venerdì 30 giugno 2023

 NUOVE ANALISI DI COSTO CREDITO SPORTIVO. Al Ministro Abodi riferendomi alla l. 24/12/57 n. 1295 modificata più volte dalla l. 18/02/83 n. 50 cui compete erogare mutui a medio e lungo termine a favore di altri enti e di società sportive all'interno del fondo di dotazione di quote versate dal CONI si propone di aumentare di 1 punto percentuale la misura corrispondente al 2% degli incassi lordi dei concorsi pronostici ad un valore del 3% allo scopo di assumere custodi degli impianti sportivi anche di pallacanestro, pallavolo, pattinaggio, tennis, rugby e chi più ne ha e più ne ammetta dando lavoro anche ad extracomunitari in modo tale da creare in minimo ampliamento una stanza con doccia e fornellino per piccola abitazione dei custodi per riuscire a sistemare i migranti che vengono in Italia e liberare spazi nei centri di accoglienza orami all'orlo della loro coabitazione, ed inoltre sempre all'interno dell'offerta si propone di creare una piccola zona di ristoro gestita da ex-carcerati, ex-drogati o alcolisti in modo da fare percepire il più possibile al pubblico che lo sport è dalla parte dell'integrazione sociale e segue un etica dalla parte dei più deboli che attraverso questa disciplina possono riscattarsi avendo una vita dignitosa e sfuggendo alla delinquenza. In proposta dunque per gli aderenti si ipotizza un valore di 100.000 euro X 3% = 3.000 euro che si accumulano in un conto CONI per realizzare il progetto X 2%bancario = 60 euro X adesione di sponsor X un 4% di IVA proposto = 120 euro che si aggiungono quindi ai 60 euro per un valore di 180 euro X 12 mesi = 2.160 che sono inferiori a 3.000 euro di = 840 euro di sponsor a copertura dell'ingaggio e quindi facendo 3.000/840 = 3,57% per cui ci si perderebbe nel rischio uno 0,57% su 100.000 = 570 euro che vanno quindi tolti dagli  840 euro come spese di sostegno pratica, materiale vario e quindi = 270 euro effettivi guadagnati ad ingaggio  100 ingaggi minimi mettendo in atto anche un lavoretto di speaker pubblicitario = 27.000 di guadagni annuali/ 2 anni di Master sportivo apprendimento di cronometraggi, valutazioni fondo campo e quant'altro = 13.500/12 mesi = 1.125 euro di stipendio che è sempre meglio di niente in quanto poi i 27.000 euro per i primi 2 anni danno in accumulo un interesse del 2% bancario e quindi = 540 euro che sono inferiori a 570 di spesa per l'impresa = 30 euro X 10 ingaggi minimi X 12 mesi = 3.600 e quindi si supererebbero le aspettative bancarie di 600 euro rispetto al preventivo X 10 ingaggi minimi previsti = 6.000 euro X 2% di interesse X 2 anni di Master sportivo anche in allenamenti o vincite di medaglie e premi = 240 euro di tassa X 12 mesi = 2.880 X 2 anni = 5.760/12 = 480/5 custodi come i 5 fraticelli di Sant'Antonio da Padova e francescani rappresentati da frate Gabriele Trivellin = 96 euro al 2° anno e qjuindi un custode si beccherà poi 1.125 + 96 = 1.221 compresa una stanza con doccia e fornellino elettrico e microonde in modo tale da avere una propria autonomia ed indipendenza e al contempo di avere già un alloggio possibilmente vicino alle zone di custodia e di sorveglianza con anche l'installazione di telecamere negli alloggi (non in bagno) in modo tale che poi si possano attuare gli arresti domiciliari con tutela di un amministratore legale NUOVO che per il disturbo di tutto questo contratto si prenderà in proposta la metà di 3.000 euro e cioè 1.500 euro in modo da assicurare la correttezza del deposito e quant'altro e in maniera che tutto si svolga nel migliore dei modi. Abodi credo che Zanetti e Spalletti siano pienamente d'accordo che bisogna fare cose buone per distribuire tutti quei miliardi che si prendono i calciatori o gli sportivi e per fare in modo che ci siano nello sport TUTTO più valori sociali INCLUSIVI. GRAZIE. 

 LO SPECCHIO DELLE SPERDUTE DAME. In scena una donna con in mano un vassoio che contiene una torta di ciliegie che ha fatto insieme alle sue amiche che dice "Io posso fare poche cose, ma questa torta vorrei che fosse divisa con tutte le donne che hanno sofferto per violenza, soprusi, per stupri, per denigrazioni ed insulti, io vorrei che fosse divisa con quelle donne che lavorano strenuamente ogni giorno mettendo la loro intera anima a disposizione dei più deboli, fragili, vulnerabili così come sono io che sono peruviana e che sono straniera". Entra in scena una donna con una stenosi all'aorta che dice "Io sono piccolina, però nonostante sono malata voglio partecipare anche io a preparare questa bella torta in modo tale che molte donne come me possano avere uno spazio, là dove non c'è mai nessuno che mi ascolta in questa mia solitudine e in questo mio cercare di essere presente e di non rimanere invisibile, fra li invisibili della terra" In quel momento la donna con il vassoio si sposta e va verso una donna che prima si trovava nel buio e che ora viene illuminata da un occhio di bue che mette in risalto il suo vestito azzurro e quella donna è muta ed ha una benda agli occhi però con dei gesti inequivocabili indica un sacerdote che sta entrando in scena e questo si pone al centro delle donne e della scena con i paramenti verdi e poi dice "Il Signore sia con voi signore nostre, che vi benedica e su di voi faccia splendere il suo volto" La signora piccolina dice "Io non so molto esprimermi e so che paio una seccatrice, però mi piace Isaia che dice beate le giuste signore perchè avranno dalla loro parte il bene e potranno mangiare il frutto delle loro opere come la vostra bella torta di ciliegie e beati coloro che ascolteranno queste brave signore che lavorano senza tregua con le loro mani dando diritto agli oppressi in modo che la faccia dei poveri non venga pestata" Il sacerdote allora aprì le braccia e poi disse "Che nessuno di noi sia mai stanco o inciampi, che nessuno sonnecchi o dorma e si sciolga la cintura dell'impegno dai suoi fianchi e si slacci il legaccio dei suoi sandali. Le frecce di Dio sono acuminate e ben tesi tutti i suoi archi, gli zoccoli dei suoi cavalli sono come pietre e le ruote dei suoi carri come un turbine (Isaia capitolo 5 versetto 27). In quel mentre la signora del vassoio si sposta verso l'occhio di bue e poi dice "Cerchiamo il bene e non il male, odiamo il male e nei Tribunali ristabiliamo il Diritto; forse il Signore Dio degli eserciti è dentro ad una donna che può avere la stessa dignità di un Papa ed essere come lui ascoltata, e che spianerà a loro la strada per fare in modo che si rispettino e si stimino di più nel mondo, per fare in modo che si ascoltino nell'assemblea dei santi e che possano divenire venerabili in ogni luogo dove si forma il loro valore a diritto di sostegno, di coraggio, di profondità nel conoscere di una donna la sua Verità: essere partecipe in ogni ostia del valore di un Cristo che nella croce dal sapore femminile finalmente il giusto impatto avrà e nessuno più mai una donna lapiderà" FINE. 

giovedì 29 giugno 2023

News da Adele Desideri giugno 2023

a cura di Adele Desideri

Gentili lettori, segnalo quanto segue:

*L’antologia Manifesto per una nuova etica ecologista, a cura di Vincenzo Guarracino, Montabone Editore, Milano, 2023.

I poeti antologizzati sono Daniela Beolchi, Enea Biumi, Manuel Bonomo, Maddalena Capalbi, Adele Desideri, Annitta Di Mineo, Adelfo Forni, Luigi Giurdanella, Maria Carmela Iurato, Nikolle Loca, Dante Maffia, Maria Martines, Maria Elena Mejani, Alberto Mori, Guido Oldani, Jalisco P. Pineda Vasquez, Paolo Pezzaglia, Barbara Rabita, Antonella Radogna, Alina Rizzi, Rosella Rogora, Mario Rondi, Isabella Sandon Tenca, Arianna Sonia Scollo, Lidia Sella, Antje Stehn, Ada Eva Verbena, Vincenzo Zito.

Prefazione di Vincenzo Guarracino
Rimpianti e nostalgie di più felici aure

(…)
(“O terra felice del mio bell’Eupili, ecco finalmente che mi accogli nel tuo seno; mi avvolgi con l’aria del luogo natale e riempi il mio petto desideroso di assaporare l’aria pura. Finalmente quest’aria tonificante che rianima i sensi infiacchiti e ristabilisce le forze, scende negli ampi polmoni che si dilatano per accoglierla”)

(…)
(“Possa morire colui che per primo espose la mia città alle pericolose acque stagnanti e al fango maleodorante; e per desiderio di guadagno disprezzò la salute pubblica....”)

(…)
(”oh! genti fortunate che respirate in un clima mite quest’aria mossa e purificata sempre da venti veloci e da ruscelli limpidi. La natura è stata molto generosa nel dispensare un bel cielo e un’aria pura anche alla città superba; ma chi (tra i cittadini) si preoccupa ora dei doni di una natura così generosa tra il lusso e l’avidità di guadagno e la colpevole inettitudine di fronte a siffatto degrado ambientale?”)


Si può partire da così lontano, dall’ode del settecentesco abate Parini La salubrità dell’aria, datata 1759, per parlare dell’oggi, del nostro oggi assediato da tanti mali, non solo dalla pandemia, con tutto ciò che comporta a livello sociale, sanitario, igienico?

Certo, se ne può e anzi se ne deve parlare, perché la situazione, a dispetto dei secoli trascorsi, non sembra affatto cambiata, se si giunge ancora oggi a deplorare quello che l’abate di Bosisio, trapiantato dalla natia Brianza a Milano, smesso per un attimo il miraggio del freddo astro della “fama” letteraria, additava già allora, il primo in tutti i sensi a farlo!, come causa di un “male” destinato a peggiorare le condizioni della società del suo tempo, ossia l’incuria progressiva nei confronti dell’ambiente e la brama del “lucro”, il desiderio del guadagno.

Oggi, come e più di ieri, l’amarezza per il “male” che viviamo sotto forma di confinamento e senso di precarietà induce tutti a ripensare al nostro modo di collocarci, a partire dai poeti, responsabilmente sulla scena del nostro oggi di incertezze.
È così che, non meno di come faceva il Parini, fanno il manipolo di poeti arditamente raccolto sotto questa insegna PER UNA NUOVA ETICA ECOLOGISTA, personalità diverse per formazione e indirizzi ma coerenti nella volontà di sentirsi e proporsi come avanguardia di un più vasto Movimento: tra rimpianti e nostalgie di un compromesso, se non definitivamente perduto, “etere vivace”, non solo a livello regionale e locale, a livello addirittura planetario, e deplorazione più o meno esplicita, con fermezza a stento trattenuta (come appare, oltre che dai versi, anche dalle precisazioni che molti, quasi tutti, hanno voluto apporre in fondo alla succinta scelta antologica sul tema), delle cause strutturali e morali che hanno portato a questa situazione, tra espandersi inarrestabile di pandemie e deflagrazioni incontrollabili di guerre.


