi. A tale proposito ci si confronta più che altro sui rischi inerenti le condizioni in cui i soggetti compiono delle scelte o prendono decisioni (e conseguentemente intraprendono una azione), specie quando 1) ad ogni singola decisione è associata una molteplicità di conseguenze, ciascuna delle quali corrisponde alla realizzazione di un particolare "stato di mondo" in cui si vuole vivere (essendo inteso che i possibili stati del mondo si escludono a vicenda); 2) i soggetti che decidono attribuiscono determinate probabilità ai possibili stati del mondo. Tuttavia, oggi si decide in condizioni di incertezza in cui si devono considerare frequenze relative, oltre che ritenere che queste probabilità possano servire per ottenere criteri di scelta ottima sia per i soggetti che decidono e sia per chi subisce la decisione. A questo punto, perciò, l'avvocatessa Marilù proponeva un prospetto di rischio per i fallimenti sia personali (inerenti la carriera o la realizzazione di un obiettivo) e sia lavorativi-operativi (inerenti la politica) e perciò chiamava all'appello la dottoressa Tafaro Tiziana. Supponiamo allora che Tiziana voglia aprire una attività di rosticceria del valore di 100.000 euro tutto compreso anche i permessi, gli strumenti lavorativi e quant'altro e perciò apre un muto presso una banca che valuta che lei è all'inizio di una attività in proprio e non ha esperienza a parte quella di cuoca stagionale presso alcuni ristoranti ed alberghi della riviera romagnola, la banca deve stabilire degli indici di rischio di fallimento che incidono anche nella rateizzazione del muto e nell'applicazione degli interessi bancari e perciò essendo Tiziana alle prime armi la banca X decide di applicare un tasso del 5% di rischio (il più elevato) e quindi si fa dare 5 volte tanto il valore dell'attività come base per aprire la pratica di muto e cioè si fa dare 25.000 euro in deposito assicurativo con una rata di almeno 1.250 al mese x 12 mesi = 15.000 euro annuali e ciò significa che l'attività deve stare in piedi almeno, almeno 7 anni in quanto 1.250 x 12 mesi x 7 anni = 105.000 euro e quindi si recuperano pure i 5.000 euro degli interessi perciò rimangono 3 anni di scoperto (10 anni sono un minimo per ottenere una pensioncina) e perciò Tiziana si permette di fare 105.000/3 = 35.000 euro che si tolgono dai 100.000 preventivati = 65.000 euro di fatturato minimo e cioè la rosticceria dovrebbe guadagnare/12 mesi = 5.416 al mese (lasciando da parte il numero periodico) e cioè 416 euro in più rispetto agli interessi e perciò sono 416 x 12 x 7 anni = 34.944 con una minima perdita da parte del contraente il mutuo di 35.000 - 34.944 = 56 euro che quindi si debbono aggiungere ai 416 = 472 euro di mutuo finale x 12 mesi x 7 anni = 39.648 x 3 anni di scoperto previsti = 118.944 perciò se la rosticceria non resiste nemmeno 1 anno deve restituire anche i 18.944/12 = 1.578 euro (senza il numero periodico) che si aggiungono ai 5.416 = 6.994 e facendo poi 34.944/6.944 = 5% PROVA DEL 9 che l'interesse per un mutuo di prima esperienza di apertura attività è del 5%., mentre lo scoperto in margine contrattuale bancario e quindi il rischio realistico o se preferite di realizzo è di 118.944/34.944 = 3% e perciò su 118.944 x 5% = 5.947 con una perdita rispetto ai 5.416 di = 531 euro e poi 118.944 X 3% = 3.568 che si sommano ai 5.947 = 9.515 x 10 anni di attività = 95.150 e quindi lo scoperto è di 4.850/12 = 404 che si aggiungono ai 531 = 935 x 12 mesi x 7 anni x 5% = 82.467 che si sottraggono ai 100.000 = 17.533/12 mesi = 1.461 euro di guadagno mensile minimo del proprietario del mutuo + 935 = 2.396 x 12 mesi x 7 anni = 201.264 a cui si sottraggono i 100.000 di mutuo = 101.264 e togliendo poi i 100.000 di spese varie raggiungiamo dopo 10 anni alla cifra di 1.264 di pensioncina perché cara Tiziana Tafaro abbiamo poi fatto 2.396 x 12 mesi x 10 anni = 287.520 ed abbiamo recuperato rispetto agli 82.467 di cui sopra lasciando da parte i 200.000 di valore del negozio totali = 5.053 e quindi 53 euro in più rispetto agli interessi OGNI ANNO o se preferisci 5,053% di interessi!!! La risposta è SI PUO' FARE!!! 

mercoledì 3 aprile 2024

 PROPOSTA IN BOZZA. IMPOSTAZIONE DI UNA NUOVA ECONOMIA SU BASE KEYNESIANA. -  In questa teoria i protagonisti sono i singoli individui, ciascuno dei quali possiede dosi dei diversi fattori produttivi e ne offre i servizi sui mercati. Il mercato del lavoro potrebbe essere in equilibrio quando il livello del salario reale è tale da uguagliare la domanda di lavoro (che si suppone regolata dal prodotto marginale del lavoro) e l'offerta di lavoro (che si suppone regolata dal saggio di sostituzione fra tempo libero e lavoro). Perciò quando il salario è ad un livello di equilibrio, la disoccupazione è volontaria. Per questo la sindacalista Marilù sosteneva che molti giovani volessero lavorare solo ad intermittenza e non in maniera continuativa per evitare la routine e la monotonia della ripetitività lavorativa e mansionale. Ecco perché voleva proporre contratti a chiamata oppure a sostituzione in una visione di disposizioni strategiche che favoriscano di nuovo insiders contrattando salari reali troppo alti, per permettere alle imprese di fare nuove assunzioni anche a tempo determinato per costituire salari d'efficienza che portino alla produttività dei dipendenti. Questa novità la voleva applicare al mondo della moda con Cucinelli oppure con chi volesse aderire per un iniziale importo di 1.300 euro x 6 mesi = 7.800 euro x 2% di interessi = 156 euro x 5 anni di impiego minimo e di garanzia di rispetto delle politiche aziendali = 780 euro (PROVA DEL 9 per log base 10 di 7.800/10). A questo punto il settore artistico della moda e del made in Italy avrebbe il diritto a fare una sommatoria fra 156 e 780 = 936 euro per ogni anno di attività della piccola impresa di (in proposta) almeno 10 dipendenti, oppure di 9.360 per il doppio di dipendenti cioè almeno 20 dipendenti e perciò Cucinelli avendo 60 dipendenti avrebbe il diritto di moltiplicare 9.360 x 3 volte (cioè 20 dipendenti x 3 volte = 60) e quindi si ritroverebbe già con un sostegno di = 28.080 euro/12 mesi = 2.340 al mese x 6 mesi della disoccupazione = 14.040/12 = 1.170 e ciò significherebbe che Cucinelli dovrebbe sborsare di tasca propria altri 130 euro per arrivare a 1.300 euro PROVA DEL 9 che lo stipendio minimo è di 1.300 euro per 130 x 10 del log base 10. Quindi sono 130 euro x 12 mesi x 10 anni di attività = 15.600 euro PROVA DEL 9 che Cucinelli potrebbe utilizzare gli interessi di 156 euro all'anno x 10 anni = 1.560 che gli verrebbero restituiti in compartecipazione statale e quindi lui avrebbe diritto a decurtarsi a 730 unico 15.600 - 1.560 = 14.040 x 3 cicli produttivi supposti = 42.120 euro totali /24 rate del Master in economia e finanza = 1.755 di cui il differenziale fra 1.755 e 1.300 = 455 euro va diviso in parti uguali fra datore di lavoro e lavoratore e perciò i dipendenti di Cucinelli avrebbero diritto a 1.300 + 227,50 = 1.527,50 euro dopo 20 anni di attività. A questo punto il signor Cucinelli usa i 227,50 x 24 rate = 5.460 euro da reinvestire x 2% di interesse = 109,20 che si aggiungono = 5.569,20 euro/12 mesi = 464,10 e quindi rispetto ai 527,50 lasciando da parte i 1.000 euro = 63,40 di margine al mese di guadagno x 12 x 20 anni di attività = 15.216 euro/12 = 1.268 euro di pensione per chi svolge almeno 20 anni di attività continuativa presso il settore incrementandolo e lanciandolo all'estero se poi gli operai rimangono altri 10 anni hanno diritto al premio di 109,20 e quindi di andare in pensione con 1.268 + 109,20 = 1.377,20 con un guadagno di 77,20 rispetto allo stipendio iniziale che a discrezione del dipendente possono essere utilizzati come integrazione pensionistica x 24 rate = 1.852,80 x 2% = 37 euro e quindi 1.852 + 37 = 1.889,80/2 (metà all'operaio e metà al padrone) = 944,90/12 = 79 euro ancora da includere ai 1.377,20 e quindi in sostanza = 1.456,20 un buonissimo investimento pensionistico che vale la pena considerare per portare in alto il made in italy che molto nel mondo della moda ed oltre può insegnare. 