Contributo di Adele Desideri


Les Granges
Un sorriso perso/ un vento sospeso/ e una piccola Alice./ Nelle ossa il rigore
degli inverni,/ vecchie mura tra le mucche,/ i giorni secchi delle alture./ Le mosche qui sono il freddo/ e il vento terso,/ la fuga, il ritorno, la quiete./ L’altalena non è un gioco,/ Silvia,/ è un calice atteso/ tra l’erba e le nuvole./ Nella tazzina fiorita/ l’arcano è velato.// (da Il pudore dei gelsomini, Raffaelli, 2010).

Apoteosi (Neive, terra di langhe)
Lento l’autunno / sfigura negli ambrati / cangianti di morte/ acquerelli.// Gli ondosi vitigni/ inseguono quieti/ il sole che dorme.// Le trine di lino/ tartufano
il canto/ d’un legno bruciato/ nel fuoco.// È il rito dei Morti,/ dei Santi.// Le anime bevono/ liete/ un tocco di vino.// Il raspo dell’uva/ è pece che seda/ l’affanno.// Il cielo si tinge/ di tremuli avvisi.// Poi torna/ il mondo dei vivi.// Si perde l’incanto/ del giallo/ del rosso/ del viola.// (da 
Il pudore dei gelsomini, Raffaelli, 2010).

Breve nota dell’autrice
Tra una pandemia che pare non demordere e un’inattesa guerra all’interno dell’Europa, stretti nell’affanno della vita quotidiana, strattonati dalle incombenze burocratico-tecnologiche, soffocati nell’aria plumbea delle metropoli, malinconici nelle diurne, e notturne, solitudini, le donne, gli uomini, i giovani, gli anziani più non alzano gli occhi al cielo, più non scorgono i messaggi misteriosi della natura, più non ne decifrano la sacralità.
Il poeta, l’artista vi si immerge, e in un sommesso, incessante dialogo, ritrova il senso dell’esistenza, propria e altrui.
Ritrova - in una mosca che svolazza, nell’erba che resiste al rigore dell’inverno, nelle tinte variegate d’un autunno ricco di vitigni, nella luna che appare quale ventre di donna - l’essenza del rispetto per tutte le creature, il senso di una pace anelata e sempre tradita.

*Luciano Curreri, Anni dispari di narrativa Sessanta. Saggi e micro-saggi su Dessì, Rosso, Pomilio, Sciascia, Siké, 2023

“Si può sempre ricostruire un contesto, una specie di commune letteraria, anche solo in virtù di un’invenzione birichina – gli anni dispari di narrativa Sessanta per l’appunto – e rilanciare una curiosità vitale esteriormente, fisicamente dispersiva, tra luci e suoni, dalla Sardegna alla Sicilia, accogliendo poi storia e geografia di altre regioni e città del nostro, plurale paese, e in particolare quelle degli Abruzzi e di Firenze e di Trieste (e Trento)” (al link 
www.ibs.it/anni-dispari-di-narrativa-sessanta-libro-luciano-curreri/e/9788833340692).

“Quando si diventa vecchi, si vuole rallentare il tempo, ma il tempo non si ferma. E allora tieni strette le cose. Se loro ci sono, tu ci sei ancora. Non la vedi, non la vuoi vedere la vita che sgocciola (...) Noi li chiamiamo ricordi, ma siamo bugiardi (...) sono ancore per una vita che se ne va”
(Stefania Auci, I leoni di Sicilia. La saga dei Florio, Editrice Nord, Gruppo editoriale Mauri Spagnol, 2019, XLV edizione 2022, pag. 362-363)

Adele Desideri

 LETTERA AD UN VESCOVO. Caro Vescovo, ogni tanto mi recito il salmo n° 92 "Tu hai rafforzato il mio vigore come quello di un Bufalini, mi hai cosparso di olio profumato. I miei occhi hanno visto la rovina di quelli che mi insidiano; i miei orecchi hanno udito cose infauste riguardo ai malvagi, che si avventano contro di me." Il pericolo archetipico è sempre in agguato ed appare come un ammonimento specie nei futuri cambiamenti dove possono esserci degli stalli nevrotici di chi viene ad urtare contro ostacoli che paiono insuperabili, anche se poi vinta la ritrosia iniziale e una naturale diffidenza ci si accorge che in realtà gli ostacoli non sono poi così seri come per quel signore che ha telefonato per offrire alla Parrocchia dei libri a titolo gratuito ed ancora in buono stato e praticamente nuovi delle medie di suo figlio di cui la media di costo era di 12 euro e supponendo che dovesse regalare 10 libri egli ci perderebbe 120 euro però suo figlio che ha avuto una brava insegnante di matematica suggeriva di poter mettere in un fondo Caritas per un sacerdote che aveva continuamente bisogno di vettovaglie alimentari il valore dell'IVA del 15% = 18 euro che superano i 12 euro di bensì 6 euro che poi si vanno ad aggiungere ai 120 euro per un valore di 126 euro, mentre i 12 euro si accumulano in conto capitale al valore del 2% bancario di interesse = 0,24 cent. X 7 gg X 4 settimane X 12 mesi = 80,64 e quindi a fine del 1° anno suo figlio si ritrova con 126 + 80,64 = 206,64 - 12 euro del valore medio dei libri = 194,64 che superano gli  80,64 di = 114 euro con una perdita rispetto ai 126 = 12 euro PROVA DEL 9 che il valore medio dei libri era di 12 euro. A questo punto rispetto ai 120 euro ci perde 6 euro PROVA DEL 9 che deve impiegare 6 euro al gg X 7 gg X 4 settimane X 12 mesi = 2.016 PROVA DEL 9 che stava svolgendo una operazione di log base 10 dividendo 2.016/10 = 201,60 con una perdita rispetto ai 206,64 di cui sopra di = 5,04 per ogni libro e quindi X 10 = 50,40 euro che si tolgono dai 120 = 69,60 che si aggiungono ai 206,64 = 276,24 con i quali potendosi comprare altri 10 libri del valore di 120 = 156,24 effettivamente guadagnati che fruttano in banca un interesse del 2% = 3,12 e quindi con 5,04 + 3,12 = 8,16 X 7 gg X 4 settimane X 12 mesi = 2.741,76/2 anni di Master = 1.370,88 di uno schedatore presso una libreria o presso la famosa casa editrice della parlamentare Santanchè che da par suo incentiva questo lavoro con il suo 46,80% di compartecipazione al lavoro = 641,57 X 2 anni di Master = 1.283,14 di un rivenditore low-cost anche per taxi, crociere, biglietti aerei, di pullman e di Mirabilandia; Fiabilandia e pure comprendendo un menù Mac nell'offerta. Questo caro signor Serafini che ha piacere di essere nominato significa un futuro per suo figlio e per altri figli compreso fra i lavori quello di video-maker per spiegazione libri o opere letterarie in collaborazione con Alessandro Ramberti. Non si gettano mai via le opportunità specie se riguardano la buona cultura che testimonia come un signore dalla maglietta marroncina e un cavallino rampante come marchetta che i lavori fatti bene ed utili NON si fanno mai a metà e che servono per davvero anche a quei sacerdoti citati nell'omelia di don Vittorio Metalli che hanno bisogno di occupare i giovani perchè non finiscano in cattive compagnie e per farli diventare uomini adulti mai senza una certa prosperità. 

 LA PACE COMMENTATA. Un professore di scuola se ne stava per andare in pensione e voleva lasciare di sé un messaggio che potesse rimanere impresso sia ai suoi alunni che ai colleghi e oltre. Prese così carta e penna e si mise di fronte ad un foglio bianco e poi cominciò così "Cari alunni, colleghi io sono stato con voi per più di 30 anni cercando xi trasmettervi non tanto semplici nozioni che poi nel tempo si possono dimenticare e disperdere, ma soprattutto il modo per elaborare le nozioni in maniera dialettica e informatica per una loro più approfondita applicazione del patrimonio logico di provenienza per cui si tenta sempre di innescare una sostanziale concordia fra gli storici del diritto nel rifiutare una netta censura fra le forme di pensiero dei glossatori e quelle dei commentatori quali potreste essere voi nelle vostre successive proposte, programmi ed intendimenti nonostante le molteplici differenze rilevabili nei metodi di insegnamento e di esposizione dei testi per cercare di elevare al massimo possibile il livello dell'atteggiamento spirituale, morale ed etico in questo tempo dove tutto pare generare comportamenti di prepotenza e sopraffazione rispetto al Corpus iuris studiato sia pure sulla base di un ossequio formale che vuole volgersi oggi ad una maggiore libertà interpretativa. Sollecitato come insegnante ed educatore dalla attuale realtà sociale e politica nella quale ci troviamo immersi, e delle cui istanze dobbiamo avere vivissima coscienza, cerco di fare del mio meglio per dirimere i contrasti tra una vecchia e tradizionale legge di secoli a noi tramandata dalla storia e la realtà congestionata e stressante della vita, dovesse essere proprio questa a cedere al ricatto, all'abominio senza aver tentato con ogni buon intendimento a proporre soluzioni di pace. In vari momenti e punti in cui vi sono state da parte mia debolezze strutturali o di negligenza chiedo scusa, ma ora che vado in pensione intendo proporre un coordinamento con nuove possibili tipologie di interazione con le attuali normative che potrebbero essere utilizzate per disciplinare i rapporti nati dalla più recente esperienza giuridica. A tal fine vorrei essere fautore del commentatore giuridico pacifista facendo ricorso a una serie di operazioni logiche fondate sulla aggiornata conoscenza della attuale dialettica informatica e tecnologica in tutti i livelli. I riflessi di questo mio intendimento si potrebbero cogliere all'interno di un sussidiario di ratio scripta cioè di un superiore complesso di principi di giustizia al quale fare ricorso là dove una qualsiasi disposizione consuetudinaria (coutume) anche se estensivamente interpretata, non disponesse nulla di fatto. Ci si baserà su impulsi innovatori di nuovi indirizzi scientifici per ottenere possibili frutti più elevanti del nostro Paese. Tramite poi la diffusione dei nuovi modi interpretativi si possono poi esporre nuovi passaggi dei testi normativi per lettura, scomposizione in elementi costitutivi, riesposizione riassuntiva, indicazione di casi pratici, chiarimenti e approfondimenti di punti equivoci e da ultimo raccolte di osservazioni importanti e obiezioni possibili configurate per cercare di trovare soluzioni alle controversie che potrebbero nascere. Questo metodo di gireconsulto sarà ispiratore per le applicazioni di garanzia per procedimenti esegetici tipici offrendo anche il terreno più adatto per la configurazione di istituti che possano innalzare la giurisprudenza nella sua essenzialità. Ora nella mia individualità, avendo più tempo da dedicare allo studio proverò con ogni mio impegno ad estrapolare le repetitiones, i tractatus più interessanti per i consilia vostra ed anche mia. Che la mia vocazione sia questa: imparare sempre e insegnare da ciò che si è imparato un orientamento communis opinio che portino ad evoluzione per l'affermarsi dei giusti e più corretti principi di autorità. Grazie a tutti voi. 

mercoledì 28 giugno 2023

 SOLO E PENOSO. Solo e penoso i più disboscati campi andava percorrendo a passi tardi e lenti mentre svaniva il giorno dietro a sé progressivamente. L'incoerenza, l'instabilità dell'incedere la facevano da padrona, fra inganni della coscienza che nullo di erotico amar perdona e per questo se ne stava impenitente ad aspettare sul ciglio della strada che alcuna si potesse presentare, come preda da consumare con una maschera di disgregazione che voleva nascondere la sua labile condizione. "Sulle ceneri ho costruito il mio futuro che arsero da illusorio amor di speranze tradite di vita nuda e cruda che non conosce mai verità candite. Polvere dalla polvere, presto in un soffio sarò disperso nel vento dell'utopico graffio che lascia l'impronta sonora di una vellutata splendida aurora" L'uomo macchina stava a guardare come rapito dalla inautenticità di un racconto di uom ferito, che alla stregua di un pensiero sfuocato, insegue la virtù di uno storto predicato e vi si getta, credendo ahi lui che valga come chiave di vita perfetta. "Demistificato vò imparando a conoscere la laboriosità del fuco che resiste nella danza dell'amor vissuto e vinto, sto imparando a riconoscermi come prescelto fra le inebrianti braccia di un amplesso dove io sono di Circe fra i porci il suo complesso" La visione di un giorno appena passato in cui tutta una vita è fuggita senza lasciar traccia alcuna, in cui l'uomo ha sospinto impulsivo il suo ululato alla mirabile luna, e poi più nulla su quella via dell'incontro, niente se non una clessidra che nei granelli fra la stretta fessura faceva intravedere l'inconscio ritorto. "Risollevare il riso anche fra stanche e cadenti membra, corroborare il pensiero fra le dita di mani tese nell'angoscia esistenziale, fra il dire, fare, baciare, lettera e testamento che può far male. Risorgere fra le pietre dure di un duro destino, ritrovare un singolare apprezzabile cammino dov'io sono come il tralcio unito alla vite per donar buon vino e spiga di grano per fornire pane, dov'io sono integro uomo sposo che si coinvolge e avviluppa nel suo amor carnale a rivedermi come un desiderio pieno, a risentirmi nei piaceri di Polifemo." Uno fra noi è sempre di troppo, mille fra noi fanno solo baccano, nessuno fra noi è senza peccato per scagliare la pietra di condanna monda della sua mano. Uno fra noi non è nient'altro che maschera senza un  nome o riconoscimento, mille fra noi sono solo parte di un continuo scontento, centomila per provare l'amor profondo e senza fine fan la fila, centomila, centomila si trasformano in uomini dal valore che ad anima senza più tempo si assimila. Centomila, centomila siamo noi con l'anima in mano da offrir al divin cospetto che lui la rimandi come raggio illuminante di un amore perfetto. FINE 

 BILANCIO FRA NESSUNO E CENTOMILA. Un ragioniere distratto guardava fuori dalla finestra con uno sguardo stralunato che si era incantato a vedere un passerotto sul davanzale che beccava briciole di pane che lui stesso aveva messo come affascinato da quel piccolo esserino che pareva così debole e fragile quando invece sorprendentemente con il suo pigolio gli suggerì così "Perchè non fai istituire un fondo speciale per noi per un valore da iscrivere in parte corrente che deve essere pari al saldo risultante dalla contrapposizione tra le finalizzazioni di spesa e gli interventi correttivi da realizzare mediante aumento proporzionale di entrate o riduzione di spese, in modo che l'approvazione di determinati progetti di legge che consentono la realizzazione di economie di corrispondente importo possano effettivamente realizzarsi??" Il ragioniere lo guardò stranito dal fatto che non ci aveva capito un H da quella legge intricata, come d'altronde molte altri leggi dello stesso genere o comunque similari "Scusa tanto - rispose - io non ho capito proprio niente di ciò che mi hai detto: per favore me lo puoi spiegare??" Il passerotto benevolo gli rispose così "Certamente, te lo spiego però tu per favore stai molto attento che io mi baso sul bilancio parrocchiale di Sant'Agostino di Rimini. Prendi dunque carta, penna e calcolatrice e poi insieme facciamo i calcoli. Stabiliamo in esempio di mettere in disparte come fondo speciale parrocchiale da 54.352,32 un 4% di IVA = 2.174 euro di cui però ad arrivare al 22% dell'intero ne mancano 18% su 54.352,32 e quindi =  9.783,41/12 mesi = 815,28 di guadagno minimo per poter accedere all'offerta., A questo punto tu accumuli in totale 815,28 + 2.174 = 2.989,28 che superano i 2.174 di = 815,28 X 2 anni di cumulo = 1.630,56 per un coordinatore guardie giurate. In questo modo abbiamo fatto cosa buona e giusta per un motivo di nobiltà  pur rimanendo amici per un Sua volontà. 

martedì 27 giugno 2023

 LETTERA AD UN PARROCO. Caro Parroco vorrei fare notare sia al signor Paolo Antonini che a Francesco Ramberti in rappresentanza sia del Consiglio parrocchiale in generale e di quello pastorale diocesano che una lettura di Matteo 25, 32-33 dice che talvolta bisogna saper separare gli uni dagli altri come un buon pastore separa le pecore dai capri per evitare litigi e dissidi che poi conducono a fraintendimenti e spiacevolissimi, antipatici, irrispettosi ed offensivi atteggiamenti di snobbismo o di spocchia che non giovano a nessuno tanto meno a riuscire a trovare validi accordi e quindi la lettura evangelica propone proprio di creare gruppi distinti di bambini, di adolescenti, di giovani e di anziani in modo tale che ciascun gruppo possa essere autonomo, indipendente nelle proprie attività e NON abbia così ingerenze su altre attività e ciascuno poi possa trovare all'interno della comunità parrocchiale la propria dimensione sia di preghiera, sia liturgica che di incontro e poi in proposta 1 volta ogni 2 mesi ci si trova per comunicare al parroco i risultati delle attività, gli obiettivi proposti e eventuali aggiornamenti fra cui c'è da aggiornare per TUTTE le parrocchie il centro di ascolto perchè oggi la signora Giovanna di 83 anni Mi ha riferito che ad una ecografia addominale caro Garulli le sono stati riscontrati dei calcoli alla colecisti, ma ci sono dei casi caro Zompatori in cui la densità del diaframma è simile a quella dei visceri addominali e perciò in soggetti tarchiati e robusti come la signora Giovanna è difficile poter distinguere il centro tendineo delle strutture soprastanti delle cupole diaframmatiche verso il cuore da quelle sottostanti del fegato in ragione di uno spessore assai esiguo, ma essendo che la signora mi ha riferito di avere dolore alle coste posteriori allora il mio sospetto è che la signora abbia una steatosi in quanto c'è una probabile sovrapposizione di tessuto adiposo e quindi il fegato ipodenso si vedrebbe solamente con una TC con mdc. Infatti la dimostrazione in casistica della tua esperienza delle inserzioni diaframmatiche è difficile a livello sterno-costale ed agevole per quanto riguarda le coste posteriori che rappresentano i pilastri diaframmatici posteriori. Questi ultimi sono costituiti da 2 arcate muscolo-ligamentose che si anastomizzano in avanti dell'aorta toraco-addominale che potrebbe essere ateromasica anche nel suo decorso laterale al rachide dorso lombare dando tipiche immagini lipotiche e quindi caro Garulli bisognerebbe verificare in Tc con mdc se queste immagini rotondeggianti siano di acido ossalico oppure di colesterolo e se si possono o meno sciogliere prima con il farmaco tipo Litursol e poi con eventuale litotrisia specifica per cui cambierebbe di molto l'approccio terapeutico. Per quanto riguarda la nipote della signora Giovanna di 23 anni si dovrebbe verificare con SPECT cerebrale caro Enrico Maria Amadei se la nipote che abita a Trieste abbia o meno delle cisti subaracnoidee o accumuli abnormi di tracciante per blocchi in assimetria di risalita del liquor marcato e per vedere cara Elisabetta Zanotti se per caso la signora Giovanna potesse avere una microfrattura della base cranica che possono causare fistole con conseguente otorrea o rinorrea e la signora in oggetto è sorda come una campana e dice che gli apparecchi acustici le danno fastidio e cefalea e tale studio potrebbe confermare idrocefalo trascurato che può portare ad una grave compromissione della corteccia cerebrale fino a giungere alla totale atrofia. In questioni spinose come questa caro Menetti si potrebbero vedere dilatazione degli spazi dei ventricoli per cause congenite, neoplasie, problemi infettivi per questioni del fattore comunicante nel suo riassorbimento che potrebbe provocare una inversione del circolo con la risalita del liquor marcato e del suo riassorbimento e conseguente ristagno del tracciante a livello delle cisterne basali. Una tecnica analitica seria caro don Vittorio Metalli NON concede la ribalta a nessuno poichè attivizza e porta a galla l'inconscio per evitare che distrugga una salutare compensazione per erompere in fantasie incontenibili e di conseguenti stati di particolare eccitamento che in determinate circostanze come un trasloco di libri o di quant'altro provocano per labili motivi una malattia mentale e poi determinare un forte stato depressivo acuto che va curato prima che porti al peggio. Il pericolo di imbattersi in simili casi incombe e mancanza di abilità, idee sbagliate interpretazioni arbitrarie del Vangelo stesso possono anche fare fallire il trasferimento quando invece il cambiamento doveva essere interiore. L'affermazione che l'analisi fa diventare matta la gente è sciocca e stupida specie per chi crede che l'alienista dati i suoi rapporti con i malati di mente deve essere per forza uno squinternato. NON generiamo incidenti di percorso caro parroco ed invece attiviamo la collaborazione aiutandoci a vicenda senza che fra noi vi sia nessun caprone. GRAZIE. 

lunedì 26 giugno 2023

Fantasia o realtà?

Ambra Crociani, L’isola continentale

recensione di Sonia Gardini



L’ Autrice esordisce ponendosi due quesiti: sul segreto della felicità e sulla possibilità di benessere e pace per l’umanità, ai quali dà risposte nel corso di nove capitoletti che costituiscono la narrazione delle vicende di Nahalin, sua amica di “penna”.
La giovane liceale è amante dello studio,
della parola, della musica e, in particolare, della psicologia umana; per cui decide di dare una svolta alla sua vita andando in Australia, per conoscere le sue
realtà ambientali, nuove culture, nuove persone,
e approfondire lo studio dell’inglese.
Ogni occasione è buona perché Nahalin si ritiri in sé stessa per riflettere sul rapporto con il padre che l’ha resa molto attiva e curiosa. Grande è lo stupore nello scoprire le diverse caratteristiche delle città dei sette stati, in cui è divisa l’Isola, e le particolarità dei suoi abitanti che smentiscono tutti i pregiudizi creati in Europa.
Sydney ad esempio è una città multirazziale sullo stile delle città americane, tale da aver assunto aspetti nuovi in tutti i settori, da quello architettonico a quello gastronomico e linguistico. Durante i weekend Nahalin e l’amica del cuore lasciano la famiglia che le ospita per andare a vedere il mare, la Barriera Corallina, i vari bush, le grandi spiagge simbolo di libertà e di democrazia.
Tra le varie escursioni, la più gradita è quella alla Montagna Sacra che porta la mente della liceale a riflessioni sulla sua origine, sullo stupore suscitato negli aborigeni di cui apprezza tanto i prodotti artigianali, simbolo della loro essenza. Le due amiche, alla maniera australiana, non trascurano né lo sport né lo shopping; ma il corso d'inglese termina ed  è arrivata l'ora di tornare in Europa…
Nahalin rimanda la partenza, perché vuole sostenere un esame che dovrebbe aiutarla negli studi successivi. Si trova un lavoro e dopo aver superato la prova riceve, da Jeffrey e dalla moglie che la ospitano, il permesso di trascorrere una settimana al mare nella loro seconda casa. E così proprio sulla riva del mare Nahalin sogna una bellissima storia d' amore che la porta al suo caro amato.
L’ Autrice, che non manca di dare pennellate di lirismo nel presentare paesaggi e persone, conclude la narrazione con altri quesiti sul proprio essere e sulla storia raccontata. Fantasia o realtà? Forse l’una e l’altra verso l'ineludibile attesa della morte.