 IL RICONOSCIMENTO FILOSOFICO NELL'ANOMIA. - PROPOSTA IN BOZZA a Gabriele Trivellin, Svanegra - Inseguendo la nostra ombra di inadeguatezza funzionale, per ricercare nel percorso dei discepoli di Emmaus una espressione che possa dare valore di efficacia ci accorgemmo che stavamo compiendo un passaggio da una società a solidarietà meccanica (scarso grado di divisione del lavoro socialmente utile, con rappresentazioni collettive che svolgono una efficace funzione integratrice sia a livello produttivo che economico) a società a solidarietà organica (alto grado di divisione del lavoro sociale, con rappresentazioni collettive che svolgono una efficace funzione integratrice specie a livello politico-governativo, con diffuse articolazioni di funzioni e ruoli sociali, presenza di un sistema di norme che integra la "coscienza collettiva" dei desideri illimitati dei singoli individui ed i conflitti di interessi tra i vari gruppi). L'accentuazione del grado di divisione del lavoro sociale a livello anomico, la vedemmo immediatamente nel confronto con Gesù Cristo, mentre camminava a fianco a noi, per cui ci rendemmo conto, mentre parlavamo delle scritture e della loro interpretazione che la produzione delle nuove funzioni sociali risultava in rapido sviluppo rispetto al processo di produzione ed elaborazione delle norme e dei valori capaci di integrarle nella coscienza collettiva, per modo tale che anche noi, come Cristo potessimo riconoscerci nello spezzare il pane per tutti i fratelli non escludendone alcuno. Lo stato anomico della società, difatti, nel suo disintegrarsi per effetto della crisi di legittimità dei valori e delle norme e discipline dogmatiche che fino a questo momento l'avevano costituito tenendolo coeso, si riflette in un sistema particolare degli individui: nel suicidio (o meglio nella sua forma anomica di incompetenze ed ostacoli) per cui è possibile cogliere come avvenne per i discepoli di Emmaus la concentrazione dei motivi di disadattamento prodotti da un disfacimento sociale capace di portare alla disfunzione della personalità. Il problema si evidenzia ancor di più quando i discepoli di Emmaus così come noi fanno fatica a comprendere la spinta ad interiorizzare il fine della resurrezione: vincere la mortificazione, il senso di frustrazione che l'esistenza può riservare, superare la limitatezza con l'iniziativa culturale che sa andare al di là delle evidenze di divisioni di classi sociali, o di frazioni e differenze fra individui per vedere una possibile realizzazione dei fini preposti di una vita benestante. Alla frattura sociale, noi tendiamo a reagire come i discepoli di Emmaus, rassegnandoci senza prevedere, invece, una serie di iniziative che possano andare al di là degli ostacoli. Perciò diventiamo conformisti, accettando i fini delle classi dominanti e dei padroni senza per questo usufruire al meglio dei mezzi a disposizione; oppure diventiamo innovatori, che sanno sì accettare i fini, ma rifiutano i mezzi di sacrifici ed impegno per raggiungerli e perciò ne pretendiamo di nuovi definiti sostenibili e quindi meno faticosi; oppure (novità??) possiamo diventare ritualisti, che sanno accettare i mezzi ed in parte anche i fini; oppure possiamo diventare purtroppo rinunciatari ai primi ostacoli, cioè coloro che passivamente non accettano mai nulla; oppure possiamo essere eterni ribelli, che rifiutano fini e mezzi, ma per propugnare un nuovo assetto sociale. In queste tipologie i non conformisti come i cristiani autentici sono considerati devianti e la devianza risulta un adattamento successivo ritardato conseguente alla situazione anomica tanto più che persino i discepoli di Emmaus si chiedono come mai non erano riusciti a riconoscere in colui che camminava a fianco a loro Gesù Cristo risorto, ma lo vedevano come un forestiero, una persona estranea non soltanto agli avvenimenti della crocifissione ingiusta di un innocente, ma anche alla sua mancata esperienza partecipativa. Riconoscersi in un Dion fatto uomo per noi, non è così semplice ed immediato perché significa entrare nel piano di salvezza che sa resistere alle difficoltà ed i disagi, i dolori e le sofferenze, i sacrifici e le rinunce che occorrono per raggiungere la realizzazione: rotolare la pesante ed opprimente pietra del male e del senso di sconfitta che ci attanaglia, per vincere con il dono del pane incarnato in ognuno, della forza del vino come sangue che scorre nella sorgente che soccorre e unicamente sostiene nel cammino della vita. 

martedì 2 aprile 2024

 L'ETERNO FANCIULLINO. L'anima che riesce a cogliere fra il magma delle esperienze comuni le impressioni meno avvertite: poesia fanciullesca. Il poeta che sa far coincidere il sentire con il liberarsi nell'aria di ogni struttura culturale per scoprire la bellezza sensoriale nelle piccole cose, poesia. Attraverso la natura la persona riesce a giungere al misticismo del reale da cui discende la scoperta della profondità, poesia. Estemporaneità intuitiva dell'intimo interesse passionale che sa proporsi anche elevanti scopi morali ed umanistici che sono impliciti nel verso che si espande ovunque. Lo substrato che sa vedere la conservazione del soffio vitale divenendo sostanza che sa incarnarsi in ogni essere ed ogni cosa. Complessa e difficile decifrazione fra i cirri di porpora e la cavallina storna del senso dei rapporti indiretti che si legano come una catena di parafrasi contrastanti alla scienza, ma comunque evolutive. Il verismo dominante, la tensione motivante dell'oggettività che ricerca il fondo ed il risultato del cenno. L'anima mai si addormenta e fra le braccia di croce se pure sgomenta riesce a vivere l'amore di poesia. 

 LA TEORIA DI UN DISOCCUPATO. Il tasso di disoccupazione è un rapporto percentuale tra il numero di persone in cerca di occupazione ed il totale delle forze lavoro con specificazioni riguardo a condizioni frizionali, strutturali, stagionali, ciclica e tecnologica. A livello legislativo esistono le assunzioni privilegiate ed obbligatorie; quelle agevolate per i giovani; il servizio di formazione ed addestramento professionale; i contratti di solidarietà, quelli di formazione lavoro, i contratti part-time; la realizzazione di opere pubbliche e le agevolazioni fiscali o creditizie ad iniziative economiche; i provvedimenti di sgravi contributivi parziali o totali. Al medesimo proposito vanno considerate anche le misure dirette alla mera conservazione dei livelli occupazionali esistenti; il sistema straordinario di avviamento dei lavoratori coinvolti da processi di ristrutturazione o conversione aziendale di mobilità guidata; gli interventi della cassa integrazione guadagni; le misure di sostegno delle imprese in crisi. A tale proposito la sindacalista Marilù voleva proporre a Paolo Manzelli insieme alla dottoressa Tafaro Tiziana (attuario) un calcolo che si basa su una specie di rapporto di INDIFFERENZA tra il momento previdenziale o assistenziale della tutela per la disoccupazione e quello sostanziale contro la disoccupazione basandosi sulla cessione del 5° del TFR. Anzitutto a tale livello opera l'assicurazione obbligatoria per cui esistono 4 tipi di indennità a cui "NOI" per primi caro Manzelli Paolo aggiungiamo la 5° della cessione del 5° del TFR. 1) INDENNITA' ORDINARIA: viene corrisposta per 180 gg ed è fissata al 30% della retribuzione media degli ultimi 3 mesi di lavoro e spetta a coloro