 PROPOSTA DI COMPROMESSO ARBITRALE ALL'INTERNO DI M.I.A. (Misura di inclusione attiva al reddito). A Nordio, Cartabia si propone una clausola compromissoria di cui all'art. 808 cod. di proced. civ. per vero e proprio negozio giuridico con il quale si posssano determinare le future controversie rispetto alla Misura Inclusiva attiva del reddito di individui svantaggiati per cui NON si instaurerà più nell'accettazione di tale negozio alcun rapporto di accessorietà in arbitrato. Tale clausola potrebbe essere infatti materialmente incorporata allo stesso documento di MIA che contiene la fonte principale del reddito proposto in un minimo di impiego di ore anche in impieghi "leggeri" che non comportino gravose fatiche fisiche o gravi dispendi di energia e che possano essere comunque di utilità sociale. Si propone dunque di promanare una manifestazione di volontà a voler dare un inserimento inclusivo anche a livello culturale in collegamento con Rocella, per quanto riguarda stabilire una età di indipendenza dei figli dal punto di vista sia economico che a livello di maturità etica e morale e di idoneità ad essere autonomi ed indipendenti attraverso dei mini percorsi formativi post-maturità che abbiano non solo la funzione di un inserimento nel mondo del lavoro ed occupazionale, ma che abbiano anche la funzione di rendere capaci i figli di districarsi con piena responsabilità, consapevolezza e impegno al senso del dovere e della disciplina di fronte alle criticità che si potrebbero verificare, come malattie, eventi critici e altre problematiche riuscendo ad amministrarsi in maniera indipendente dai genitori. Si propone di porre il limite di 23 anni per l'autonomia in quanto si prevedono borse di studio per la ricerca, così come si prevedono lavoretti per fare in modo che il giovane sbarchi tranquillamente e serenamente da solo il lunario. In pratica io ho oggi investito 20 euro x 4 settimane = 80 euro X 12 mesi = 960 euro all'anno di cui diviene obbligatorio in arbitrato versare in un conto bancario intestato al ragazzo titolare il 10% della famosissima IVA = 96 euro X 2 anni di Master = 192 euro che poi si capitalizzano ai 960 e quindi diventano = 1.152 euro come una rata universitaria pagata facendo (proposta assurda per Sangiuliano) l'illustratore museale cioè uno che inserisca le didascalie presenti nelle varie mostre e musei in giro per l'Italia e che poi le espanda su internet, facebook ed instagram in modo tale da dare valore alla cultura storica e al suo impatto artistico e patrimoniale del Paese. I reperti dunque così come le opere d'arte scritte, vengono illustrate dentro una banca dati e poi vengono fatte scorrere in dei video dove poi vengono posti degli interessanti interrogativi che la storia e l'arte ci hanno consegnato e delle tematiche da elaborare a livello della critica in collaborazione (se lo vorranno) con i migliori critici d'arte e opinionisti del settore in modo da trovare spazi per nuove generazioni che si appassionino al settore. Successivamente questo potrebbe diventare un vero e proprio lavoro a tempo indeterminato e fino alla pensione in quanto poi con MIA X 5 anni in proposta di accumulo del 4% proposto di 1.152 = 46,08 X 12 mesi X 5 anni = 2.764,80 si accumulano - 1.152 = 1.612,80 X 2% di interesse = 32,25 che si aggiungono ai 46,08 ed in pratica con una rata di 78,33 al mese X 12 mesi X 5 anni si raggiungono 4.699,80 con cui penso si possa non solo pagare una parte di università, ma anche poi fare 4.699,80 X 2% di interesse = 93,99 e poi anche 4.699,80/5 = 939,96 PROVA DEL 9 che stavo svolgendo una operazione log base 10 per 93,99 x 10. e questo significa in definitiva con tanta pazienza e costanza per rispondere ad una signora con gli occhiali della Parrocchia di Sant'Agostino di Rimini che è stata recentemente operata di cataratta che i suoi 3 figli NON possono più trovare scuse per sentirsi continuamente scontenti del posto di lavoro e di cambiare continuamente idea perchè vede cara signora ai figli bisogna fare acquisire un certo nerbo se no divengono incapaci e diventano poi come gioghi che non riusciamo mai a scrollarci di dosso, sempre a chiedere aiuti economici. E sebbene io abbia affermato stamani a don Dino Paesani che un figlio anche in senso spirituale NON deve sentirsi MAI in soggezione o soggiogato allla figura educativa di riferimento, avere troppe confidenze a mio avviso NON giova in quanto debbono essere chiari i ruoli e perciò anche se io ho difeso da par loro don Eugenio Savino e don Marco Evangelisti come uomini e sacerdoti alla pari di don Vittorio Metalli che prossimamente assumerà presso la parrocchia di santa Maria dell'Ausa il ministero di parroco facendo cambio con don Renato Bartoli comunque sia come possibile madre o educatrice a loro entrambi i collaboratori direi GUARDATE PERO' DI MERITARVI CON IL VOSTRO IMPEGNO SIA SPIRITUALE CHE CIVILE LA MIA DIFESA GIURIDICA E DI MADRE facendo comprendere in questo modo che ciascuno deve fare la sua parte e che NON si deve permettere MAI di scaricare la propria responsabilità o il proprio dovere su altri e che deve rispetto in primo luogo alle istituzioni della Repubblica italiana previste dalla Costituzione e poi all'autorità genitoriale come valevole esempio di vita e di valore insindacabile motivante di non arrendersi, di resistere anche di fronte alle sconfitte della morte di una sorella, anche di fronte ai pericoli e di saper rischiare, azzardare con giusta misura in modo tale che poi una madre ed un padre possano dire SONO ORGOGLIOSO E FIERO DI TE PERCHE' MI HAI SUPERATO E SEI RIUSCITO A SVOLGERE AL MEGLIO I TUOI COMPITI CON COMPETENZA E IMPARANDO E COMPRENDENDO MEGLIO IL VALORE DI ESSERE UN BRAVO GENITORE DELLA COSTITUZIONE E CUSTODE DELLA CULTURA DEL VALORE. GRAZIE al valore giuridico. 

“Apologhi in fotofinish“ di Maria Lenti al Palazzo Ducale di Urbino 27 giugno 2023




dal Il Resto del Carlino del 25-06-23



Apologhi in fotofinish di Maria Lenti al Palazzo Ducale


Stralci di vite, volti, luoghi, riflessioni: in cinquantadue racconti Maria Lenti abbraccia temi molto diversi tra loro nel suo ultimo volume Apologhi in fotofinish, recentemente edito da Fara (176 pagine), che verrà presentato martedì alle 17:30 nel giardino pensile di Palazzo Ducale. Con l’autrice dialogherà Gualtiero De Santi.
I racconti, per lo più già editi singolarmente a partire dal 2018 in varie riviste o libri collettivi, sono frutto della creatività degli ultimi anni della poetessa e scrittrice urbinate, uniti a sei inediti che completano il nutrito indice. Nutrito anche e soprattutto per la varietà di tematiche, trattate con uno stile che invoglia a passare da un racconto al successivo. Si va dal rapporto con la tecnologia a riflessioni sull’amicizia, attuale o perduta; i sentimenti e gli stati d’animo a volte vengono narrati tramite delle vicende di cui si prende coscienza al termine della lettura, altre volte sono protagonisti fin dal titolo. I luoghi, sovente con riferimenti locali, sono trattati non come delle cartoline, ma raccontati apparentemente per necessità, cosicché il lettore se ne affeziona gradualmente, finendo per rimpiangerli se non li ritrova nei testi successivi; non poteva mancare la parentesi del covid, trattata con rispetto.

domenica 25 giugno 2023

 RAGAZZI DI GITE. Liberamente tratto da "Ragazzi di vita" di Pier Paolo Pasolini . Partire per andare a conoscere il viaggio della propria esistenza interiore, partire con molte speranze dentro al cuore sognando di incontrare lungo il percorso un grande ed immenso amore. I giovani del gruppo degli sbandieratori avevano deciso di fare quel viaggio per trovare delle possibili risposte ai loro dubbi, incertezze, patemi e disagi e si allontanavano da casa con dei motivi nascosti di costruzione e fondazione del senso del loro impegno nel mondo. Prendevano la moto da domare lungo la strada per potersi aprire nuove opportunità tra la legge dei segnali di prudenza di fronte ai pericoli e la ricerca costante e paziente della fortezza, della giustizia e della temperanza. Erano condotti da un impulso dettato dalla loro curiosità di conoscenza che determinava la loro partenza a voler trovare un valore fra tante idee, pensieri, ostilità, e svantaggi che potevano incontrare. Essi erano come volpi che non hanno su che posare il capo e facili prede che non hanno una tana in quanto seguivano il loro spirito ribelle alle regole, agli schemi preordinati, a leggi di obbligo che li soffocavano dentro ad angusti posti dove l'anima pareva persa e vinta dalle delusioni, dagli scoramenti e dalle mortificazioni ed umiliazioni all'impressione di non raggiungere mai validi risultati. Si erano posti l'obiettivo di viaggiare senza una meta precisa nella prospettiva incosciente di seguire solo i loro impulsi primitivi senza basarsi mai su relazioni di esperienze di dolori, sofferenze, di fatiche, sacrifici e rinunce di altri passanti quella stessa strada il cui movente era fuggire dal dovere, dalla responsabilità, dalla coerenza a precetti che fossero di impegno e di lavoro utile e di consistente partecipazione. Le ruote giravano sull'asfalto pieno di insidie e di preconcetti che ogni tanto facevano frenare, altre volte consumare energie ed altre ancora impennare il motore sulle linee della strada. Volevano trovare riscontro di una terra promessa di un mondo diverso dove sviluppare al meglio i loro ideali e fare crescere i loro pensieri come fiori dentro un grande prato verde dove si trovavano le loro esili speranze di vivere in un mondo d'amore. Sapevano che per arrivare a quell'orizzonte non dovevano tradire mai la loro coscienza e che dovevano avere una Fede come una roccia dove costruire il loro percorso; sapevano che non avrebbero dovuto fare piangere nessuno per la loro rabbia, la loro prepotenza, violenza ed aggressività; sapevano che dovevano cercare di accogliere sia le persone antipatiche che quelle simpatiche allargando le braccia e la mente all'ascolto; sapevano che è difficile e talvolta disagevole costruire un mondo di Pace e d'amore; sapevano eppure non riuscivano a fare altro che viaggiare, andare via ogni volta con il sacco a pelo e con l'illusione di poter trovare sempre un posto migliore. Il rombo delle loro moto si affievoliva nel tempo e si ritrovavano a sostare per mettere benzina e olio nel motore e fare controllare se le ruote erano gonfie, ma tutte le volte che si fermavano si ritrovavano a condividere tutto anche gli oneri e le spossatezze del ,loro andare ed era in quel mentre che il loro percorso pareva perdere di senso, ed era in quel momento che si dovevano confrontare con la realtà: ognuno di loro portava dentro un fardello che nessuno se non un Dio fedele mai consolerà, che nessuno se non un Figlio di un Padre misericordioso, mai riposerà. Cercavano dunque di soffermarsi poco e di scontrarsi poco, fra di loro anche se poi sarebbe stato meglio mettersi gli uni di fronte agli altri nel confronto che diveniva talvolta un vero e proprio dissidio e contrasto. Cercavano di rimettersi in viaggio presto, di svegliarsi all'alba per trovarsi pronti a ripartire e a solcare di nuovo la strada, ma prima o poi dovevano accettare di doversi fermare, di doversi abbandonare al riposo e alla sosta dove poteva capitare, con pochi mezzi in mano, con poco aiuto e poco fervore che li potesse sostenere. I ragazzi di gita si dicono che infondo la regola del viaggiare è non fermarsi troppo a ragionare, a riflettere, a indugiare per un motivo o per un altro e che era meglio piuttosto sbagliare, commettere delle monellate e provare le sferzate interiori delle sconfitte e delle delusioni piuttosto che stagnarsi ed impantanarsi in mezzo al fango, a detriti e rifiuti che potevano costellare il cammino. La vita è fatta così e ti spinge con le sue bufere a dover affrontare gli interrogativi e i compiti più ingrati, e tu devi cercare di superarli a volte vincendo e talvolta perdendo, ma non per questo se vuoi avere una bella avventura ti devi fermare e appesantirti di livore, non per questo devi sentirti inadeguato, non per questo devi demordere dal tuo obiettivo. La vita è così un viaggio in salita e spesso inerpicato, un viaggio scivoloso nel peccato e nel cedimento, ma nonostante tutto viaggi per la gita del tuo massimo gradimento, per il tuo piacere e la tua soddisfazione, viaggi per avvertire ogni momento la bellezza della tua vocazione: conoscere la Salvezza dentro uno scorcio di un fiore fra le pietre o quella di un granello si senape che sposta anche la montagna, conoscere l'amore di un Dio che ci viene incontro anche se siamo prodighi e abbiam perso la via dove Lui rimane sempre ad attendere che ritorniamo con le braccia aperte ed un amore che tutto il mondo a sé guadagna. 