che hanno almeno una anzianità di 2 anni dell'assicurazione contro la disoccupazione e di almeno 1 anno durante i 2 anni immediatamente precedenti la perdita del lavoro e perciò cara Tafaro Tiziana "NOI" ora proponiamo ai sindacati TUTTI ed in special modo al settore edilizio, dell'industria e dell'agricoltura un calcolo stile keynesiano che include anche la cessione del 5° del TFR che si considera nella possibilità di lavoro continuativo per almeno 10 anni e quindi se un soggetto prendeva 1.200 euro x 12 mesi x 10 anni = 144.000 euro x 2% di interesse bancario = 2.880 per cui se facciamo 2.880/1.200 = 2,40% e perciò abbiamo ancora un margine su cui agire dello 0,40% in più su 144.000 = 576 euro x 12 mesi x 10 anni = 69.120 di fatturato su cui interagiamo/5 della cessione del 5° = 13.824 di stipendio/12 = 1.152 di disoccupazione x 6 mesi previsti dalla legge (e non di più caro Manzelli Paolo specifichiamo per cortesia a chi ci vuole buggerare!!!) e quindi avvertiamo il tuo omonimo che sostiene che potrà ricevere la disoccupazione fino a dicembre quando è stato licenziato ad ottobre e quindi la sua disoccupazione termina di essere erogata per legge ad aprile di quest'anno (non abbiamo dubbi in merito!!) e perciò sono 1.152 x 6 = 6.912 PROVA DEL 9 per log base 10 di 69.120 di cui sopra/10 (appunto!!) se no non ci si sta dentro con le spese. E quindi se facciamo 6.912 x 2,40% = 166 euro che il soggetto deve restituire allo stato per i 6 mesi di erogazione a livello INPS di integrazione contributiva = 996 euro che gli verranno decurtati SUBITO dai 6.912 che prende = 5.916/6 mesi = 986 euro che si dovrebbe prendere a livello REALE con un differenziale rispetto ai 1.000 euro asseriti dall'omonimo di = 14 euro al mese OBBLIGATORI di iscrizione sindacale e quindi rispetto ad Alessandro Ramberti che aveva proposto spese di segreteria per un suo concorso letterario "NOI" diminuiamo la spesa di 1 euro x 6 mesi = 6 euro e perciò caro Alessandro Ramberti studiati meglio la legge per cortesia che così i partecipanti ti devono dare solo 15 - 6 = 9 euro per la tua competente lettura e così l'omonimo Paolo potrebbe giungere ad una disoccupazione di 986 + 9 = 995 euro con una sola differenza di 5 euro rispetto ai 1.000 euro (comprendi vero??). Questo significherebbe per il disoccupato Paolo che avrebbe un ammanco minore INPS perché avrebbe a disposizione 5 euro x 6 mesi = 30 euro x 2,40% = 0,72 e quindi 30,72 di contribuzione x 10 anni = 307,20 che si aggiungono ai 995x 12 x 10 = 119.400 che si tolgono da 144.000 = 24.600 + 307,20 = 24.907,20 /24 mesi del Master in economia e finanza = 1.037,20 per almeno un minimo di 20 anni continuativi senza interruzione di lavoro e comunque a 65 anni di età prefissati prendere o lasciare.   2) Indennità di mobilità è corrisposta per un periodo che va dai 12 ai 48 mesi e varia in funzione dell'età e della regione di appartenenza del beneficiario e "NOI" proponiamo a Bonaccini Stefano oppure a Petitti l'inclusione nel calcolo della cessione del 5° dello stipendio per almeno 3 anni e quindi in base alla supposizione di cui sopra sono 1.152 x 48 mesi = 55.296/5 = 11.059,20/12 mesi = 921,60 di paga a cui si aggiungono il 2,40% dei famosi 307,20 di incremento iscrizione sindacale a tutela della semioccupazione (oi bella cus cle??) cioè un lavoretto di almeno 4 h al gg x 48 mesi (ah bella sta robona??) oppure sostituzione ferie, malattie, fratture varie INAIL vari a 921,60 + (307,20 X 2,40%) = 928,97 + i 6 euro a cui rinuncia Alessandro Ramberti per la sua competente lettura = 934,97 con cui poi il soggetto andrà in pensione se riesce almeno a fare 10 anni continuativi in un posto di lavoro con 65 anni di età. I