venerdì 23 giugno 2023

Giorgio Massi al Lido Mediterrano di Roseto (TE) martedì 27 giugno 2023

di Roseto degli Abruzzi
via Trento 2

interviene Paolo Di Giosia
al violoncello Alan Di Liberatore
letture a cura del circolo LaAV

Martedì 27 giugno ore 21:15



 Marilù con Alessandro Ramberti presenta LA SPASMODICA VOGLIA. In scena c'è una barca con dentro una donna in gravidanza e un evidente pancione che dice "Uh che voglia di fragole, banane e lamponi, mi sento tutta in calore con il cioccolato nella goccia astenica del mio cuore la cui ombra appare ristretta, mamma mia dammi l'ossigeno in tutta fretta se no affogo nella vaniglia e nella bruschetta" Entra in scena un marinaio con il cappello da nostromo che dice "Gettiamo l'ancora di questo mare che ci è dolce navigare e guardiamo il mondo da un oblò finestra senza annoiarci un pò e poi prendiamo il metrò multimediale di 4 strati di panna e pistacchio dove la torta nunziale avrà il suo buon impatto: tanto diabete che fa oscillare le analisi del medico di base appena le vede sul monitor a contratto" Entra un medico stralunato "Si è parlato forse di me povero imbranato??" "Zitto - dice il marinaio- stai buono tu che hai ingravidato tutta la penisola intera, pensa alla stagione dei Mille che se no il tuo passero solitario, fa spaurire anche la primavera e poi ci si trova impollinati tutti i fiori, con l'ape Maia dal pungiglione di fuori" Entra nel frattempo un omino piccolino che dice "Gelati, bomboloni, ghiaccioloni, cocchi belli, cocchi di mamma e mammoni, spritz e sprizzati di testa e testoni, allucinogeni psichedelici e bamboccioni, gelati, geloni" Entra un tenente della Finanza che dice "Che vogliamo fare il contrabbando a distanza?? Io se volete conosco un bravissimo professore che ce lo mette per soli 2 euro alle sue ore e che è disposto a farsi conoscere nel suo valore spudorato: un Malavoglia di lavorare sconsiderato" In quel momento entra uno scolaro con un bel fiocco nel grembiule azzurro che con la mano alzata dice "Tocca a me, tocca a me vero dare la risposta?? Era la notte di San Lorenzo film del dopo guerra in cui si mangiavano cocomeri alla riscossa, era Roma città aperta con il botteghino pieno zeppo, erano pop corna e zucchero filato del filarino fatto infatuare secco" Il marinaio dice "Oh ragazzino statte zitto se no ti faccio mangiare gli spinaci e i bastoncini di pesce di Capitan Ventosa e poi i lupin te li scordi alla scuola di Rivaombrosa" La donna gravida allora dice "Presto, fate presto che ho le doglie, chiamate l'ostetrico che mi faccia uscire il pargolo che spinge e che di frittelle di mele ha le voglie" "Presto, presto - dice il Finanziere - che ho uno sbarco di migranti in arrivo e devo essere pronto, presto che devo soccorrere prima che mi venga il trombo flebitico e che il vascello vada tutto a fondo" Il marinaio dice "Già li vedo arrivare da lontano, sfiniti, stanchi e con vestiti discinti e solo delle vane speranze in mano; già li vedo arrivare alla riscossa, ma con il mare mosso non sono pronto a fare la giusta mossa" L'omino piccolo allora dice "A me non piace fare l'uomo in ammollo, io voglio essere salvato anche se preso per il collo, io voglio diventare padre e poi un politico importante uno che sa il fatto suo e che sa essere con l0amaro destino conciliante. Deh ti prego o Dio fammi conoscere l'agile barchetta tua, che superi le tempeste della paura e che divenga per me come quei Malavoglia provvidenza per avere dignità e decenza, fammi conoscere non le sbarre dello scafista, ma di diventare magari un DJ di una play lista, di diventare un parrucchiere o un estetista e di vivere in pace senza pregiudizio da straniero in una nera lista. Dio ti prego facci conoscere nonostante il patire virtù la tua benevolenza di questa smodata voglia di libertà d'amor democratico che senza la tua protezione non ha più decenza" FINE. 

 GESU' CI INTERROGA. Proposta di programma per campi scuola e gruppi di catechesi. Un giovane di 12 anni in età puberale si sta affacciando ad una scelta importante non solo del tipo di scuola che dovrà frequentare, ma anche del tipo di ruolo sociale vorrà occupare e come vorrà impiegarsi all'interno dell'espressione del suo valore. 1) PUNTO - Verificare le affinità con le materie di studio e di opportunità di impiego facendo fare già all'interno dei campi scuola e di riunione inclusive socio-pratiche delle esercitazioni su creazione di negozietti, imprese, lavori facendo produrre dei planning che servano a responsabilizzare il ragazzo sul suo ruolo civile e di impatto socio-inclusivo senza escludere le sue particolarità ed originali caratteristiche;   2) PUNTO - Creare dei mini centri di ascolto all'interno delle Parrocchie ed in particolare modo dei campi scuola e degli incontri spirituali, là dove si sondano le esigenze, i disagi, le difficoltà e gli ostacoli che si presentano a nello sviluppo e nella crescita del ragazzo soprattutto per quanto riguarda il dovere affrontare i propri conflitti interiori e quelli sociali che gli vengono posti dall'ambiente che lo circonda; 3) PUNTO - Creare la POSTA dell'adolescente là dove in maniera anonima il ragazzo pone i suoi interrogativi, dubbi, incertezze, e problematiche più salienti che riceveranno una risposta da parte di esperiti psicologi in collaborazione con i servizi psicologici sparsi sul territorio (finalmente); 4) PUNTO - Creare degli incontri con i genitori in cui si generi un dialogo e ci si metta in discussione sugli atteggiamenti, gli approcci educativi e si possano trovare possibili soluzioni da ottemperare di cui si cerchi di trovare punti di forza e di coraggio a voler determinare ed affermare la realizzazione dei figli e la loro autonomia ed indipendenza; 5) PUNTO - Sviluppare nelle scuole una collaborazione anche con le parrocchie per programmi culturali di sostegno e di guida in base alle esigenze più salienti specie nella comprensione della gestione delle risorse sia ambientali che economiche per modo tale che ci si attivi già in giovane età a custodire il patrimonio socio-economico pubblico ed anche quello privato evitando gli sprechi specie a livello di energie e sapendo apprezzare la natura nel rispetto dovuto; 6) PUNTO - Fare degli incontri, simposi o seminari di aggiornamenti su possibili novità e sul giusto uso delle tecnologie in avanzamento per modo tale che non fagocitino mai l'umanità e non disperdano il valore dell'anima, ma la rendano costruttiva e saggia; 7) PUNTO Attuare sempre degli stimoli, delle motivazioni alla riflessione non solo nell'ambito religioso e morale, ma anche in quello comportamentale in modo tale da non disperdere la coscenza critica a voler trovare un proprio spazio nel mondo. 8) PUNTO - Suggerire, creare, inventare per il futuro ed il presente ciò che è buono giusto e proponente. FINE. 