trattamenti speciali invece vengono erogati per coloro che erano occupati nell'edilizia o in agricoltura per 90 gg e sono calcolati nella percentuale del 30% del precedente trattamento e perciò se il trattamento era di 1.500 euro = 450 euro a cui si aggiungono i famosi ormai 307,20 = 757,20 x 12 x 10 anni = 90.864/5 del 5° = 18.172,80/12 = 1.514,40 PROVONA DEL 9 con il guadagno della famosa iscrizione al sindacato di 14 euro compresi anche gli 0,40 della percentuale di interesse e così finisce l'opera che si devono fare almeno 10 anni continuativi (per il pizzaiolo che me lo ha chiesto) per avere diritto a 1.514,40 - 307,20 = 1.207,20 e pace e bene a tutti. Impariamo bene, impariamo meglio per non farci fregare dai citrulli con pochi ideali costrutti. 

lunedì 1 aprile 2024

 IL TRIONFO. Mattia era un ragazzo di 21 anni che dopo essersi preso 1 anno sabbatico dopo il diploma di liceo scientifico aveva deciso di frequentare l'università di medicina a Roma, anche se non ci credeva molto, ma solo per il fatto di non dover finire come il padre a fare per più di 40 anni un lavoro alienante, ripetitivo e monotono dentro una fabbrica di scarpe prendendo una misera paga e poi una misera pensione. Lui aveva una adesione minimale e frammentaria della realtà contingente, in quanto aveva poca resistenza al costante impegno e alla strutturazione nella maturazione responsabile deterministica, tanto che pensava di lavorare poco, in maniera appena sufficiente facendo molta libera professione per guadagnare molto e potersi concedere così una vita agiata e benestante. Lui voleva vivere di espedienti e per questo se ne stava come molti giovani della sua età in precario equilibrio tra certezza motivazionale genitoriale nel processo di un duraturo ed impegnato lavoro dato da una certa disciplina dovuta alla volontà, e l'elusione di un dibattito critico che creava interpretazioni non globali del vissuto per fattori di comodo o propria convenienza ad avere le spalle coperte oppure a vivere sulle fatiche degli altri e sullo sfruttamento del loro lavoro. Il primo esame che Mattia dovette affrontare era quello di Patologia generale I con il dottor Morolli Luca con cui avrebbe dovuto presentare una tesina dal seguente titolo "Malattie autoimmuni con particolare riferimento alle artriti reumatoidi a livello della sinovia" Mattia però non aveva molta voglia di studiare e quindi cercò di elaborare un poco degli appunti che gli aveva passato la compagna di classe Marilù dove si diceva che normalmente l'organismo tollera i suoi antigeni tessutali in quanto li riconosce come "SELF", ma in alcuni casi questi diventano estranei traducendosi in "FOREIGN" e dando luogo alla formazione di anticoprpi che reagiscono con gli antigeni per "autoanticorpi" con una difficoltà di esatta interpretazione su responsabilità di malattia ovvero di conseguenze, invece, di alterazioni sopravvenute negli organi malati per altre cause. Nel caso delle artriti reumatoide si ha una affezione infiammatoria poliarticolare che colpisce più frequentemente il sesso femminile e le persone anziane (età 70 circa) e la particolarità caro Albisinni è data dal fatto che le articolazioni colpite presentano una sinovia iperemica ed edematosa con notevole infiltrazione di plasmacellule e linfocitaria. Segni della malattia possono essere la perdita di peso, aumento della velocità di eritrosedimentazione e possono essere interessate anche le membrane sierose. Recentemente il fattore reumatoide è stato ottenuto in forma purificata che appartiene ad una proteina della classe IgM con un peso molecolare intorno ai 900.000 ed una costante di sedimentazione di 19S. L'antigene verso il quale è rivolto il fattore reumatoide è costituito da immunoglobuline: si tratta quindi di anti-anticorpo. Spesso il fattore reumatoide circola nel sangue legato al suo antigene sotto forma di un complesso immune che, innescando i consueti mediatori della flogosi, porta alla formazione di infiltrati articolari. A questo punto il dottor Morolli Luca leggendo la breve tesina si indignò perché Mattia non aveva fatto altro che riprendere paro, paro da un libro le informazioni senza fare una propria ricerca e quindi lo interpellò dicendo "Tutto qui?? Io queste cose le sapevo già, e quindi tu non hai fatto altro che copiare, mentre io ho avuto oggi un caso di amiloidosi ereditaria cioè una alterazione amiloide dovuta ad una mutazione ereditaria di proteine specifiche del sangue che formano fibrille amiloidi a livello di transtiretina mutata (ATTRm) che è una particolare proteina del fegato e quindi ti domando come si fa a capire se si tratta o meno di amiloidosi??" "Mah, professore, questo argomento non era previsto sul libro e nemmeno ne abbiamo trattato in classe" "Ma caro mio - rispose il dottor Morolli Luca - davvero ti aspetti che sui libri trovi tutte le risposte dei casi che trattiamo in corsia ed anche negli studi medici?? Stai fresco perché la realtà è diversa e tocca a te fare delle ipotesi e poi prenderti la responsabilità di medico di stabilire una indagine clinica e poi successivamente una adeguata terapia per cercare di fare campare meglio il paziente malato. Tocca proprio a te fare la giusta prescrizione ed a volte l'esperienza non aiuta e quindi devi chiedere il consulto ed il confronto con i tuoi colleghi sperando che loro abbiano già visto casi simili e che ti possano dare qualche dritta perché se no sul fegato 1 anno di terapia cortisonica è veramente una mazzata che può interagire su altri organi come il cuore oltre che sul fegato ed allora altroché amiloidosi al paziente provochi problemi ben più seri che poi sono davvero difficili da tamponare Per esempio il dottor Zompatori lavora nell'ambito della Pneumonefro e tratta malattie come le glomerulonefriti autoimmuni che è più che altro data dalla sindrome di Goodpasture dove l'affezione renale si accompagna ad emorragia polmonare per fattori tossico infettivi che producono a lungo andare un danneggiamento dell'endotelio che scopre e modifica l'antigenicità della membrana basale e rende accessibili agli elementi immunocompetenti gli antigeni della membrana basale inaccessibili se l'endotelio è normale, ma credimi è molto difficile diagnosticarla ai suoi esordi perché la GN è dovuta più che altro a elementi poststreptococcici dove l'interessamento renale è in relazione ai complessi immuni che si arrestano nell'apparato filtrante e questo si evidenzia solo con una PET renale che serve a determinare la localizzazione degli immunocomplessi di carattere transmembranoso. Come vedi quindi non basta avere la sufficienza nella tesina di patologia generale, bisogna anche saper ascoltare l'esperienza che ti dice che nella vita oltre la pazienza di capire nella costanza di studiare e lavorare assiduamente, ci vuole anche la maturità di un maggiore senso di responsabilità dovuto alla stima di chi lavora seriamente ogni giorno accanto ai malati, di chi si dà veramente da fare anche come uomo, marito e padre dando ai figli e agli adepti l'esempio di resilienza per poter portare a casa un buon risultato che poi ti farà ricordare come trionfante sulla morte come Gesù Cristo, non vedendo più una corce ed un supplizio nel sacrificio e nella rinuncia, ma vedendo l'opportunità di una vera Resurrezione. Ricordati ragazzo di non fare vivere ai tuoi figli la profonda sconsiderata disimpegnata delusione!!"