giovedì 22 giugno 2023

 IL BAMBINO SGOMMATO. Durante una interrogazione in classe un ragazzo di 12 anni tira fuori un coltello e lo brandisce contro una professoressa per rappresentare un potere distruttivo dal doppio significato di combattere le ingiustizie che sente di subire da una società distratta ed indifferente, empia ed ignorante, e di difendere il suo senso di giustizia e di pace e di tranquillità. Emblema di potere regale e di guerriero coraggioso, di collera sottintendeva una guerra interiore intima spirituale. La doppiezza della lama richiamava un forte dualismo sessuale, presente anche negli elementi diversi con i quali il coltello è stato forgiato e per il quale si prova disagio: il fun raòpporto uoco della passione che rende duttile il ferro e l'acqua che lo tempra a superare gli ostacoli e le difficoltà dell'affacciarsi ad una nuova esistenza adulta; il metallo con cui è fatto proviene dalle viscere della Madre terra, ma la sua luce ha il potere del lampo della gelosia e del maleficio di un diabolico raggio di sole. La professoressa minacciata domandò al ragazzino "Perchè lo fai?? Cosa ti ho fatto di male??" Il ragazzino con voce rotta dall'angoscia risponde "Nemmeno io sono in grado di capire con chiarezza perchè mi comporto così, solo che prima mi sentivo protetto e curato dai miei genitori che mi hanno difeso dai pericoli e dal malessere in tutti questi anni e penso che nessuno più di loro adesso possa capirmi, essere veramente pronto ad ascoltarmi, e a perdonarmi se voglio andarmene via di casa per vivere il mio cocente amore che seppure non sia né mio padre, né mia madre e nemmeno il mio amante, tuttavia sento per lui un forte sentimento d'amore che mi divide dentro." La maestra risponde "Forse ti senti in colpa ad avere sostituito nel tuo cuore la figura di tuo padre e di tua madre ed ora per forza tra di voi si è creato un rapporto insolito e strano per cui non c'è altra possibilità di difenderti dall'intrusione di un altra possibilità che ti slegherebbe per sempre da loro e ti condurrebbe a diventare adulto e come vittima di un altra forma di amore che dentro te è come un conflitto che ti attanaglia" Il ragazzino allora alzò il capo verso la maestra e poi disse "E adesso, allora quali sono le conseguenze di questo rapporto?? Mi rovinerà la vita?? Io amo questa nuova figura e non desidero altro che diventi con me una moglie felice che mi sposi e per come stanno attualmente le cose se diventasse mia moglie sarebbe invece immensamente infelice." "Ma di chi stai parlando ragazzino??" "Sto parlando di lei, proprio di lei signora maestra, per cui prima di prendere qualsiasi decisione devo chiudere per sempre il capitolo genitori distaccandomi da loro in modo che se decidessimo di stare insieme queste figure non dovranno mai mettersi fra di noi e crearci problemi, patemi d'animo, dubbi, esitazioni, incertezze di alcun tipo e genere" "Sei troppo giovane ancora - disse la maestra con una certa fermezza - per potere prendere simile decisione" "E se il capitolo genitori non si dovesse mai chiudere ed io me lo trascinassi dietro come una chiocciola in cui rinchiudermi fino a più di 60 anni e poi questo mi creasse dei seri problemi relazionali e sessuali come facciamo??" "Prima o poi se stai attento ad ascoltare le esperienze degli incontri i tuoi problemi adolescenziali ed esistenziali si risolveranno solo che devi riuscire a fare luce nelle tue idee e soprattutto nei tuoi sentimenti. Solo allora quando sarai abbastanza maturo e maggiorenne potrai prendere una decisione e scegliere se stare o meno insieme a me e solo allora potrai farlo" Il ragazzino si alzò di scatto "Intendi dire che mi mandi via dal tuo cuore??" "No voglio che tu riesca a fare un percorso interiore per chiarire per sempre il tuo rapporto con i tuoi genitori e non importa quanto ci vorrà se pare tardi o se troverai disagi ad ostacolarti il cammino so che tu non potrai mai vivere insieme ad un altra donna che non sia un altra maestra come era maestra tua madre e so che tu non riuscirai mai ad ubbidire a nient'altro che non sia un giusto insegnamento che rimarchi quello che in eredità morale ti ha lasciato tua madre" Discussero per ore ed infine il ragazzino decise per un periodo di seguire i consigli della maestra e di mettersi davanti ad un album di fotografie facendole parlare alla sua coscienza per vedere che impressioni potevano suscitargli in quell'istante dopo che aveva capito che doveva risolvere quel senso di vuoto che aveva attorno e trovarsi una collocazione che fosse un vero mestiere di vita oltre che un ruolo sociale e di sbocco per sgommare di casa e diventare un uomo. Si prese così una pausa per poter prendere la padronanza di quelle nuove sensazioni quando decise di chiedere consiglio ad un sacerdote che gli rispose così "Amico mio sai meglio di me che da parecchio tempo stiamo lavorando con tutte le nostre forze predisponendo campi scuola dove possano essere trattate tali tematiche compresa quella di avere una collocazione nel mondo. E' dunque chiaro che in primo luogo noi ci preoccupiamo che voi abbiate un occupazione che non vi distragga dalla vostra principale mansione di essere partecipi di una civiltà costruttiva e che resti e non fugga mai di fronte alle responsabilità e al dovere a cui ci richiama l'amor cristiano e che faccia la sua parte senza trovare tante scuse. Faremo comunque una riunione in cui anche tu potrai dire la tua e così esprimerci il tuo disagio così può darsi che lì troverai qualcuno che con la sua esperienza possa aiutarti" Il ragazzo accettò la proposta e poi si recò quel giorno in quella stanza semi buia ad ascoltare, ma gli sembrò di trovarsi dentro ad una riunione di massoneria dove si sentì un oratore dire "Siamo tutti costruttori che da uomini liberi lavoriamo insieme alla grande costruzione onorabile del Maestro" Allora il ragazzo alzò la mano per chiedere "Quale costruzione??" "Semplice - rispose il capo mascherato - costruiamo il tempio dell'umanità con le nostre pietre" "Quali pietre - chiese il ragazzo incuriosito" "le pietre dell'iniziazione attraverso una religione spirituale che unisca tutti gli uomini e non li divida in modo da creare diffidenza gli uni per gli altri come sta scritto che ognuno di noi compia i propri doveri morali nel rispetto della legge e dei precetti di stima e di sostegno e che ciò divenga un bel discorrere che si rivela nella definizione stessa di massoneria che ci prepara al grande giorno dell'incontro con un Padre celeste che è più grande di quello biologico che ci è stato assegnato e all'incontro con una eternità che ci libera finalmente dal corpo" "Al ragazzino parevano quei volti tutti esagitati e quindi uscì fuori da quella stanza sentendosi soffocare da quegli atteggiamenti imperiosi e torvi che gli creavano soggezione e così decise di recarsi da un dottore che potesse scacciare quei mostri che lo facevano barcollare come una ragazzina fuori da una chiesa sotto la doccia che si sentiva svalvolata e che invece si era lasciata sedurre da quell'amore edulcorato che la bamboleggiava come se fosse un oggetto di una sfida a voler vincere un premio che dopo qualche tempo stomacava fino al punto di ributtarlo come un vomito e di disprezzarlo: ecco il senso del coltello non avere mai stima dell'anima e di tenerla nel buio di un ombra che la ingloba e possiede come se fosse un perfido menestrello. 

PROGRAMMA DI AVULSIONE NELLE ZONE DI CALAMITA' NATURALI. A Sciarra, Buscema, Misumeci, Bonaccini propongo un programma di avulsione di proprietà in modifica dell'art. 944 cod. civ. di accessione di immobile a immobile per la quale quando ad opera di un fiume, di una frana, di una slavina, o di eruzioni vulcaniche si distacca o si aggiunge per forza istantanea (e quindi con erosione continua anche di mareggiate come nel caso delle alluvioni avvenute in Emilia-Romagna) una parte considerevole e riconoscibile di un terreno che viene trasportato verso il fondo altrui o l'opposta riva, il proprietario del fondo cui la porzione di terreno si unisce ne acquista la proprietà. Per i proprietari delle rive opposte o terreni opposti agli eventi l'acquisto trova un limite nella linea mediana del fiume o zona da cui è partito l'evento, mentre per i proprietari di fondi posti sulla stessa riva esso si verifica secondo le estensioni delle rispettive fronti secondo una percentuale di base proposta per gli accordi del 3% e fino ad un massimale proposto del 22% dello scarico dell'IVA per stabilire le indennità ai proprietari dei fondi da cui xi è verificato il distacco o c'è stato comunque il maggiore ammanco. L'avulsione e l'alluvione non vanno confuse con l'inondazione, che pur ostacolando temporaneamente il godimento del terreno, non determina la perdita sulla proprietà. Quindi per quanto riguarda il Consorzio di bonifica propongo di stabilire un minimo di 100 mq su cui applicare l'accordo x un valore minimo di 600 euro e quindi di 60.000 euro di fatturato, mentre per fatturati minori si applica già il 22% massimo previsto di 13.200 euro/12 = 1.100 per un catalogatore di agenzia di pompe funebri di cui un signore potrebbe avere bisogno in descrizione in negozio dei prodotti funerari ed in onore della memoria dell'olocausto e dei morti per COVID19. Questo significa che dobbiamo accumulare in banca per il progetto il 3% di interesse su 60.000 = 1.800 euro l'anno che superano i 1.100 spesi per il lavoretto di = 700 euro al mese X 12 = 8.400 euro l'anno che si tolgono dai 60.000 = 51.600 euro di finanziamento/24 mesi = 2.150 lordi al mese di rendimento del progetto da cui si tolgono i 1.100 = 1.050 reali a cui bisogna aggiungere una compartecipazione statale di 50 euro al mese X 12 mesi = 600 euro PROVA DEL 9 che stavo eseguendo una operazione log. base 10 facendo 60.000/100 della percentuale. Questo significa che il mutuo per l'agenzia funebre in oggetto è di 600 euro al mese X 12 = 7.200 l'anno X 3% di interesse = 216 euro che aggiungerei ai 600 euro = 716 euro di mutuo tutto compreso che rispetto ai 720 ottenuti dividendo l'importo di 7.200 di cui sopra Per 10 porta ad un differenziale di rischio di 720 - 716 = 4% cioè 1% in più del rischio preventivato e quin,68 di su 216 X 4% = 8,64 che si aggiungono ai 216 = 224,64 X 12 = 2.695,68 in accumulo X 5 anni = 13.478,40 che i catalogatori agenzie funebri varie ricevono/12 = 1.123,20 PROVA DEL 9 con una perdita di soli 23,20 da parte dell'agenzia funebre. Che poesia farei scrivere nel necrologio e nel santino memoriale?? Ricordati dell'anima silente e poi nel tuo valore motivante rimani normale. 

 ED E' SUBITO ATMOSFERA. In uno sfondo buio con una luna c'è in scena un uomo seduto su un water che dice così:"Ognuno se ne sta solo a cercare il proprio stimolo per non sentirsi afflitto, ognuno cerca la mitezza che superi il conflitto, ognuno vuol di giustizia essere saziato, ciascuno esprime il proprio cuore dopo essere stato purgato con la dolce Euchessina che ti libera l'intestino intasato per modo tale che poi possa assorbire anche il sardone impanato" Arriva un giocoliere in scena con delle clavette e delle palline che fa roteare fra le mani con grande abilità, mentre una ballerina roteando sulle punte dice "Oilà, oilà e oi quà siamo tutti danzatori di un corpo che cerca la sua orbita nonostante la persecuzione e l'insulto che fantocci e marionette ci renderà" In scena interviene una suora che dice così:"Oh Mi Signor, oh Mi Signor tieni dilatato il mio cuor e dilata anche il mio cervello che non voglio trovarlo al buio di un pesante fardello. Ti prego di farmi mantenermi pura e veneranda fra i fiori di pesco e la gloriosa sessuale chiusa serranda" L'uomo del water dice:"Oh amor bollato ed annullato che amar amarena perdona presemi di colei suora ignuda che come vedi ancor non mi abbandona. Galeotto fu il libro mastro e chi lo prescrisse dei conti di sedute di apocalisse" La suora interviene "Sono felice tanto felice di porgerle ogni mia parte corporale da baciare, e sono contenta di essere per lei o mio water il suo ideale, che comincia presto, finisce presto e pulisce tutto quanto con i guanti di velluto e con la preghiera di abbandonarsi alla tentazione sessuale ogni tanto" "Ogni tanto quanto?? - interviene la ballerina insieme al giocoliere. "!Ogni tanto sempre - risponde il water - per le giuste atmosfere di luna che come è rivolta ha un significato di pancia che in grembo un bimbo porta, ha il significato di vita che vuol venire al mondo ed ha il valore di un intendimento profondo." In quel momento entra un coro di bambini che si metton a cantare "Laudato sii mio signore è dolce sentire che la vita sempre sa ricominciare, nonostante tutto, la vita sempre rinasce e ci fa sperare in un giorno nuovo, laudato sii mio signore per la terra, il cielo, il fuoco e ogni giorno nuovo, che si trovi il lupo o l'agnello, il leone oppure la gazzella laudato sii mio signore in ogni poesia che detta il cuore" I personaggi applaudono il coretto e poi insieme dicono all'unisono "Questo è davvero un coro perfetto, che ci fa sperare che ogni bambino con il suo canto la pace nel mondo possa portare, che ogni bambino sia un viaggio da cominciare che non finisca mai di creare la giusta e più bella atmosfera ed è subito sera!!" 

mercoledì 21 giugno 2023

 IL VIRTUALE IMMENSO. In uno sfondo marino c'è in scena un subacqueo con gli occhialoni ed il boccaglio ed in mano un bagaglio che dice: "Glu, glu, glu io negli abissi vado giù immergendomi nel virtuale del negato pensiero razionale, per cui in fondo alla melma del mio stesso male non vedo Dio né Duns Scroto, Occam precario francescano che già la proboscide del pescecane mi è sfuggita di mano ed ora io mi sento affogare in questo torbido putrido infetto mare" Entra in scena un giovinetto con la mano sulla fronte e tutto affannato che dice "Ui che dulor, che dulor le ragadi di Cesare mi arrivano fino al cuor ed io sento dentro il fuoco del delirio della mia stessa sostanza illuminare l'anima senza tanta tracotanza, illuminare il moto della carbonara dove il metodo di analisi ha evidenziato il parmigiano e la pancetta di una natura che si evolve imprevedibile e libera che muta nel tempo che si affretta. Oh che dulor, che dulor, sento l'ipocondriaco sentimento arrivarmi fino al cor" Entra in scena un bambino "Papà, papà - dice con una vocina flebile e brusca - ma io non son mai nato dalla tua sessualità vetusta, io sono nato da un istinto fenomenale del 3D del digitale, e poi sono venuto su con una antenna di un alligatore che si mette in connessione con il satellite tricolore. Io sono nato fra il disio di diventare un contest song, song, ping, pong che come una pallina viene sbattuto fra il ding, dong" Il subacqueo interviene dicendo:"Lo so di sappia vado cercando in touch scring e trovo solo un fuoco di paglia e un fumo elettronico di vapore al sapor di ginestra che mi fa fumare tutta la testa, che mi fa sentire come un inebetito, un fumo di Maria che ti seduce e poi va via, una cannabis eccezionale che ti fa stare bene anche nel ricovero maniacale" Il giovinetto risponde "Uh, uh sto già sudando per questo che mi si è incollato pure il capello come se io fossi un fesso, mi sento già tutto stordito, una intensa conturbazione a menadito. Ah me tapino son diventato di Edonia il suo cretino!" "Papà, papà ma io voglio nascere in provetta, bello, alto, occhi azzurri e con la bicicletta. Io voglio nascere come un sugo surrogato, dentro al caffè Paolista, o nel detersivo Deo orante scombinato, voglio nascere nella casetta del Mulino Bianco, fra i biscotti, e il riso in bianco, fra le caramelle e le merendine, fra la carta igienica e i pesci in scatola sardine, voglio nascere come un re voglio nascere importante dentro un filtro di the" "Figlio mio-  risponde il padre sconsolato - in questo mondo virtuale c'è già qualcuno che è nato storto e con un catetere vaginale, c'è già qualcuno che è nato bisbetico indomato, c'è già qualcuno che è nato indemoniato perciò vedi di certi emblemi evitare: droga, alcol e gioco d'azzardo da rifiutare. Vedi di conoscere la virtù di una onesta occupazione e vedi di darti d'attorno con una dignitosa e onorata condizione altrimenti rimani virtuale pure tu e poi dopo un poco negli abissi bui finisci anche tu e dopo nessuno ti verrà mai a ripescare, un altra occasione oltre a questa non ti potrà mai più capitare perciò impiega al meglio il tuo tempo e non rimanere  troppo assorto ed impedito, cerca una strada che ti conduca al vero di te stesso e a un futuro imbandito, cerca il tuo valore fra le lancette e il calore, cerca la tua essenza dentro un verso di pazienza" "Papà, papà - risponde il ragazzino - ci sto provando già da ora a cambiare il mio destino, ci sto provando con tutto me stesso, ci sto provando senza escludere mai nessun annesso ed anche se non riuscissi nel mio intento so che tu sarai con me con il tuo accento, so che tu sarai con me e non mi abbandonerai alla tentazione Padre nostro liberaci dal male di una sfortunata, inconcludente condizione." 

martedì 20 giugno 2023

Le vicende di una romagnola

recensione di Angelo Bersani


Il regno di Olinto e altri racconti consiste in una piccola raccolta di racconti di formazione e di recupero di avvenimenti ormai lontani nel tempo – o comunque ‘archiviati’ – ma significativi e capaci di plasmare, definire, spiegare la personalità dell’autrice. 

I primi due racconti riguardano l’infanzia e l’adolescenza dell’autrice, vissuta nell’ultimo lembo di terra romagnola che confina con le colline marchigiane.

La figura del padre e della madre sono ben delineate con gli altri membri della numerosa famiglia: quasi quadretti da ‘Amarcord’. 

Come sfuggirci?

Ma nessuna esagerazione, nessuna posa: così era – e in parte è – la famiglia ‘popolare’ romagnola.

Il terzo racconto si riferisce a tempi più recenti e fa riferimento a un singolare corso di aggiornamento tenuto nel bresciano con toni ora misteriosi ora comici. Ai limiti del reale. Ma reale. E liberante.

Il quarto racconto riguarda la prima età adulta: il primo viaggio in aereo, le prima vacanze ‘da sola’ in Calabria, i corteggiamenti irrisolti. La scoperta di un mondo in cui entrare con curiosità, piacere e ritrosia.

Le vicende narrate sono indubbiamente partecipate e intriganti; lo stile è sintetico e capace di tenere sempre viva l’attenzione del lettore.

 IL PARGOLETTO UMANO. Sullo sfondo una mangiatoia vuota con un bue ed un asinello. Entra dentro un bambino dawn che dice così "Sono qui come un albero che viene piantato per ombreggiare chi è affannato, stanco, solo, triste e preoccupato e a chi tenderà a me la sua mano io darò una risposta verde dai bei vermigli fior, restando ad ascoltare muto l'orto solingo dell'anima dispersa nella terra arsa e dal volto terso che par privo d'amor". Entra un nano vestito sgargiante che dice "Io vorrei sapere come faccio a farmi vedere dato che sono invisibile, come molti invisibili e non ho voce in capitolo per poter essere ascoltato, albero mio dammi tu il giusto predicato" L'albero risponde: "Esci dalla tua anima egoista e va dove lo Spirito ti condurrà anche se gli altri ti dicono di non partire, di non andare dove c'è gente indifferente, che non sai cosa troverai. Quello che lasci non del tutto lo conosci, quello che trovi ovunque è solo amor, avvincente, imperscrutabile, motivante amor." Il nano prende sulle spalle una saccoccia e poi parte fischiettando "Eh op, eh op vado in una terra nuova a espandere il mio amor; eh op, op col somarello come nel giorno delle Palme a conoscere il mio Signor": Entra un ragazzo in carrozzina che dice "E a me quale risposta dai o salice piangente dei miei tanti dispiaceri di essere fermo qui a penare senza soluzione mai avere?? A me quale risposta dai alberello del Pargoletto umano??" "Non hai un posto, ma hai radici e fronde con cui puoi esprimere le tue pure onde ì, quelle della voce interiore di un destino che non è mai troppo amaro di una Madonna nera per cui è dolce essere suoi figli e che con gli occhi sa vedere lontano" Il ragazzo in carrozzina allora si mise ai fianchi un marsupio con dentro caramelle da distribuire a chiunque anche ai balordi e poi partì nonostante la sua condizione, partì senza muovere alcuna obiezione. Arrivò in quel momento un obeso ed un mingherlino che pareva un acciuga che dissero "E a noi caro alberello mio cosa dici di fare per potere il mondo conquistare??" L'alberello li guardò e poi disse "Ma voi siete gemelli diversi e quindi andate bene così a far capire al mondo i vostri poetici versi, a fare capire al mondo che l'amore ha diverse forme e colori, che l'amor mai ti estromette dai suoi profumati fiori. Partite anche voi come fece Abramo e credete che ci possa essere un mondo lontano che sa diventare di umanità e solidarietà vicino, Partite anche voi e ovunque andate portate il messaggio della Pace" Arrivò poi un maestro di scuola a chiedere pure lui consiglio all'alberello per sapere come fare a fare accogliere l'ippopotamo ed il fringuello, per sapere come includere nel verso il simbolo numerico di una virgola di fiato, per sapere come fare diventare tutto un progetto indovinato. L'albero lo guardò sospirando e poi gli disse "Maestro mio se il sol più non ti rallegra e non ti suggerisce amor, sei già sepolto e vinto e vivi nel livor; se il sol più non illumina il tuo pensiero sei già disperso nel deserto e ipocrita disperdi il vero. Cerca continuamente di trovare il monito dalle ali dorate, cerca di posarlo fra i clivi duri e bruti intendimenti, ove olezzano coraggiose emolli l'aure dolci del suolo di patria natal. Maestro mio io ti prego e ti supplico nonostante il calvario e la croce di farmi conoscere la Resurrezione del cuor che qui su questa terra c'è troppa fame, c'è troppa carestia, c'è troppa violenza, miseria, tristezza che fa morire nel duol. Maestro mio io sono l'albero, ma tu sei il Cielo che comprende tutto e in tutto sa posare lo sguardo e appoggiare la mano a conoscere il nostro valor" Insieme i personaggi a questo punto dicono all'unisono "Partiamo, partiamo dove conduce lo Spirito di amor vissuto, partiamo mettendo nella mangiatoia ognun il nostro Pargoletto umano, partiamo e con cuore nuovo ogni avventura affrontiamo senza timore del buio, dei pericoli e della lotta, partiamo con la nostra buona offerta di avere l'anima che tien botta"

lunedì 19 giugno 2023

 LA BAMBOLA ORANTE. In scena c'è una donna matura vestita molto elegante e con una importante collana al collo che dice così "Appar poco il momento di me Nora all'aurora della dipendenza maschilista dov'io possa essere di necessità e virtù autonoma ed indipendente e non più una futile e graziosa bambola da fare girare e buttare giù sul letto. Non voglio più o Empedocle dare in eredità a mia figlia il tuo selvatico istinto di possesso di predatore e non voglio che divenga un incapace di resistere alle pressioni dell'ambiente che la vuole solo come una modella stupida che rimane nell'ombra di un oca goffa che vive solo per cercare di ingozzarsi di ricchezza, di lussuria, di lusinga e poi quando è diventata come una bambola di pezza viene rigettata per la cavezza." "Mamma, mamma - interviene una adolescente con una vocina sguaiata e assordante - ma che dici io faccio parte delle influencer di vittoriosa affermazione: un poco di trucco, una minigonna, qualche mossettina di spirito seducente ed ecco fatto che posso guadagnare followers a spianata condizione e condizionale che io fossi quel movente che fa spendere e spandere s destra e manca tirando fuori dal portafoglio pure l'anima che arranca." Arriva in scena un omaccione barbuto e gigante che dice "Che succede qui?? Oh che voi dite?? Ci sono cose più importanti persino delle mie calcistiche partite come trovare tosto una ambulanza navetta che c'è una povera anziana in sosta al Pronto intervento ospedaliero che ha bisogno di ritornare all'ospizio con un poco di fretta" "E che ce frega - risponde Nora facendo girare un boa di struzzo - e che ci importa andrà all'altro mondo tanto la vita non si vive mai un altra volta e non per vantarmi, ma io ci ho già pensato di mettere l'ambulanza convenzionata per quei 20.000 euro di un TFR di cui non pagherei 308, per cui su 19.692 X 3% di tassa sono 590,756 - 308 = 282,76 - 100 che versa il mio amante = 182,76 X 13 mesi compresa la 13° = 2.375,88 e quindi per log base 10 X 10 = 23.758,80 che superano i 20.000 di bensì 3.758,80 e quindi per direttiva Eurosim di tutte le sim dei cellulari n. 80/390 CEE dei servizi di investimento per grandi utilità sanitarie come quella della navetta disponibile con tanto di autista soccorritore anche in zone critiche di calamità naturali o di guerra per la diffusione della cultura finanziaria di cui si forgia la mia casa editrice Nora io spendo 150 euro in più al mese X 13 mesi compresa la 13° = 1.950 l'anno X 2% di interesse = 39 euro e quindi 189 euro totali da scontare ulteriormente ai 308 e quindi + 189 = 497 che vengono tolti da 23.758,80 essendo una utilità sociale di rilievo nobilitante per cui il 3% viene calcolato su 23.758,80 - 497 = 23.261,80 X 3% = 697,85 X 5 anni di mutuo = 3.489,25 /13 mensilità = 268,40 che guadagnerebbe in più un ambulanziere o autista soccorritore X 3% di tassa = 8 euro in favore del progetto X 4 tipologie di ambulanza = 32 euro X 13 mesi = 416 euro X 5 ospedali = 2.080 X 100 della percentuale = 208.000 reali investiti nel progetto /5 ospedali = 41.600 di un TFR di un ambulanziere o autista soccorritore /24 mesi del master = 1.733 + (268,40/2 anni del mutuo) = 1.867,20 per turno diurno con festivi annessi e connessi e poi con e notti in proposta per lo meno 6 notti comprensive di almeno 2 sabati e 2 festivi in accordo sindacale 67 euro X 6 = 403,60 lordi X 8% di tassa = 32,20 X 13 = 418,60 - 403,60 = 15 euro e quindi facendo 15 euro + 18,60 + 3,60 dei differenziali di scarto sulla cifra tonda di 400 euro = 37,20 che si tolgono da 403,60 e poi si suddividono ancora per 2 anni = 183,20 e quindi l'ambulaziere o autista soccorritore con tale progetto si ritroverebbe notti e reperibilità comprese con in tasca 1.867,20 + 183,20 = 2.050,40 e questo vale anche per i Pompieri soccorritori un riconoscimento che è meglio che una medaglia al valore di tutte le loro ore" La bambina arrabbiata dice "Mamma, mamma cosa hai fatto mai e a me cosa lasci in eredità??" "Quella più bella figlia mia - risponde la mamma Nora - non essere più una bambola, ma diventa una bombola ad ossigeno per chi soffre e pena e poi vai avanti a testa alta con l'insegna della grande, unica spema" GRAZIE alla CRI ed ai Pompieri. 

sabato 17 giugno 2023

 IL CARNEVALE DELLE NORME SOCIO-ECONOMICHE- Colombina era una ragazza ingenua che lavorava al sindacato senza sapere che esisteva l'art. 10 del d.p.r. 26/10/72 n. 633 che aveva delle tabelle che da Balanzone non erano mai state adeguate ad investimenti di integrazione pensionistica per gli accumuli dei valori di scarto per cui, in particolare modo per la zia Gabriella di Francesco ed Alessandro Ramberti si dovevano considerare l'applicazione per prestazioni di assistenza anche in RSA in favore di inabili, soggetti affetti da evidenti disturbi mentali di demenza, tossicodipendenti, handicappati psicofisici, dei minori coinvolti in situazioni di disadattamento e di devianza il recupero con una IVA ridotta del 8% proposto anzichè del 10% in quanto in accumulo dei 5 anni proposti dalla deducibilità su forme integrative pensionistiche si può ottenere un ulteriore abbassamento della quota di spettanza allo Stato italiano. Infatti sono consentiti di poter investire fino ad 8.174 per i lavoratori dipendenti; fino a 5.550 per i lavoratori autonomi; fino a 8.500 per i pensionati caro Difino e di conseguenza si potrebbe fare tranquillamente una media ponderale di 8.174 + 5.550 + 8.500 = 22.224/3 = 7.408 da detrarre ai 22.224 = 5.184 di tetto di rischio da non superare che fra l'altro è inferiore rispetto ai 5.550 fi investimento minimo degli avvocati rappresentati da Manzelli di = 366 di margine da investire X 5 anni previsti = 1.830 euro che si potrebbero sottrarre ancora dall'investimento di 5.164,57 previsto in integrazione annuale e quindi = 3.334,57 ancora da poter utilizzare a vantaggio dei pensionati mentre il differenziale proposto dallo Stato era di 7.746,86 - 5.164,57 = 2.582,29 per cui invece il margine sarebbe di 3.334,57 - 2.582,29 = 752,28 che se per log base 10 X 10 = 7.522,80 che rispetto ai 7.746,86 = 224,06 per cui il margine dopo il 2° anno si staglia sui 224,06 + 752,28 = 976,34 di un eventuale part-time ortottico o di una pensione a cui se applichiamo l'8% proposto dell'IVA = 78,10 che moltiplicati X 100 della percentuale = 7.810 che superano le aspettative bancarie - 7.746,86 = 63,14 di rendimento che riversiamo in BTP (Buoni Poliennali del Tesoro a 24 mesi) di cui compriamo 5 quote e quindi X 5 = 315,70 di margine al 3° anno che si accumula ai 976,34 = 1.292,04 di un cialdista cioè uno che vende le cialde ed il caffè negli appositi negozi ed a questo punto per la gioia dei comuni alluvionati con in rappresentanza Saghedoolvad in base al d.pr 26/10/72 n. 643 per corresponsioni onerose aventi per oggetto immobili individuati nelle zone alluvionate o a forte rischio di calamità naturali e loro relative pertinenze l'imposta comunale potrebbe essere ridotta di 1/4 dell'8% e quindi corrisponderebbe al 2% degli interessi bancari per cui su 1.292,04 per ogni zona considerando 20 zone = 25.840,80 di massimale medio di reddito X 2% = 516,81 che si capitalizzano cioè si sommano = 26.357,61 che rispetto al differenziale proposto dallo Stato di 2.582,29 X 10 per log base 10 = 25.822,90 dà una differenza positiva da poter utilizzare al 4° anno di 534.,71 che supera l'interesse bancario di cui sopra di 516,81 di = 17,90 X altre 5 quote di BTP = 89,50 che si aggiungono signori e signore avgli stipendi medio bassi di un valore di 1.292,04 e quindi = 1.381,54 per cui se la ragazza del sindacato ha fatto un mutuo di 700 euro al mese e lo toglie diretto sullo stipendio = 681,54 a cui potrebbe aggiungere il valore di quota BTP del 2% proposto = 13,63 X 5 quote = 68,15 PROVA DEL 9 che stavo svolgendo una operazione di matematica integrale con log base 10 per cui basta moltiplicare 68,15 X 10 = 681,54 che si può aggiungere ancora ai suoi rimanenti 681,54 e quindi in pratica raddoppia il valore rimanente nel portafoglio valori per 681,54 X 2 = 1.363,08 PROVA DEL 9 che il suo stipendio è di 1.363,08 moltiplicando 13,63 dell'interesse di cui sopra per 100 e lasciando perdere i 0,8 cent. che li regaliamo ad una ONLUS, allo IOR o a vostra discrezione X 20 zone = 16 euro X 3000 iscritti = 48.000 euro X 2% di interesse = 960 X 8% di IVA = 76,80 e quindi se facciamo poi 960 + 76,80 = 1.036,80 che la signora in oggetto che Mi ha servito oggi al sindacato si ritroverà in pensione e non Mi pare davvero una cattiva prospettiva. E' meglio non ridursi come la zia Gabriella in sedie a rotelle e ricurva e pure zitella, è meglio vfarsi volere bene con un valore culturale che cerca di accontentare un poco tutti senza che nessuno si faccia troppo male. 

venerdì 16 giugno 2023

 GELOSIA  RAP.  In scena si ritrova un rapper insieme a 2 gemelli omosessuali che canticchia così : "Tragedy ho sbagliato il gemello, e ho confuso con un altro pellicano il suo uccello che se ne stava sempre a chattare con gli amici a provocare, sempre tutto scollacciato, coi tacchi a spillo e imbellettato, che se ne stava a far moine con quell'Otello dalla corona di spine, che se ne stava sul staircase a battere soldo come un gigolò case. Oh tragedy, tragedy responsible is impossible." I 2 gemelli ballando goffamente con mossettine e le brillantate tutine canticchiano così: "Noi abemus una relazione di attaccamento tra infanzia età adulterina e il modello sexy sentimento; noi abemus schemi di infulencer emozionali di condizionamento inconscio per mezzo di operatività interna delle scelte che ci fa trovare nelle classifiche dei dischi all'ultimo posto e per questo le nostre connessioni di sicurezza creano traumi emotivi persino in una carezza e noi ci sentiamo incapaci di amare e di gestire la nostra vita sotto il sole e dunque ci nascondiamo nella nostra memoria di identità e finiamo sempre per soffrire e sentirci uomini a metà" Il rapper interviene canticchiando "Oh gelosia, gelosia canaglia che ti prende proprio quando non vuoi ti sorprende e ti attanaglia, è un incendio che non estingui mai in itinerarium mentis Deum che rieccheggia come una continua tentazione di dipendenza della creatura al Creatore per spiegazione materiale, biologica e storica del perchè son io e mi ritrovo in un polo nord di spazio dove c'è sempre il gelo e di amar non son mai sazio e mi ritrovo nella riflessione esistenziale tra la perdizione e la Salvezza a cercare di calmierare il male, a cercare una via dello Spirito innocente che non mi disperda fra ossa di tombe, ma mi faccia salir in Paradiso fra il suono del silenzio delle angeliche trombe" Entra in quel momento un Ulisse con in mano un forcone che canticchia così "Oh no, non voglio essere nella gelosia e nell'invidia invischiato preferisco essere come l'uomo ragno che chi sia stato non si sa, che ha subito molti sgarbi e ingiurie senza tanta pietà, preferisco trovare la mia meta in quella tela d'amor perduto e vinto che s'abbandona nonostante il travaglio ed il dolore ad un viaggio che lo conduce a trasmettere di lui essenze di vita e non di morte, a trasmettere di lui il contenuto del cavallo di Troia e non il contenente per sentire l'eroico sacrificio penitente, per avvertire ancora dentro il brivido seducente che non dimentica Itaca e la Patria del coraggio e sa gettarsi a capofitto nella virtù ad ampio raggio anche se ciò appare disagevole e complesso, si getta nell'enigma del presente in un rapporto che par senza connesso per scoprire ogni volta una matrice inesauribile di principi normativi del valore: esaminare gli occhi come specchio dell'anima ed esplorare dei sentimenti i loro sensati rintocchi che ci rendano uomini consapevoli del corpo come della mente in modo che non sia più nessuno, ma pur essendo qualcuno lo sia rettamente lasciando spazio al mio ciascuno senza inseguire il spudorato villan demente. Solo di me vorrei che si ricordasse che ero parte dei fili di quella tela che continuava ad intessersi nell'attesa e nell'avvento di un ritorno, solo di me vorrei che si memorizzasse che non avevo gelosia, ma fiducia della resistenza e della conservazione che sapeva ribellarsi allo schiavismo e cercava nella sfera intima la sua più nobile condizione a non sfruttare o essere ributtato fra i rifiuti di negazione e d'oblio, a rivedersi come immagine completa del frutto di un amore che Dio unisce e comanda fra i sereni pensieri e moniti che la vita mai inganna, un Ulisse il cui amore è donare tutto l'essere intero che al mondo divenga una sostanziale e giusta manna." 

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